Roma, 15 ott. (Adnkronos Salute) - "Attraverso la presentazione di questo testo, che può servire sia ai medici che agli aspiranti tali, parliamo della storia della medicina e di organizzazione di risorse nella sanità per costruire un ulteriore tassello in questo mosaico" in cui c'è "la centralità del medico, ma anche del paziente e della persona". Lo ha detto Filippo Melchiorre, senatore di Fratelli d'Italia, intervenendo al convegno di presentazione del libro 'Storia della medicina e dell'odontoiatria' di Michele Covelli, organizzato su proposta dello stesso senatore e svoltosi a Roma. Il testo non ha la presunzione di essere un sostituto ai libri di medicina, ma un 'instrumentum laboris' che accompagni non solo gli studenti, ma anche chiunque abbia un interesse alla conoscenza della materia.
"Ho due foto ben impresse nella mente, nell'anima di tutti gli italiani: l'operatrice sanitaria stremata e china sulla scrivania, nel periodo della pandemia da Covid-19 e la foto di qualche giorno fa degli Ospedali Riuniti di Foggia, dove c'erano dei medici rintanati in una stanza, tentando di non far entrare un gruppo di persone che voleva aggredirli - spiega il senatore Melchiorre - Rispetto a questo, il Governo ha fatto molto: ad esempio, nel mese di settembre ha partorito un decreto legge che punisce chi compie aggressioni e chi danneggia strutture sanitarie e socio sanitarie. Non solo: ha aumentato le risorse, ha pensato all'Adi, Assistenza domiciliare integrata, alle Case di comunità, a dare più risorse alle Regioni. Alcune Regioni spesso non hanno dei modelli organizzativi adeguati e quindi tutto quello che succede purtroppo non dipende dal Governo centrale, ma dipende da come vengono utilizzate le risorse".
Tornano agli ultimi fatti di cronaca, il senatore osserva che "prevedere una norma che sanziona chi sbaglia - nel contesto delle aggressioni nei confronti dei medici - è un tassello rispetto alla causa principale dei modelli organizzativi errati. Sono molti, ad esempio, gli episodi di malasanità: se le risorse venissero utilizzate bene, sicuramente non ci sarebbero questi problemi. Oggi c'è un giornale importante, sicuramente non vicino alla nostra parte, Repubblica, che racconta che verranno assegnati 3 miliardi in più alla sanità, in controtendenza rispetto a tutti gli altri governi che ci hanno preceduto. Il Governo centrale - conclude - sta facendo la sua parte e ci auguriamo che anche quelli regionali possano essere al passo".