Chi pensa che per alzare gli occhi al cielo l’estate sia la stagione migliore si sbaglia. Anche l’autunno può regalare osservazioni emozionanti. Per esempio Ottobre regalerà agli astrofili una notte dedicata all’osservazione della Luna, la Moon night, che quest’anno si celebra in tutto il mondo venerdì 5, e poi offrirà lo spettacolo delle Orionidi, le meteore autunnali originate dalle particelle perse dalla cometa Halley in vecchi passaggi vicino al Sole, che raggiungeranno il loro massimo il 22 ottobre, come segnalano gli esperti dell’Unione astrofili italiani (Uai).

Ad ottobre le giornate iniziano ad accorciarsi vistosamente: in media sarà di circa 1,21 ore, senza contare poi il passaggio all’ora solare nella notte tra il 26 e 27. Con le notti più lunghe si hanno le condizioni ideali per osservare stelle e pianeti.

La Moon Night, promossa dalla Nasa e in Italia dall’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e la Uai, che vede già organizzati in tutto il mondo ben 986 eventi. Per quanto riguarda i pianeti, dopo una lunga attesa, finalmente sarà possibile osservare di nuovo Venere, nella luce del crepuscolo serale. Marte invece sarà visibile al mattino presto sull’orizzonte orientale, poco prima del sorgere del Sole, e Giove solo alle prime ore della sera.

Sarà suggestivo osservare, rileva la Uai, poco dopo il tramonto il corteo di pianeti formato da Venere, Giove e Saturno. Urano invece il 28 ottobre sarà in opposizione rispetto al Sole, e quindi nel suo periodo di migliore osservabilità dell’anno. Da segnalare la congiunzione di Saturno con la Luna il 5 ottobre e il doppio incontro tra la Luna e Giove, il 3 e 31 ottobre.

Il 5 e 6 ottobre sarà poi un’ottima occasione per monitorare l’attività irregolare delle meteore Camelopardidi, mentre l’8 e 9 ottobre l’apparizione delle Draconidi verrà disturbata dal chiarore lunare, specie nella prima parte della notte. Quelle che saranno ben visibili, tra il 18 e 23 ottobre, saranno invece le Orionidi. Fino al 10 ottobre si potranno vedere i passaggi serali della Stazione Spaziale con al comando Luca Parmitano.

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