La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese l’aveva detto: le autocertificazioni con cui è obbligatorio motivare i propri spostamenti durante i giorni di festa “saranno oggetto di controllo da parte delle forze di polizia”. E così è stato: la Vigilia di Natale, cioè il primo giorno in cui sono entrate in vigore le regole della zona rossa, sono state controllate in tutta Italia 81.885 persone. Lo comunica il Viminale in una nota, specificando che le verifiche hanno riguardato proprio il rispetto delle normative anti-Covid. Le sanzioni sono scattate per 826 persone, mentre altre 7 sono state denunciate per aver violato la quarantena: ciò significa che sono state beccate in giro dagli agenti nonostante la positività al virus. Sono invece 13.771 le verifiche effettuate sugli esercizi commerciali, 14 dei quali sono stati chiusi.

La Vigilia è stata il primo dei dieci giorni ‘rossi’ previsti dal decreto del 18 dicembre, durante i quali ci si può spostare dalla propria abitazione solo per motivi di salute, lavoro e necessità (in cui rientra anche la possibilità di tornare al proprio domicilio o residenza). Il governo, però, per consentire nei limiti del possibile riunioni familiari ristrette ha previsto una deroga che permette a massimo 2 persone di recarsi in un’abitazione privata (una sola volta al giorno e dentro i confini regionali). Queste regole sono in vigore fino al 6 gennaio, ma per il 28, 29, 30 dicembre e per il 4 gennaio sono previste le restrizioni da “zona arancione”: libertà di movimento dentro i confini comunali e negozi aperti. Il coprifuoco resta fissato alle 22.

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