La nuova Hyundai Bayon si affianca alla Kona e completa l’offerta del costruttore coreano in un segmento in forte crescita e con una clientela molto eterogenea. Prodotta sulla piattaforma della i20, l’auto è costruita in Turchia, disegnata da un tedesco, destinata a clienti europei e porta un nome francese. Bayonne, infatti, è il capoluogo dei Paesi Baschi francesi, una località affascinante posta del sud-ovest della Francia e a cui si ispira il nome dell’urban suv di Hyundai.

La mascherina frontale è l’elemento caratterizzante dell’anteriore, con i gruppi ottici suddivisi in tre livelli e combinati con le prese d’aria. Ulteriore elemento distintivo è la presa d’aria orizzontale e sottile, che incornicia il cofano. Lateralmente, l’aspetto è cuneiforme e il montante C a forma di freccia dona alla Bayon un look molto slanciato e dinamico. Il posteriore è, forse, l’elemento della carrozzeria che più offre l’ “effetto wow”, con una sottile linea rossa che collega i fanali posteriori, quasi a tagliare in due il lunotto, molto ampio. Nove i colori disponibili per gli esterni, incluso l’inedito Mangrove Green, scelto per il lancio, quasi tutti abbinabili anche col tetto bicolor in Phantom Black.

Lunga 4,18 metri, larga 1,77 e alta 1,49, la Bayon è un perfetto suv cittadino, con dimensioni compatte e un’ottima abitabilità. Più corta della Kona, vanta però un bagagliaio più grande, di 411 litri di capacità – che diventano 1.205 abbattendo lo schienale del divanetto posteriore – e ha il comodo dettaglio di poter far scorrere la copertura del bagagliaio lungo il retro dei sedili posteriori. All’interno traspare il buon livello della qualità dei materiali e, dietro il volante, c’è un display digitale da 10,25” che rimpiazza la strumentazione analogica e si affianca a uno schermo da 10,25” dedicato all’infotainment (di serie, però, il display dell’infotainment è da 8”).

Il sistema multimediale è compatibile con Android Auto e Apple Carplay, in modalità wireless. Tre le prese USB presenti e connettività garantita dall’ultima versione del Bluelink, che include la funzionalità come il Connected Routing, una nuova funzione User Profile, e la nuova integrazione del calendario. Ciò significa che il conducente può riprodurre il proprio calendario Google o Apple nel sistema di bordo del veicolo e, se l’appuntamento del calendario ha anche un indirizzo, questo può essere importato direttamente nel navigatore satellitare.

Gli interni sono ben illuminati dalla tecnologia di ambient light a LED e sono disponibili un’ampia gamma di colori e materiali. I sistemi di sicurezza sono quelli della famiglia SmartSense, come il Lane Keeping Assist, il Lane Following Assist e il Navigation-based Smart Cruise Control che usa i dati del sistema di navigazione per regolare la velocità in modo autonomo durante la guida in autostrada o superstrada. Disponibili anche Il Park Assist, per il parcheggio semi-autonomo (sfrutta sensori e software che aiutano a parcheggiare in spazi ristretti), e il Forward Collision-Avoidance Assist (FCA), che fa inizialmente scattare un allarme, poi, se necessario, applica autonomamente una frenata per evitare che si verifichi una collisione. Questo sistema è in grado di rilevare auto, pedoni e ciclisti, e include la funzione Junction Turning – che permette al veicolo di frenare autonomamente per prevenire potenziali incidenti con auto in avvicinamento quando si svolta a sinistra a un incrocio.

Due le motorizzazioni disponibili per l’Italia, il motore benzina aspirato MPi da 1,2 litri con 84 Cv con cambio manuale a cinque rapporti, oppure il tre cilindri turbo da un litro di cubatura dotato di mild-hybrid a 48V: eroga 100 Cv ed è abbinato al cambio manuale a 6 marce o al cambio automatico doppia frizione a 7. Per tutte le versioni sono disponibili tre modalità di guida: Eco, Normal e Sport. Due gli allestimenti, X Line e X Class, con un prezzo di partenza intorno ai 19.500, che verrà ufficializzato nelle prossime settimane.

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