“Certo che ho paura, ma la cosa importante è addomesticare la paura, parlare con la morte, per ragionarci, così non si perde il controllo della situazione”. Lo ha detto a “L’Intervista di Maria Latella” su Sky TG24, il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, parlando delle minacce di morte di cui è vittima. “Io – ha proseguito – ho fatto una scelta di campo nel 1989, quando hanno sparato a casa della mia fidanzata e poi la notte l’hanno chiamata per dirle che avrebbe sposato un uomo morto”.

“In questi anni ho fatto in modo che non uscissero, ma ho subito tantissime minacce ed evitato diversi attentati – ha continuato Gratteri – queste sono informazioni tratte da intercettazioni, non da lettere anonime o telefonate anonime, che non ho mai ricevuto. Ma questo non mi ha fatto cambiare idea. Malgrado questo, credo fermamente nel lavoro che faccio, mi emoziona ancora e penso di fare qualcosa per questa terra, per la nazione. E come me la stragrande maggioranza dei miei colleghi e delle forze dell’ordine: abbiamo un alto senso dello Stato”.

Immagini concesse da Sky

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