A pagare dazio in Borsa per il naufragio del progetto Superlega è solo la Juventus. Le azioni del club torinese affondano a – 13%. L’unica altra società quotata coinvolta nell’iniziativa, il Manchester United, non sembra invece accusare il colpo e nelle prime contrattazioni a Wall Street resta intorno alla parità. Il titolo dei bianconeri ha insomma restituito in poche ore tutto quello che aveva preso negli ultimi due giorni quando era balzato da 77 a 91 centesimi di euro, con un rialzo di circa il 18%. In termini di capitalizzazione (il valore della società in borsa) la Juventus ha guadagnato 200 milioni di euro in 48 ore per perdere la stessa cifra nelle successive 24. Leggermente più sobri i movimenti del Manchester, passato in poche ore da 16 a 17,8 dollari e ridisceso a 16,1, tra ieri e oggi, con capitalizzazione tornata a 2,6 miliardi di dollari (2,2 miliardi di euro).

Oggi ad essere in deciso calo (- 3%) sono anche le azioni della Roma, inizialmente esclusa dal club dei fondatori ma per cui si era prospettata la possibilità di un invito. Va detto che la situazione debitoria dei bianconeri è, in proporzione, leggermente più pesante di quella del club inglese. I debiti della Juventus ammontano a 458 milioni di euro a fronte di ricavi per circa 400 milioni di euro (460 milioni prima del Covid). Il Manchester Utd ha debiti per 528 milioni ma con ricavi da 580 milioni (790 milioni prima della pandemia). Secondo le stime l’avvio della Superlega avrebbe garantito alle squadre partecipanti introiti per circa 4 miliardi di euro l’anno tra diritti tv e sponsorizzazioni, quasi il doppio rispetto all’attuale Champions League.

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