A metà marzo Marta Toffoletto, infermiera-tutor degli studenti iscritti alla facoltà di Infermieristica all’ospedale San Gerardo di Monza e mamma di cinque figli, avverte i primi sintomi: febbre, malessere, dolori muscolari e successivamente una leggera oppressione respiratoria. Dopo poche ore anche il marito Ilario De Monte inizia a star male e il giorno successivo succede anche i suoi genitori, entrambi ex medici. Per il medico di base non ci sono dubbi, è coronavirus. Iniziano così le settimane di autoisolamento della famiglia De Monte. Tra i figli – la più piccola di quattro anni e il maggiore di 17 – alcuni presentano sintomi lievi, altri sono asintomatici, ma per il medico di base è impossibile che non siano stati contagiati. Eppure solo a Toffoletto viene fatto il tampone e il primo risulta fortemente positivo. Per il resto della famiglia c’è solo l’obbligo di stare in casa. Nonostante i sintomi e nonostante la convivenza con un malato Covid, i cinque figli, il marito e i genitori anziani non rientrano tra i contagiati ufficiali. Così, ora, attendono la possibilità di fare i test sierologici per avere la conferma di essere stati tutti malati ed, eventualmente, guariti da coronavirus. Intanto Toffoletto, risultata negativa al doppio tampone, è ritornata al suo lavoro in ospedale.

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