Durante il lockdown, i supermercati hanno fatto affari d’oro: le vendite sono salite del 9% con un picco del 22% per i prodotti freschi e i prezzi della verdura sono aumentati per il consumatore fino all’8,4%. Ma per i produttori italiani non c’è stato alcun guadagno: hanno continuato a vendere frutta e verdura sotto il costo di produzione. Chi ci ha guadagnato davvero? Qualcuno ha speculato sui prezzi del nostro cibo? E dopo il lockdown, i prezzi sono tornati quelli di prima?

Le risposte in un’inchiesta di Presadiretta sui prodotti alimentari e la grande distribuzione organizzata, per capire che ruolo hanno tutti i protagonisti della filiera, quali sono i reali rapporti di forza e perché durante il lockdown per noi consumatori i prezzi di frutta e verdura sono aumentati ad un tasso superiore di 40 volte quello dell’inflazione. Nella puntata in onda domani sera su Rai Tre, Presadiretta ha raccontato il mondo chiuso e complesso delle aste sui prodotti alimentari. Come funzionano e qual è il loro impatto sull’intera filiera, i diritti di chi ci lavora e la qualità dei prodotti?

E ancora, alla fine della catena c’è un mondo sommerso di uomini e donne che lavorano la terra, sfruttati e senza diritti. Centinaia di migliaia di braccianti, spesso stranieri irregolari, vittime del caporalato e sotto il ricatto di un vero e proprio sistema. Presadiretta ha mostrato anche i modelli positivi delle nuove filiere alimentari, dove braccianti, produttori e supermercati lavorano insieme per produrre un cibo di qualità, etico e nel rispetto dei diritti di tutti. Infine, un viaggio nell’entroterra della Toscana, tra le colline del Chianti e di Montalcino, nelle ville più belle d’Italia, dove fino a pochi mesi fa migliaia di stranieri organizzavano matrimoni da favola.

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