Nelle ultime ventiquattr’ore quasi due terzi dei nuovi casi in tutta Italia sono stati rintracciati in Lombardia. L’ultimo bollettino della Protezione Civile evidenzia come cali ancora il trend in tutte le aree del Paese, ma allo stesso tempo con la regione più colpita resti disallineata sotto il profilo quantitativo: dei 355 contagiati accertati tra sabato pomeriggio e domenica, ben 210 (il 59%) sono stati scoperti in Lombardia. Si registrano inoltre altri 75 decessi, dei quali 33 sempre in territorio lombardo, l’unico con più di 10 nuove vittime.
Cinque aree senza contagi – Basilicata, Molise, Calabria, Umbria e Sardegna fanno segnare zero nuove positività. Nessuna vittima, invece, in Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna. Anche il Piemonte rientrerebbe tra le regioni con zero decessi, ma 9 vittime degli scorsi giorni sono state inserite nel bollettino odierno. La Lombardia è l’unica regione nella quale si sono registrati più di 10 decessi nelle ultime 24 ore.
I dati nazionali – Le nuove positività accertate portano a 233.019 il numero complessivo di persone che si sono ammalate di coronavirus dall’inizio della pandemia. Il totale di attualmente positivi è di 42.075, con una decrescita di 1.616 assistiti rispetto a sabato. Tra gli attualmente positivi, 435 sono in terapia intensiva, con una decrescita di 15 pazienti in 24 ore, mentre altre 6.387 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 293. L’84% degli attualmente positivi – cioè 35.253 persone – è in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a sabato i deceduti sono 75 in più e portano il totale a 33.415. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 157.507, con un incremento di 1.874 persone.
Il dettaglio delle Regioni – Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 20.996 in Lombardia, 5.161 in Piemonte, 3.163 in Emilia-Romagna, 1.500 in Veneto, 1.111 in Toscana, 669 in Liguria, 2.983 nel Lazio, 1.338 nelle Marche, 980 in Campania, 1.177 in Puglia, 304 nella Provincia autonoma di Trento, 986 in Sicilia, 278 in Friuli Venezia Giulia, 753 in Abruzzo (che non ha comunicato il numero dei dimessi-guariti), 127 nella Provincia autonoma di Bolzano, 31 in Umbria, 185 in Sardegna, 15 in Valle d’Aosta, 144 in Calabria, 145 in Molise e 29 in Basilicata.
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