La posizione di Silvio Berlusconi è stata stralciata dal processo in cui è imputato per corruzione in atti giudiziari, nato dall’indagine “Ruby ter” e in corso dal novembre 2018 di fronte al tribunale di Roma. Ad avanzare la richiesta – alla quale non si è opposto il pubblico ministero Roberto Felici – è stato il difensore dell’ex premier, l’avvocato Franco Coppi. “È pervenuta un’istanza di rinvio per legittimo impedimento in cui si spiega che la situazione di salute di Berlusconi è altamente compromessa, con un generale peggioramento del quadro clinico”, ha riferito in aula la giudice Anna Maria Pazienza, presidente del collegio della seconda sezione penale. E poiché “la situazione non è di immediata risoluzione“, ha aggiunto, “l’imputato è assolutamente impedito per motivi di salute a comparire”. La prossima udienza del procedimento stralciato è stata calendarizzata al 2 novembre prossimo.

Imputato insieme a Berlusconi c’è il suo amico cantautore Mariano Apicella, che invece deve rispondere di falsa testimonianza. Secondo l’accusa, l’ex Cavaliere lo ha pagato una somma totale di 157mila euro – suddivisa in tanti versamenti da 3mila euro al mese – per indurlo a mentire sul caso olgettine: la più risalente di queste dazioni di denaro, in base alla ricostruzione, è avvenuta a Roma, e per questo il fascicolo è stato trasferito nella Capitale per competenza territoriale. Pochi giorni fa è arrivata la prima condanna dai numerosi procedimenti scaturiti dall’affaire Ruby: il tribunale di Siena ha condannato a due anni il pianista Danilo Mariani, imputato anch’egli di falsa testimonianza per aver edulcorato i dettagli hot delle cene di Arcore.

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