La riforma della prescrizione non subirà alcun rinvio. Ne è sicuro Luigi Di Maio, che nel giorno di Italia 5 stelle ha rilasciato un’intervista a Maria Latella su Skytg24. “La nuova prescrizione è gia legge. Entrerà in vigore il 1 gennaio 2020, non c’è niente da discutere. È una norma di civiltà: se entri in un processo poi si arriva a sentenza”, ha detto il capo politico del Movimento 5 stelle da Napoli, dove oggi inizia la festa del Movimento. Di Maio è intervenuto anche sul cosiddetto carcere agli evasori: “Non si può perdere altro tempo per le manette ai grandi evasori: se vogliamo fare la lotta agli evasori è inutile accanirsi sul commerciante o sul professionista ma sui grandi evasori. Io non ho notizie di uno stralcio di questa norma. Abbiamo tre occasioni, la legge di bilancio, il dl fisco, e la riforma della giustizia: se vogliamo fare una legge di bilancio che contrasta gli evasori bisogna approvare una norma che prevede il carcere per i grandi evasori”.

LA PRESCRIZIONE – Parole, quelle di Di Maio, che sono una replica a quanto dichiarato ieri da Nicola Zingaretti. “Abbiamo sempre detto lavoriamo sulla riduzione dei tempi dei processi e vediamo gli effetti, poi affrontiamo il tema della prescrizione. È positivo che il ministro Bonafede abbia aperto a un dialogo”, ha detto il segretario del Pd, ipotizzando un rinvio all’entrata in vigore della riforma che blocca la prescrizione dopo il primo grado di giudizio. Anche sul carcere per i grandi evasori il leader dem si è detto d’accordo, ma con un freno sullo strumento da utilizzare: “Questa sera – annunciava ieri – è stato deciso che questa parte andrà vista nella delega sulla lotta all’evasione, cioè tolta da un impianto sulla giustizia e collocata questa discussione dentro quello che sarà lo strumento per combattere l’evasione fiscale. Hanno deciso qualche ora fa di rimandare questa discussione in un provvedimento sulla lotta all’evasione“. Per Di Maio, però, le parole di Zingaretti, sono in linea con gli obiettivi del Movimento: sia sulla prescrizione che sulle norme per combattere l’evasione. “Dalle parole di Zingaretti di ieri non mi è parso che ci sia l’esigenza di fermarla e spero che sia così perché quello è ciò che voleva Berlusconi“, dice il ministro degli Esteri.

“ALLEANZE? NON ALL’ORDINE DEL GIORNO” – E siccome Zingaretti ieri aveva aperto a un’alleanza di lunga durata coi 5 stelle, Di Maio ha sottolineato oggi che con il Pd “non sono all’ordine del giorno altri patti regionali o nazionali, a me interessano i fatti non i patti. Chi in Umbria vota Vincenzo Bianconi vota una persona che non ha tessere di partito. In caso di vittoria nessun assessore verrà indicato dalle forze politiche che lo sostengono”. I rapporti con i nuovi alleati, assicura l’ex vicepremier, sono comunque ottimi. “Sapete che io ero fra i più scettici riguardo alla nascita di questo governo ma con Zingaretti e Franceschini c’è un rapporto ottimo, li stimo molto dal punto di vista della politica e del lavoro che fanno. Ci sono meno vertici ma più concludenti”. E i rapporti con Matteo Renzi, invece, come vanno? “Con Renzi ci siamo sentiti in occasioni cruciali come quando c’è stata la scissione. Fra noi non credo sia cambiato niente ma con i suoi capi delegazione lavoro bene”.

Il capo politico del Movimento ha approfittato dello spazio su Sky per difendere il premier Giuseppe Conte, attaccato a più riprese dalla Lega per i contatti tra i nostri servizi segreti e il ministro della giustizia Usa: “Stiamo assistendo a qualcosa di surreale – ha detto DI Maio Il presidente Conte chiede di riferire al Copasir e il Copasir, che ora ha il presidente, non ha ancora stabilito la data. Giuseppe Conte è una persona trasparente e quando riferirà smentirà le illazioni”. Parlando da Italia 5 stelle, poi, il capo politico ha confermato che a Napoli annuncerà la riorganizzazione del Movimento: “All’interno del Movimento c’è sempre dibattito. Arriviamo a questi 10 anni di M5S con la grande vittoria del taglio dei parlamentari e ci daremo un’organizzazione. Non solo il capo politico ma 80-90 persone in tutta Italia. Concordo con quelli che dicono che serve più gente per organizzare il Movimento”.

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