Dopo diversi giorni positivi, le borse del Vecchio Continente tornano in rosso, seppur con ribassi molto contenuti e una chiusura contrastata. Parigi ha guadagnato lo 0,1%, mentre Londra (-0,47%) e Francoforte (-0,3%) hanno chiuso in calo. A stimolare la corrente di vendite è stato soprattutto l’esito dell’Eurogruppo: la riunione dei ministri delle Finanze europei chiamati a trovare un accordo sulle misure economiche da adottare per sostenere i Paesi più colpiti dalla pandemia di coronavirus si è conclusa con un nulla di fatto.
Piazza Affari ha chiuso solo in leggero ribasso, grazie a un recupero negli ultimi minuti di contrattazione: l’indice Ftse Mib segna un calo dello 0,18% a 17.380 punti spinto dai titoli del risparmio gestito, con rialzi dell’8% per Banca Generali, del 7,76% per Azimut e del 5% per Mediolanum. Sotto pressione Bper (-6,35%) e Banco Bpm (-2,72%), migliora invece Intesa (-1,63%). Si guarda soprattutto allo spread: il leggero contenimento della tensione sui titoli di Stato italiani, grazie all’azione della Bce, ha favorito il tentativo di tenuta del listino milanese. Il differenziale tra Btp e Bund tedeschi a dieci anni si è allargato in apertura fino a 21o punti base, ma poi è tornato a calare e ha chiuso a 196 punti, poco sopra ai 191 di ieri. Il rendimento del decennale italiano è all’1,64%, di poco in aumento rispetto all’1,61% di martedì sera.
L’asta sui Bot a un anno – Il Tesoro ha venduto in asta tutti i 6,5 miliardi di euro di Bot a un anno con un tasso in rialzo allo 0,534% dallo 0,072% del collocamento precedente. La domanda è stata pari a 1,57 volte l’importo offerto, in discesa da 1,65 volte precedente. Assegnati anche tutti i tre miliardi di euro di Bot trimestrali, luglio 2020, con un rendimento dello 0,188% e una domanda di 1,88 volte l’importo offerto.
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