Si trovava alle Canarie, dove trascorre parte dell’anno insieme al suo compagno, ma quello che sembrava un semplice mal di stomaco per Viviana Perrucchetti si è trasformato in un incubo: una grave infezione intorno a uno dei suoi calcoli renali che era precipitosamente degenerata in una grave sepsi ha costretto i medici ad amputarle tutti e quattro gli arti per salvarle la vita. E adesso la aspetta una riabilitazione lunga e molto costosa che ha convinto gli amici e la famiglia ad aprire una raccolta fondi su GoFundMe.

Perrucchetti viene descritta nel testo che appare sulla piattaforma online come “uno dei personaggi più vivaci ed esuberanti che tu abbia mai incontrato. Manager brillante, mamma e partner affettuosa, amica fedele e dal cuore grande, regina della festa e sempre in movimento o con qualche nuovo progetto”. Ma la disavventura che l’ha vista protagonista ha prima rischiato di ucciderla e, adesso, di mettere a rischio la sua vitalità.

Per sperare di tornare a una vita normale, la donna ha bisogno di quattro nuove protesi che costano decine di migliaia di euro l’una, oltre a una riabilitazione giornaliera, con tutti i costi che questa comporta: “La sua assicurazione medica copre solo le protesi più elementari e sebbene ci siano stati incredibili progressi in questo campo, migliorando la qualità della vita per gli amputati come lei, le protesi all’avanguardia costano decine di migliaia di euro ciascuna – spiegano i responsabili della raccolta fondi – Inoltre, la terapia fisica richiederà il trasferimento vicino a una struttura di assistenza e a casa avrà bisogno di una persona che la assista 24 ore su 24 per molto tempo. Saranno inoltre necessari una sedia a rotelle motorizzata e un letto d’ospedale ortopedico. E poi, una volta completata la riabilitazione, sia la sua casa che il veicolo dovranno essere adattati alla sua mobilità ridotta”.

I problemi di Perrucchetti sono iniziati nei primi giorni di marzo, quando si trovava a Fuerteventura. Il 3 del mese si è recata in una clinica privata a causa di un mal di stomaco, pensando che potesse essere legato a dei calcoli renali. Il medico, per due volte, l’ha rimandata a casa prescrivendole dei semplici antidolorifici e alcuni farmaci per i calcoli renali. Ma presto il dolore è diventato insopportabile e ha fatto la sua comparsa la febbre. Un rapido peggioramento che l’ha portata a svegliarsi in un letto di terapia intensiva.

In quel momento, la sua vita era in grande pericolo e i medici iniziavano a pensare che la donna potesse non farcela a superare la grave infezione intorno a uno dei suoi calcoli renali che era precipitosamente degenerata in una grave sepsi, riducendola in shock settico. “Il 5 marzo, dopo un’operazione d’urgenza e con insufficienza multiorgano, è stata rianimata più di una volta – si legge nel testo della raccolta fondi – I medici hanno avvertito il compagno Gianluca che probabilmente non ce l’avrebbe fatta a passare la notte”.

E invece Perrucchetti ce l’ha fatta: per le tre settimane successive è rimasta intubata e in coma per consentire ai suoi organi di riprendersi e tornare a lavorare uno a uno dopo l’arresto. “Dopo la prima settimana, è stata trasferita da Fuerteventura a Gran Canaria a causa di una carenza di letti per Covid e mentre i suoi cari stavano tirando un sospiro di sollievo per il fatto che fosse riuscita a sopravvivere, è arrivata un’altra notizia. Durante quei primi giorni di incertezza, mani e piedi avevano sviluppato necrosi e cancrena a causa della sepsi e dei vasopressori somministrati”. L’amputazione era inevitabile.

Un’operazione che le ha salvato la vita, ma che adesso la donna deve affrontare ritrovando lo spirito che l’ha sempre contraddistinta e che le costerà decine di migliaia di euro per cercare di tornare a condurre una vita con meno restrizioni possibili.

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