“Vinciamo la nostra guerra se i nostri cittadini adottano comportamenti responsabili, questo è il messaggio che dobbiamo veicolare”. Lo ha affermato il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus Angelo Borrelli, nel corso del punto stampa quotidiano. Nel corso dell’incontro. il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha ribadito alcuni principi e consigli già diffusi nei giorni scorsi da medici ed esperti. “Quando sospettare una possibile infezione da coronavirus? In presenza di febbre superiore almeno ai 37,5 gradi e di sintomi come tosse o dispnea, anche alla luce anche degli ultimi dati e relativi a persone positive a Covid-19. In presenza di questi sintomi – ha poi raccomandato – non bisogna andare nell’ambulatorio del medico di medicina generale, non andare in pronto soccorso, ma rimanere a casa, chiamare il proprio medico di famiglia o il 112. Il personale sanitario valuterà telefonicamente o venendo a domicilio come gestire la cosa”. Benché “la curva epidemica dell’influenza” sia “in fase calante, continua ancora”.
Quindi “il fatto di avere i sintomi non significa necessariamente avere il coronavirus”. Brusaferro ha poi chiarito che “il problema lo possiamo contenere e affrontare se, e soltanto se, adottiamo determinati comportamenti da associare alle misure già prese, anche nei territori dove ci sono pochi casi. È importante che vengano adottato le raccomandazioni che tutti conosciamo”. Questo anche perché, ha aggiunto, “abbiamo evidenze di atteggiamenti superficiali o non consapevoli del rischio che si corre. Serve grande attenzione e consapevolezza nel gestire la nostra vita quotidiana”
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