La Lombardia ha superato la soglia dei 30mila decessi con i 110 morti per Covid registrati oggi. Esattamente a 30.085 e quindi un terzo di tutte le vittime in Italia. Un dato che arriva mentre è ancora in corso la polemica sulla campagna vaccinale lenta e piena di disguidi ed errori. Sono 4.282 i nuovi positivi su 59.626 tamponi effettuati, con un rapporto del 7,1%. Le persone in terapia intensiva sono 845 (+9), quelle ricoverate in altri reparti 7.178 (+13). A Milano i nuovi casi sono 1.062.

Con una situazione epidemiologica che non migliora svaniscono le speranze della regione di tornare presto in zona arancione. “Siamo in zona rossa fino a Pasqua – ha detto il direttore generale del Welfare di Regione Lombardia, Giovanni Pavesi, nel corso di un’audizione alla Commissione Sanità In questo momento abbiamo una stabilità dell’Rt ma non abbiamo elementi per poter dire che torniamo indietro in zona arancione”. Ma la pressione sugli ospedali è ancora fortissima.

Continua a far discutere la campagna vaccinale. “Oggi – ha denunciato il sindaco di Iseo, il medico di base Marco Ghitti – per un problema di convocazioni abbiamo avuto solo 120 persone da vaccinare su un potenziale di 800. Domani invece sono convocate solo 119 persone. Così non può andare. È assurdo. La sanità lombarda – ha aggiunto il sindaco – è sempre stata un’eccellenza. Ma ora, è proprio il caso di dirlo, è saltata in aria”.

Il consulente della Regione Lombardia per la campagna vaccinale, Guido Bertolaso, ha ammesso oggi che disguidi ci sono stati e potranno ancora esserci, ma è convinto di essere comunque “sulla strada giusta”. Una polemica è scoppiata a Como, dove l’area di Muggiò individuata come hub vaccinale è stata definita da Bertolaso “uno schifo”. L’ex capo della Protezione civile è stato inoltre attaccato a Codogno da un isolato contestatore che gli ha chiesto di dimettersi. Infine, il Memoriale della Shoah di Milano si è offerto oggi come centro per effettuare le vaccinazioni anticovid. La struttura dispone di 7mila metri quadrati. Intanto come spiega Pavesi la regione sta “orientando anche AstraZeneca sugli over 80 che non hanno patologie particolari. Lo dice lo stesso Ministero della Salute con una circolare di una settimana fa, che dice che AstraZeneca può essere utilizzato anche a chi ha più di 65 anni”.

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