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Coronavirus, in Portogallo permesso di soggiorno per tutti gli immigrati: “Non devono essere privati del diritto alla sanità”

Per ottenere il permesso - scrive El Pais - bisognerà solo dimostrare di aver già effettuato una richiesta. Il provvedimento nasce dal caso di lavoratori nepalesi che erano fuggiti dalla quarantena perché non avevano i documenti
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Per garantire a tutti il diritto alle cure e l’accesso ai servizi pubblici, il governo del Portogallo ha deciso di concedere il permesso di soggiorno a tutti gli immigrati che ne hanno già fatto richiesta, almeno fino al 1 luglio. Così – scrive El Pais, che per primo ha riportato la notizia – si permette anche a loro di affrontare al meglio l’emergenza coronavirus. Per ottenere il permesso bisognerà solo dimostrare di aver già effettuato una richiesta. “Le persone non dovrebbero essere private del diritto alla sanità e ai servizi pubblici solo perché la loro domanda non è stata ancora elaborata“, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Interni, Claudia Veloso. “In questa emergenza, i diritti dei migranti devono essere garantiti”, ha aggiunto. In Portogallo ci sono 5.170 casi di Covid-19 e 100 morti.

L’iniziativa del governo è nata dal caso di alcuni lavoratori nepalesi nelle serre dell’Algarve, nel sud del Paese: a inizio marzo uno di loro aveva mostrato i sintomi del coronavirus. A quel punto, per precauzione, erano stati messi in quarantena anche gli altri 79 lavoratori, ma molti si loro erano fuggiti perché, non avendo il permesso di soggiorno, avevano paura di essere arrestati durante eventuali controlli. Da qui era nato, racconta El Pais, un grande dibattito che ha spinto il premier Costa ad adottare questa misura per regolarizzare la presenza di molti lavoratori stranieri presenti nel paese. Così, adesso potranno cercare un lavoro regolare, accedere a tutti i servizi pubblici e affittare una casa senza ricorrere al mercato nero.

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