Prima partito in Italia e secondo in Europa dopo la Cdu-Csu tedesca. La nuova proiezione del Parlamento europeo, basata sui sondaggi nazionali, fotografa un’ipotetica futura Eurocamera – al netto di un sempre più probabile voto dei britannici – che vede la Lega in costante ascesa: il partito di Matteo Salvini il 26 maggio conquisterebbe un bottino di ben 27 eurodeputati a Strasburgo, 21 in più rispetto all’attuale legislatura.

Ma la vera novità rispetto ai precedenti sondaggi di inizio mese è la rimonta del Partito democratico, che aggancia il M5S in calo, con entrambi che si attestano a 18 seggi. Forza Italia invece otterrebbe 8 seggi e con Svp formerebbe una squadra di 9 eurodeputati. Altro dato è la previsione su Fratelli d’Italia al 4,5%, che supererebbe così la soglia di sbarramento aggiudicandosi 4 seggi. Nulla da fare invece per +Europa, dato al 3%, per Potere al popolo (1,9%) e Articolo 1-MDP (1,5%).

Rispetto però ai pronostici di un mese fa, poco è cambiato per le grandi famiglie politiche. Nel prossimo Parlamento Ue, popolari e socialdemocratici dovrebbero perdere la maggioranza assoluta che detengono dal 2014, anche se vengono visti in leggero recupero. La debacle della Grosse Koalition tra centrodestra e centrosinistra aprirebbe così la porta a futuri scenari e nuove alleanze all’indomani del 26 maggio.

Il Ppe, malgrado un leggero aumento rispetto alle proiezioni del primo marzo, è stimato in calo rispetto ad oggi (passa da 217 a 188 seggi), anche se resterebbe la prima forza in termini numerici a Strasburgo. Non si esclude, in quest’ottica, che Manfred Weber sia spinto a stringere accordi nuovamente con i liberali dell’Alde e con i Socialisti. Anche se non sembra peregrina l’ipotesi di un matrimonio con le forze sovraniste più a destra, come l’Ecr, che comprende Fratelli d’Italia, e con l’Enf, che include la Lega.

In questo contesto – scrive Politico.Eu – si inquadrano le dichiarazioni dell’eurodeputato austriaco dell’estrema destra Fpoe, Harald Vilimsky, convinto che ad aprile nascerà la nuova alleanza euroscettica che riunirà i tre gruppi eurocritici del Parlamento: conservatori e riformisti europei (Ecr), l’Europa della libertà e della democrazia diretta (Efdd) e l’Enf.
Ma sull’Efdd sorgono alcuni interrogativi. Si tratta del gruppo dove attualmente siede il M5S, che più volte ha sottolineato di voler creare una nuova galassia dei partiti della democrazia diretta autonoma rispetto a destra e sinistra.

Il cantiere dei lavori è aperto anche per i Liberali di Guy Verhofstadt, in attesa dell’arrivo di Macron, la cui formazione En Marche è stimata prima in Francia con 23 seggi. Secondo una fonte vicina al plenipotenziario del partito francese, l’obiettivo è di “formare una maggioranza progressista con tutti i social-democratici, gli ecologisti e i liberali che condividono la volontà di far vivere e di trasformare profondamente l’Ue”. Tutti gli scenari restano dunque aperti.

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