A metà marzo nel Lazio inizierà la somministrazione del vaccino anti-Covid ai detenuti e al personale carcerario. A renderlo noto è l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, durante un’audizione in consiglio regionale. A oggi, la Regione ha superato la soglia delle 295mila dosi somministrate, mentre sono oltre 116mila le persone che hanno già ricevuto i richiami. Un’accelerazione nella tabella di marcia dovuta al fatto che le vaccinazioni degli operatori sanitari sono state quasi completate. Come riferisce l’assessore “sono rimasti alcuni operatori sanitari privati“. Nel frattempo, “da alcuni giorni sono iniziate le somministrazioni per gli over 80: ad oggi abbiamo superato 54mila vaccinati e oltre 260mila prenotati”. Con il ritmo attuale, che potrebbe essere accelerato con più dosi di vaccini a disposizione, la vaccinazione della categoria degli over 80 potrebbe concludersi entro il mese di aprile. “Stiamo marciando sulle 7mila-9mila vaccinazioni al giorno, ma la capacità di somministrazione è di 30mila al giorno“, ricorda l’assessore, auspicando che il “tema sia all’attenzione del nuovo governo perché avere più dosi oggi è dirimente”.

“Per noi è importante avere il cosiddetto il vaccino made in Italy, su cui anche la Regione Lazio ha investito. Ci sono anche altre Regioni che chiedono di poter partecipare al vaccino Reithera. Noi crediamo che potrebbe essere disponibile a settembre con 100milioni di dosi”, ha dichiarato D’Amato ricordando che “la campagna vaccinale non si concluderà con la singola o la doppia dose, si concluderà quando raggiungeremo l’immunizzazione di gregge. È facilmente prevedibile, quindi, che anche nei prossimi anni dovremo fare vaccini anti-Covid”. Da lunedì 22 febbraio inizia invece la somministrazione al personale, docente e non docente, di scuole e università del Lazio. “Confidiamo di concludere la platea dei docenti in sei settimane”, ovvero agli inizi di aprile, ha detto l’assessore alla Sanità. “Verranno utilizzati hub importanti come la Nuvola all’Eur e la stazione Termini, ma in generale tutte le strutture, in totale 27, sono attive”, ha proseguito l’assessore. Per i docenti di scuole, università e gli operatori dei servizi per l’infanzia le prenotazioni si aprono il 18 febbraio e saranno scaglionate per fasce di età secondo il calendario: 45-55 anni dal 18 di febbraio; 35-44 anni dal 22 febbraio; under 34 anni dal 26 febbraio. Questa modalità non riguarda gli studenti (over 18) che dovranno rivolgersi ai medici di medicina generale quando arriverà il loro turno.

Per quanto riguarda le altre categorie, “la prima che verrà presa in considerazione dopo gli over 80, che contiamo di concludere entro aprile, sono le persone estremamente vulnerabili, per proseguire con le fasce d’età 75-79, 74-70 e così via“. In questi casi verranno utilizzati sempre i sieri Pfizer e Moderna“. Dal 1 marzo “inizieremo con le somministrazioni dei medici di medicina generale” per la popolazione “fino ai 55 anni di età”, aggiunge D’Amato. “I medici di medicina generale inizieranno con la fascia 55-54 anni nel primo mese (circa 180mila persone), la fascia 53-52 ad aprile, 51-50 a maggio”.

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