John Elkann, erede Agnelli, presidente di Fca, avrebbe messo gli occhi su Il Sole 24 Ore e vorrebbe portare il quotidiano finanziario nel suo gruppo editoriale Gedi. Questo quanto sostiene il sito “Professione reporter” dedicato al mondo del giornalismo e dell’editoria. Bocche cucite nella redazione di via Monte Rosa, dove comunque la notizia non sembra scaldare troppo gli animi. Negli anni di indiscrezioni, vere o presunte tali, sul futuro del gruppo ne sono circolate davvero tante. Urbano Cairo, Francesco Gaetano Caltagirone, Carlo De Benedetti, sono solo alcuni dei nomi che negli anni sono stati tirati in ballo come possibili “scalatori”, senza che poi nulla si sia mai concretizzato. Quello che in questo momento cambia un poco le carte in tavola è il cambio al vertice di Confindustria che possiede il 61% del gruppo Sole 24 Ore. Ma le illazioni sulle mosse del neo presidente Carlo Bonomi possono portare a conclusioni opposte. Se, da un lato, c’è che rimarca come il neo presidente degli imprenditori non sia disposto a tollerare che il gruppo editoriale scarichi altre perdite su Confindustria, e sia quindi sensibile ad eventuali avances, dall’altro si dubita fortemente che una delle prime mosse di Bonomi possa essere quello di privarsi dello storico quotidiano dell’associazione. Soprattutto ora che i conti, seppur non certo brillanti, non sono più malmessi come qualche tempo fa. I primi sei mesi del 2020, terribili per tutti, si sono chiusi con un rosso di 5 milioni (1,7 milioni di utili l’anno prima), i ricavi sono scesi ma anche i costi.

Il Sole 24 Ore vale in borsa 24 milioni di euro ma la quota di maggioranza è saldamente in mano a Confindustria. Nessuna scalata insomma. Inoltre nel costo andrebbero conteggiati anche i debiti, una trentina di milioni di euro. Peraltro dopo la notizia non si è registrato nessun particolare movimento del titolo, segno che l’ipotesi per ora non ha fatto breccia nel cuore degli investitori. Da un punto di vista strategico degli Agnelli la mossa potrebbe anche avere un senso. Exor possiede anche l’Economist, autorevole settimanale economico londinese e controlla il gruppo Gedi che pubblica la Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX e 13 testate locali. Acquistando il controllo de Il Sole 24 Ore si porrebbe un problema di eccessiva concentrazione di media in capo ad un unico soggetto, vietata dalla normativa sull’editoria. Una soglia ( 20% delle copie vendute ) che Exor potrebbe però lambire e non superare vendendo alcune testate locali che fanno capo al gruppo Gedi. Tra queste, secondo “professione reporter” il Tirreno (dove lavorano 77 giornalisti) e poi Gazzetta di Modena , Gazzetta di Reggio, Nuova Ferrara.

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