Larry Swearingen era stato condannato per il rapimento, lo stupro e l’uccisione di Melissa Trotter, una studentessa universitaria 19enne nel 1998. Si è sempre dichiarato innocente, ma è stato ucciso tramite iniezione letale nella prigione di Huntsville, in Texas. Con Swearingen salgono a 12 le esecuzioni avvenute negli Stati Uniti dall’inizio dell’anno, di cui quattro in Texas. Le altre sono state in Tennessee, Alabama, Georgia e Florida. Dodici minuti dopo l’iniezione letale, alle 18.47, il 48enne è stato dichiarato morto. Nelle sue ultime parole ha voluto citare un passo del vangelo di Luca, quello in cui Cristo è sulla croce. “Dio perdonali – ha detto – non sanno quello che stanno facendo”. I suoi avvocati hanno sempre sostenuto che il Dna ritrovato sotto le unghie della vittima non era quello del loro cliente, ma mercoledì la Corte Suprema ha negato la sospensione dell’esecuzione.

Swearingen era stato condannato nel 2000 per l’omicidio e lo stupro della ragazza con la quale, secondo quanto riporta The Houston Chronicle, aveva avuto una breve relazione. La ragazza era stata vista con lui l’8 dicembre 1998, giorno della sua scomparsa e le prove raccolte dagli inquirenti indicavano la sua presenza a bordo dell’auto di Swearingen. Il corpo di Melissa era stato poi ritrovato nei boschi da alcuni cacciatori settimane dopo la sua scomparsa. Il collo era stretto dalla metà di un paio di collant: l’altra metà era stata trovata nella sua casa. La sua esecuzione era stata fissata e poi sospesa in precedenza altre cinque volte.

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