A tre giorni dagli arresti domiciliari è stata interrogata dal giudice per le indagini preliminari di Monza Siria Trezzi, ex sindaca di Cinisello Balsamo (Milano) accusata di corruzione. “Ha voluto rispondere, la trasparenza è nel suo modo di essere, questa storia l’ha molto colpita e ha voluto spiegare che quei comportamenti che sono stati ritenuti a favore del privato, in realtà erano a favore della collettività – spiega l’avvocato Vinicio Nardo – Ha spiegato di aver agito per sbloccare cause e contenziosi che inabilitavano iniziative per migliorare Cinisello. Le sue iniziative miravano a risolvere queste situazioni”. Alla luce delle sue dichiarazioni, ha concluso il legale “non ci aspettiamo che il giudice faccia inversione di marcia, ma credo avrà elementi che gli solleveranno dubbi rispetto alle accuse”.

Cuore dell’inchiesta la supervalutazione di terreni e proprietà immobiliari all’interno del Parco Grugnotorto di Cinisello Balsamo (Milano), aree destinate ad un centro commerciale e al parcheggio per la metropolitana. Il gip ha disposto i domiciliari anche per il marito della Trezzi, Roberto Imberti, e di un imprenditore. Secondo la procura di Monza l’imprenditore avrebbe ottenuto la valutazione grazie alla “compiacenza” di un ex assessore e un consigliere del Comune del milanese. Per questi ultimi due il giudice per le indagini preliminari di Monza ha disposto l’obbligo di firma). Per l’ex consigliere gli investigatori hanno documentato un scambio di denaro, mentre all’ex assessore sarebbe arrivata una promessa. Le indagini riguardano gli anni 2015-2018. Eletta prima cittadina di Cinisello per il Pd dal 2013 al 2018, Trezzi è attualmente consigliere delegato a Mobilità e Servizi di rete della Città metropolitana di Milano.

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