Accesso a terapie e vaccini per tutti come “imperativo” per la comunità mondiale, grazie ai cui sforzi presto si arriverà a una “svolta”. Questo il senso del messaggio inviato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la sessione di apertura del G20 di Riad. Il premier ha parlato della garanzia per tutti di avere diagnosi, terapie e vaccini come di un imperativo, sottolineando che per l’Italia “sono beni pubblici globali, diritto di tutti e non privilegio di pochi”.

Il presidente del Consiglio si è detto “convinto” che “i nostri sforzi congiunti ci porteranno presto a una svolta nella nostra lotta” contro il coronavirus. “La nostra responsabilità, come leader, è di fare di questo un punto di svolta per la capacità dell’umanità di rispondere, in modo rapido ed efficace, alle crisi del futuro”, ha aggiunto nel corso dell’evento collaterale del vertice G20 sulla ‘Preparazione e risposta alla pandemia’.

Negli ultimi mesi “la comunità internazionale ha affrontato una pandemia senza precedenti dal secolo scorso, con impatti socioeconomici e sanitari sconvolgenti”. Il bilancio delle vittime “è salito a oltre un milione” e il Fondo monetario internazionale “ha previsto che 90 milioni di persone in più cadranno in povertà entro la fine del 2020″. La recrudescenza della pandemia nel periodo autunnale con la seconda ondata “in molte regioni richiede, ancora una volta, decisioni difficili da parte dei governi e importanti sacrifici da parte dei loro cittadini”, ha ricordato il premier.

“Restano da colmare sostanziali gap finanziari, che richiederanno strumenti e percorsi di finanziamento innovativi e un coinvolgimento attivo del settore privato”, ha detto Conte. “Abbiamo bisogno di investimenti mirati, per rafforzare i sistemi sanitari in tutto il mondo, sostenendo al contempo la resilienza ambientale e sociale ed evitando ulteriori disagi economici”, ha spiegato il presidente del Consiglio definendo questo percorso un “compito arduo”, ma nel quale “l’Italia è pronta a fare la sua parte”.

Secondo il premier, è necessario “affrontare la terribile prova imposta dal Covid-19 investendo nella salute pubblica: è un imperativo morale e sociale oltre che politico”. Dalla crisi si uscirà “solo concependo un nuovo inizio, ponendo la persona al centro degli sforzi sulle sfide globali”. L’impegno italiano su queste prerogative continuerà con l’assunzione della presidenza G20 per il prossimo anno: l’Italia promuoverà uno sforzo coordinato per superare la crisi economica, con particolare riguardo ai Paesi più vulnerabili, ha spiegato.

“Il G20 ha preso misure senza precedenti” nella lotta al Covid e, “mentre continuiamo a combattere il virus e mentre accogliamo con favore le recenti notizie provenienti dalla ricerca sui vaccini, dobbiamo anche guardare avanti, al nostro futuro e al futuro delle giovani generazioni – ha concluso Conte – Dobbiamo rafforzare la nostra collaborazione con le istituzioni multilaterali e renderle più efficaci, compresa un’Oms rafforzata”.

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