Abusava sistematicamente della cugina di 12 anni, approfittando di più momenti in cui si era ritrovato da solo ad accudire la bambina, quando i genitori erano costretti ad assentarsi per lavoro. Si tratta di un 23enne di origini peruviane, residente a Rimini, fermato dai carabinieri con l’accusa di atti sessuali con minori e violenza sessuale aggravata. L’inchiesta ha preso avvio lo scorso 4 novembre, quando la coppia di genitori ha scoperto che la figlia minorenne era rimasta incinta, già all’ottavo mese di gravidanza. L’uomo è anche accusato di aver ripetutamente tentato di violentare un’altra 12enne, cugina della prima vittima.
Insospettiti da un anomalo rigonfiamento dell’addome, la coppia aveva portato la ragazzina dal pediatra, che aveva raccomandato una visita specialistica in ospedale. Al termine della visita i medici hanno accertato che la minore era in stato avanzato di gravidanza. La bambina ha quindi raccontato ai medici e ai propri genitori di essere stata violentata più volte dal cugino, che approfittando di essere solo con lei aveva consumato diversi rapporti sessuali completi.
Dopo aver raccolto numerose testimonianze, i carabinieri sono riusciti a ricostruire non solo i fatti oggetto della denuncia ma ad accertare che lo stesso ragazzo aveva abusato più volte anche di un’altra cugina 12enne, con palpeggiamenti e approcci insistenti. Nel frattempo, l’indagato aveva tentato di far perdere le proprie tracce rifugiandosi presso alcuni parenti residenti a Firenze. Ma gli agenti, aiutati dai colleghi fiorentini in un lungo servizio di pedinamento, nella mattinata del 29 novembre lo hanno rintracciato e lo hanno condotto presso la casa circondariale Sollicciano di Firenze, dove attenderà la convalida del provvedimento.
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