La dieta mediterranea, che è stata dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco nel 2010, compie settant’anni. L’hanno inventata nel 1951 a Napoli, e perfezionata per quarant’anni nel Cilento, il fisiologo americano Ancel Keys e sua moglie, la chimica Margaret Haney, partendo da una constatazione: gli abitanti dell’Italia meridionale avevano rischi d’infarto infinitamente minori rispetto all’americano medio.

La dieta mediterranea è, prima ancora che un regime alimentare, uno stile di vita. Privilegia la convivialità, la condivisione, la vita attiva. Nel cibo, predilige i prodotti locali e stagionali, senza escludere niente. È una dieta “onnivora temperata” che suggerisce “abbondanza frugale” e “sobrietà responsabile”: soprattutto cereali, olio, vino, verdure e frutta, un consumo moderato di pesce e carne.

Roberto Casalini di FQMillennium ne parla con gli antropologi Elisabetta Moro e Marino Niola, autori del libro “I segreti della dieta mediterranea”.

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