Per il terzo giorno consecutivo è record di guariti dal coronavirus: un numero che per la prima volta supera quello dei nuovi contagi. Ma il 23 aprile si registrano anche altri due dati mai raggiunti prima: il calo di malati e quello di ricoverati in ospedale. Purtroppo continuano a crescere anche i morti: 464 solo nell’ultimo giorno, 25.549 le vittime in totale. Ieri l’aumento era stato di 437. Nelle ultime 24 ore si registrano altri 2.646 casi che portano il numero totale a 189.973. L’aumento ieri era stato di 3.370. Il trend del contagio cresce dunque in maniera stabile dell’1,41%.

Più guariti che nuovi casi – I numeri positivi sono rappresentati appunto dai tre record registrati in un solo giorno. Per la terza volta consecutiva viene battuto il record di guariti in 24 ore: sono 3.033, quasi 400 più dei nuovi casi. È il numero più alto dall’inizio dell’emergenza, mentre ieri i guariti erano 2.943. In totale hanno sconfitto il virus 57.576 persone. Continua, per il quarto giorno consecutivo, il calo del numero delle persone attualmente positive: sono 106.848, 851 in meno di ieri. Si tratta della diminuzione maggiore dall’inizio dell’epidemia. Un altro record è rappresentato dal calo del numero dei ricoverati con sintomi con 934 pazienti in meno nei reparti rispetto a ieri. Nei reparti diversi dalla Terapia Intensiva ci sono oggi 22.871 pazienti. Prosegue anche il trend in calo dei ricoveri in Rianimazione, dove oggi ci sono 2.267 pazienti, 107 in meno rispetto a ieri. Di questi, 790 sono in Lombardia, -27 in meno rispetto a ieri. Dei 106.848 malati complessivi, 81.710 sono quelli in isolamento domiciliare.

“Numeri particolarmente confortanti” – “Questi sono numeri sono particolarmente confortanti: il numero di dimessi e guariti supera il numero di nuovi casi nel paese“, ha commentato il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli. “E’ rimarchevole che, per quanto feriscano i numeri dei decessi, non si è registrato nessun decesso in 4 regioni e uno in altre due regioni”, ha fatto notare Franco Locatelli. Il presidente del Consiglio superiore di sanità e membro del Comitato tecnico scientifico ha sottolineato come “a far corso dal 5 aprile, con la sola eccezione di una sola giornata, in tutti gli altri giorni c’è stata una riduzione dei pazienti ricoverati. Dal 3 aprile, costantemente, ogni giorno, c’è stata una riduzione dei pazienti in terapia intensiva per le funzioni vitali. Ancora più specificatamente, ricordo che il 3 aprile eravamo a 4.068 casi, oggi siamo 2.267″. Per quanto riguarda l’indice di contagiosità del virus, il cosiddetto “R con zero”, Locatelli ha detto che è sceso ad una percentuale compresa tra lo 0,5 e lo 0,7″. Sul fronte dei tamponi, invece, sono oltre un milione gli italiani che sono stati sottoposti al test. Dai dati della Protezione civile emerge che gli esami effettuati fino ad oggi sono stati infatti 1.579.909 e hanno riguardato complessivamente 1.052.577 persone. L’incremento del numero dei tamponi rispetto a ieri è di 66.658.

Lombardia, altri 1073 casi e 200 morti – Sono 70.165 i positivi nella regione più colpita, 1.073 in più di ieri. Il trend del contagio cresce dell’1,55%. I decessi sono arrivati a 12.940, con 200 morti nelle ultime 24 ore, mentre i ricoverati in terapia intensiva sono scesi sotto quota 800: sono infatti 790 (-27). I ricoverati Covid negli altri reparti sono invece 9.192, cioè cinquecento meno di ieri. I dimessi sono 44.220, in aumento di 1.400 unità. “In 20 giorni siamo riusciti a ottenere un risultato importante. Il 3 aprile eravamo al picco con quasi 1.400 ricoverati in terapia intensiva, oggi siamo sotto gli 800, a 790″, ha commentato l’assessore alla Protezione civile Pietro Foroni.

I dati regione per regione – Dai dati della Protezione civile emerge che sono 12.845 i malati in Emilia-Romagna (-239 rispetto a ieri), 15.152 in Piemonte (+30), 9.925 in Veneto (-66), 6.171 in Toscana (+4), 3.466 in Liguria (-10), 3.230 nelle Marche (+0), 4.486 nel Lazio (+23), 2.978 in Campania (-20), 1.871 nella Provincia di Trento (-3), 2.936 in Puglia (+62), 1.135 in Friuli Venezia Giulia (-173), 2.301 in Sicilia (+14), 2.100 in Abruzzo (-8), 1.494 nella provincia di Bolzano (-18), 355 in Umbria (-16), 817 in Sardegna (-16), 823 in Calabria (+2), 463 in Valle d’Aosta (-38), 229 in Basilicata (-3), 198 in Molise (-7).
Quanto alle vittime, se ne registrano 3.269 in Emilia-Romagna (+65), 2.630 in Piemonte (+71), 1.206 in Veneto (+25), 723 in Toscana (+18), 1.047 in Liguria (+25), 857 nelle Marche (+12), 375 nel Lazio (+5), 332 in Campania (+5), 382 nella provincia di Trento (+1), 372 in Puglia (+10), 256 in Friuli Venezia Giulia (+10), 213 in Sicilia (+5), 280 in Abruzzo (+4), 261 nella provincia di Bolzano (+5), 61 in Umbria (+0), 98 in Sardegna (+2), 76 in Calabria (+0), 127 in Valle d’Aosta (+0), 24 in Basilicata (+0), 20 in Molise (+1).

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