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Cronaca - 5 Novembre 2019
Alessandria, il racconto dei testimoni: “Scoppio esagerato, tremava tutto”. Le immagini della cascina distrutta
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- 16:05 - Stellantis: Schlein, 'da governo mancata vera politica industriale'
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Ci aspettiamo che Stellantis mantenga gli impegni e un'iniziativa forte ce la aspettiamo però anche dal governo italiano che fin è mancata, è mancata una vera politica industriale". Lo ha detto Elly Schlein intervenendo all'audizione del presidente di Stellantis, John Elkann, alla Camera.
- 16:04 - **Stellantis: Schlein, 'investire su elettrico, non ci rassegniamo a soccombere a Cina'**
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "E' incomprensibile il ritardo sul settore delle batterie e sui sistemi di accumulo, che è il dovere dell'Ue e dell'Italia andare a colmare altrimenti ci stiamo dicendo che non c'è modo di recuperare il gap con la produzione cinese. Noi dobbiamo mettere in campo filiere europee per recuperare questo gap". Lo ha detto Elly Schlein intervenendo all'audizione del presidente di Stellantis, John Elkann, alla Camera.
"Noi stiamo chiedendo un fondo europeo che aiuti il settore, un grande Next Generation Eu per puntare all'autonomia industriale europea. Noi abbiamo fatto 21 proposte concrete, insieme alle altre opposizioni, con una mozione unitaria sull'automotive: la mettiamo a disposizione di questo dibattito. La strada non è quella di abbandonare gli obiettivi di decarbonizzazione. Occorrono investimenti sulle auto elettriche perchè non ci rassegnamo a soccombere alla produzione cinese".
- 16:01 - **Stellantis: Schlein, 'vigileremo su impegni presi, visti segnali disinvestimento'**
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Salutiamo positivamente questo confronto che insieme ad altri avevamo chiesto. Ci auguriamo che gli impegni presi e illustrati oggi in questa sede, siano rispettati e vigileremo con grande attenzione settimana per settimana". Lo ha detto Elly Schlein intervenendo all'audizione del presidente di Stellantis, John Elkann, alla Camera.
"Perché, come lei ha detto, Stellantis ha raccolto l'eredità della Fiat e ha il dovere di assunzione di responsabilità anche verso il presente il futuro, i dipendenti, un indotto in grave sofferenza e verso i territori e le comunità coinvolte. Verso l'intero sistema Paese. Noi abbiamo intenzione di contribuire anche dall'opposizione a salvaguardare la produzione manufatturiera del nostro Paese e il futuro dell'automotive. Non pensiamo l'Italia possa campare di turismo e servizi ma debba rinforzare la propria vocazione industriale, lo deve fare in una contingenza molto complessa tra il peso del costo dell'energia, i dazi minacciati da Trump".
E, aggiunge Schlein, "speriamo ci sia l'intenzione di far ripartire degli investimenti corposi" in quanto "noi abbiamo letto dei segnali di disinvestimento da parte di Stellantis in Italia e mi riferisco a una diminuzione molto forte dei lavoratori, a una forte esplosione della cassa integrazione".
- 15:50 - **Ue: Schlein, 'Meloni oltraggia la storia per coprire divisioni'**
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Giorgia Meloni non solo non ha il coraggio di difendere i valori su cui l’Unione è fondata dagli attacchi di Trump e di Musk, ma ha deciso in Aula di nascondere le divisioni del suo governo oltraggiando la memoria europea. Noi non accettiamo tentativi di riscrivere la storia". Lo scrive Elly Schlein sui social.
"Meloni ha oltraggiato la memoria del Manifesto di Ventotene, riconosciuto da tutti come la base su cui si è fondata l’Unione europea, perché l’hanno scritto giovani mandati al confino dai fascisti che non risposero all’odio e alla privazione di libertà con altro odio e altra privazione di libertà ma con una visione che nell’Europa federale superasse i nazionalismi che nel nostro continente hanno prodotto soltanto guerre, anche oggi".
"Non si permetta mai più di oltraggiare la memoria di Altiero Spinelli, Ursula Hirschmann, Ernesto e Ada Rossi, Eugenio Colorni, se siamo qui a discutere in un Parlamento democratico è grazie a persone come loro. Dice che quell’Europa non è la sua. E allora le chiedo se la sua Italia è quella della Costituzione perché sono gli stessi antifascisti che l’hanno scritta. E stiamo ancora aspettando che si dichiari antifascista pure lei".
- 15:49 - Confindustria Nautica: consolidare record storici di fatturato rafforzando servizi e refitting
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - Confindustria Nautica continua ad essere fortemente impegnata anche sul fronte delle riforme normative e delle semplificazioni burocratiche a sostegno del settore, dobbiamo consolidare i record storici di fatturato, rafforzando la filiera dei servizi e del refitting. Nel 2024, come rilevato di recente dall’indagine statistica Monitor dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica, il settore della nautica da diporto ha registrato i record storici di fatturato dell’industria, circa 8,4 miliardi di euro, export 4,5 miliardi, e occupati diretti, con 32.000 addetti. Confindustria Nautica ha realizzato un’ulteriore analisi sui fabbisogni formativi della cantieristica e della filiera, rilevati sulle 9 Assemblee di settore in cui è articolata Confindustria Nautica in rappresentanza di tutti i segmenti merceologici (i settori imbarcazioni a vela e imbarcazioni a motore sono stati unificati ai fini della rilevazione).
Secondo le stime elaborate su dati Infocamere (codici Ateco 2017), sono 226 le categorie di attività economiche perimetrate nella filiera nautica, con un grado decrescente di coinvolgimento procedendo dalla Produzione cantieristica nautica ai vari settori della filiera, a sua volta composta dalla Subfornitura (Meccanica, Metallurgia, Elettronica, Chimica, platiche e gomma, Impiantistica e installazioni, Arredamento, tessile e finiture, Altro), Commercio, Charter e Servizi (Riparazioni e refitting, Porti e Servizi dedicati).
Le professionalità più richieste dal settore sono conseguentemente variegate e riflettono tale ampiezza della filiera. Per la cantieristica da diporto e il refitting, comunemente a quanto accade per il settore mercantile, si evidenzia una forte domanda per tutte le professioni tecniche, ma anche per i comandanti di navi, e una più moderata esigenza relativa alle figure di capo cantiere, capi squadra/capo barca. Per le imbarcazioni (fino a 24 m), oltre ai suddetti profili si riscontra una moderata ricerca legata alle aree Commerciale ed After sales e per i battelli pneumatici agli operatori Cad/Cam. I principali siti produttivi rimangono, nell’ordine, i distretti Viareggio-Pisa, Rimini-Forlì, La Spezia, Massa, Genova, Napoli, Pesaro-Urbino, Ancona, Milano-Bergamo, Torino, Gorizia-Trieste, quindi con un certo bilanciamento fra est e ovest della Penisola, ma con una netta prevalenza del Centro-Nord, e sono queste anche le aree dove si concentrano maggiormente i fabbisogni lavorativi evidenziati dalle imprese.
Anche al fine di soddisfarli, Confindustria Nautica ha iniziato una collaborazione con la società pubblica Sviluppo Lavoro Italia al fine di sensibilizzare gli istituti scolastici sui percorsi formativi e sulle opportunità lavorative offerte dal settore del diporto, con un focus sulla Giornata del mare nelle scuole che si terrà il prossimo 11 aprile. Altrettanta attenzione è dedicata ai settori dei servizi connessi e assolutamente necessari allo sviluppo tanto della cantieristica di produzione, quanto del refitting, e che vedono l’Associazione nazionale di categoria fortemente impegnata sul fronte delle riforme normative e delle semplificazioni burocratiche. La riforma del decreto 121/2005 sui titoli professionali del diporto, per esempio, ha dato nuova competitività internazionale agli equipaggi italiani, riconosciuto l’impiego presso i cantieri nautici e i refitter quale professione equivalente all’imbarco ai fini del rinnovo delle certificazioni professionali e introdotto la nuova figura semplificata dell’Ufficiale del diporto di II Classe e giunge dopo la soluzione sulle procedure di imbarco e sbarco degli equipaggi esteri presso le unità in sosta o manutenzione presso i porti italiani.
Il recente decreto 38/06.03.2025 ha fissato i criteri e le modalità per il corso teorico-pratico del Mediatore del diporto e riconosciuto Confindustria Nautica e la sua associata Isyba (Italian Ship & Yacht Brokers Association) quali enti di formazione che possono a loro volta riconoscere l’idoneità delle rispettive articolazioni o affiliazioni locali. Contemporaneamente si è concluso positivamente il confronto con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per l’adozione del nuovo decreto contenente il programma e le modalità di esame.
Dopo l’adozione di una corsia preferenziale per le lavorazioni su navi da diporto extra Ue effettuate presso i cantieri italiani, l’Associazione ha appena concluso un proficuo confronto con il Direttore della Direzione Dogane, Claudio Oliviero, finalizzata a un nuovo provvedimento con snellimenti procedurali dedicati al settore, con particolare impatto sul segmento Servizi/Refitting. Confindustria Nautica è infine fortemente impegnata in tutte e tre i tavoli di lavoro “Porti”, “Vettori e flotte”, “Competenze” del Gruppo tecnico Economia del mare di Confindustria guidato dal Vice Presidente Mario Zanetti, al fine di condividere le tematiche di settore con altri stakeholder di riferimento, a cominciare da Confitarma e in generale con tutti i rappresentanti del Cluster. Nell’ottica di sostegno di Confindustria Nautica all’intero comparto, si inquadra altresì il rafforzamento del Salone Nautico Internazionale di Genova, giunto alla sua 65° edizione, di cui lo scorso 20 febbraio sono state aperte le iscrizioni, e che quest’anno vedrà completati i lavori dell’area del Waterfront cittadino ridisegnato da Renzo Piano e si aprirà al pubblico il 18 settembre 2025.
- 15:47 - **Stellantis: Schlein, 'riconversione settore auto verso difesa propaganda pura'**
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Voglio chiedere di questa ultima trovata sulla riconversione del settore auto verso la difesa: a noi pare propaganda allo stato puro, una propaganda che vuole coprire le difficoltà che ci sono del settore ma non si possono risolvere in quella direzione, rinunciando al futuro del settore automotive in Italia e in Europa". Lo ha detto Elly Schlein intervenendo all'audizione del presidente di Stellantis, John Elkann, alla Camera.
- 15:37 - Ue: la storia del Manifesto di Ventotene, per Mattarella 'punto di riferimento'
Roma, 19 mar (Adnkronos) - Il Manifesto di Ventotene, al centro delle polemiche alla Camera dei deputati dopo le parole di Giorgia Meloni in aula, risale al 1941 ed è considerato uno dei testi fondanti dell'Unione europea. Scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi durante l’inverno del '41, nei giorni del confino disposto per gli esponenti antifascisti come Sandro Pertini, Luigi Longo, Umberto Terracini, Pietro Secchia, Eugenio Colorni, ha come titolo completo 'Il manifesto per un’Europa libera ed unita'.
Il valore riconosciuto al documento è quello di aver introdotto un paradigma inedito sull'Europa, quello di un continente realmente unificato. Partendo dall'idea di Federazione europea che già circolava da tempo, gli autori analizzano le cause che avevano portato alle due guerre mondiali indicando una prospettiva europea opposta a quella dell'equilibrio tra Stati-Nazione ma, piuttosto, basata su una interdipendenza tra Stati sovrani.
Al Manifesto hanno dato il loro contributo diversi intellettuali, a partire dall'ebreo socialista Colorni, che poi ne curò la pubblicazione. Mentre fu l'impegno di alcune donne come Ursula Hirschmann e Ada Rossi a far conoscere e diffondere il testo nel resto d'Italia. Il Manifesto è diviso in tre parti, 'La crisi della civiltà moderna', 'Compiti del dopoguerra. L'unità europea' e 'Compiti del dopoguerra. La riforma della società'.
(Adnkronos) - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al 40° seminario per la formazione federalista europea in occasione dell’80° anniversario del Manifesto di Ventotene, nell'agosto del 2021, aveva spiegato: "Credo che bisogna pensare al contesto in cui nasce il Manifesto che era questo, per rendersi conto di che cosa intendono dire a noi ancora – oltre che ai loro contemporanei - Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni con il Manifesto. Chiedendo a tutti quanti, esortando tutti quanti, a vigilare in difesa della democrazia contro le derive che mettono in pericolo la libertà".
Il capo dello Stato, definendo il Manifesto "un punto di riferimento", aveva proseguito: "Questi insegnamenti e lezioni sono senza scadenza, senza tempo, che erano allora richiesti ed espressi con una grande fede nella libertà, la fiducia nel corso della storia e anche il coraggio di posizioni di assoluta avanguardia. Sono queste lezioni senza scadenza temporale che parlano anche a noi, con grande attualità, in questo periodo in cui siamo investiti da sfide globali impegnative, difficili, e da tante realtà di distruzione. Quella sollecitazione a difendere la libertà e la democrazia, che allora veniva fatta in quelle condizioni, in quel contesto così difficile che richiedeva coraggio e determinazione, vale ancora oggi pienamente".
