Bruschi strattoni e schiaffi, accompagnati da insulti, minacce e imprecazioni nonostante pianti e grida di dolore. Tre operatrici socio-sanitarie della Rsa “La Villa” di Varazze, in provincia di Savona, sono state arrestate dalla guardia di Finanza di Savona per maltrattamenti e violenze nei confronti degli anziani, ospiti della struttura nella quale lavoravano. Le donne sono ora ai domiciliari dopo l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Savona al termine della complessa indagine coordinata dal pm Chiara Venturi e durata alcuni mesi. Anche grazie a delle telecamere nascoste in alcune stanze della struttura, durante le indagini sono stati documentati numerosi e reiterati episodi di violenze fisiche e verbali.

Gli anziani, inermi, spesso “venivano anche minacciati di essere lasciati senza pasti, fino al rischio di essere legati al letto e percossi, solo per aver “disturbato” le operatrici con le loro richieste di assistenza”, spiegano dalla Guardia di finanza. Secondo quanto emerso dalle indagini, spesso, durante l’orario di lavoro, i pazienti sono stati lasciati incustoditi, senza quindi ricevere risposta alle loro richieste di aiuto, attivate dagli ospiti grazie all’aiuto dei campanelli vicino ai letti. “Le condotte contestate alle arrestate sono di assoluta gravità e durezza – fa sapere il Comando provinciale – prive dei più elementari sentimenti di umana compassione. Comportamenti per i quali l’autorità giudiziaria ha contestato altresì l’aggravante dell’abuso di prestazione d’opera e della minorata difesa delle vittime, molte delle quali non autonome a causa delle infermità che le affliggono”. In corso anche le perquisizioni sia della Rsa che delle abitazioni delle tre operatrici, a Savona, Varazze e Genova, per cercare ulteriori elementi di prova ed acquisire le cartelle cliniche di alcuni ospiti.

Articolo Successivo

Lombardia zona rossa, il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri su Radio 24: “L’errore non è partito da qui se si sbaglia va riconosciuto”

next