“Gli sbarchi devono avvenire nel porto sicuro di salvataggio. Poi la responsabilità deve essere condivisa. No, la Libia non è un paese di sbarco sicuro”. L’alto Commissario Delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, è in visita in Italia dal 12 al 14 settembre. “Come Nazioni Unite siamo stati molte volte sull’orlo di dire ‘non possiamo più lavorare in Libia, troppo pericoloso per i nostri colleghi’. Ma siamo riusciti a restare”, spiega nel corso di una conferenza stampa oggi a Roma, presso la sede dell’associazione della Stampa Estera. Durante il suo soggiorno a Roma, l’Alto Commissario ha incontrato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Giuseppe Conte e, tra gli altri, i ministri Matteo Salvini, Enzo Moavero e Danilo Toninelli. “La Libia è un paese di transito, lacerato da un conflitto violento. E c’è una vasta popolazione di rifugiati e migranti che si trova in condizioni inaccettabili. Dico ai paesi, incluse Italia e Francia, di lavorare insieme per trovare una soluzione anche per questi disgraziati”.

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