- 14:28 - Tumori, Ail e Gitmo: "Nel 2025 Giornata paziente trapiantato di staminali emopoietiche"
Roma, 14 mag. (Adnkronos Salute) - L’alleanza virtuosa tra il Gitmo Gruppo italiano per il trapianto di midollo osseo, cellule staminali emopoietiche e terapia cellulare e l’Ail Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma a sostegno dei pazienti ematologici e della ricerca scientifica si rinnova e rinforza trovando nuove aree di interesse comune. Da qui l’intenzione di istituire una Giornata nazionale interamente dedicata al paziente trapiantato di cellule staminali emopoietiche a partire dal 2025; oggi l’annuncio durante l’incontro con la stampa, organizzato nell’ambito dell’annuale Riunione nazionale Gitmo in corso da ieri a Napoli.
“La Giornata nazionale del paziente trapiantato di cellule staminali, è il segno della sempre maggiore attenzione verso i nostri pazienti – dichiara Massimo Martino, presidente Gitmo e direttore Uoc Centro Trapianti Midollo Osseo, Direttore ad interim Uoc di Ematologia Dipartimento Oncoematologico e Radioterapico Grande Ospedale Metropolitano Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria - L’obiettivo è accendere i riflettori non solo sui tumori del sangue ma su tutti gli aspetti che riguardano la qualità di vita e la quotidianità del paziente trapiantato e possibilmente guarito. Le problematiche e le sequele conseguenti a un trapianto sono tante: nutrizionali, sessuali, psicologiche, lavorative e di ordine sanitario e organizzativo della vita quotidiana e dei controlli medici".
La Giornata verrà celebrata ogni anno, "probabilmente in primavera, con il sostegno di Ail e dei Centri di trapianto di midollo osseo su tutto il territorio nazionale - aggiunge Martino - con iniziative di sensibilizzazione e informazione e vedrà il coinvolgimento di specialisti, pazienti, istituzioni nazionali e locali, media e pubblico. Dobbiamo ricordare che il paziente trapiantato trascorre almeno due anni della propria vita affrontando un percorso molto faticoso e complesso; una volta uscito dalla fase più delicata deve ritornare alla normalità e questo pone per lui e per i suoi cari altre sfide importanti per le quali occorre tutto l’aiuto possibile da parte degli specialisti che lo hanno in cura”.
“Il rientro a casa – afferma Giuseppe Toro, presidente nazionale Ail - pone numerosi problemi: dall’alimentazione all’igiene personale, dagli animali domestici presenti in casa all’assunzione dei farmaci; dalla sessualità al rientro al lavoro o a scuola, dalle vaccinazioni alle vacanze, fino alla necessità o meno di supporto psicologico. Ail si è confrontata su questi problemi e, come sempre, ha trovato insieme a Gitmo un punto d’interesse comune sulla necessità di accendere i riflettori sulla figura del paziente trapiantato a livello dell’opinione pubblica, dei media e delle principali istituzioni nazionali e locali. È nata così l’idea di istituire ufficialmente, a partire dal 2025, una Giornata nazionale dedicata al paziente che ha effettuato un trapianto di cellule staminali emopoietiche, che verrà celebrata ogni anno”. Nonostante i grandi progressi compiuti dalla ricerca scientifica e gli avanzamenti tecnologici e terapeutici, il trapianto allogenico e autologo è considerato procedura di altissima specializzazione, gravato però da un rischio importante di recidiva.
“La recidiva è la causa principale di fallimento del trapianto; infatti, se osserviamo 100 casi di fallimento la recidiva è la causa più frequente almeno nel 60% di questi – spiega Fabio Ciceri, past president Gitmo, direttore Unità di Ematologia e Trapianto di Midollo Osseo Irccs Ospedale San Raffaele di Milano e professore ordinario di Ematologia Università Vita-Salute San Raffaele Milano - l’incidenza della recidiva è variabile ed è in funzione della gravità della malattia e di quello che era il grado di risposta terapeutica della malattia ottenuta prima del trapianto. Questa è la ragione per cui, stabilita l’indicazione al trapianto, l’obiettivo di raggiungere la migliore risposta terapeutica pre-trapianto è molto importante per ottenere la migliore garanzia di avere, dopo il trapianto, una finestra di remissione che consenta al sistema immunitario del donatore di instaurare una risposta immunitaria, di controllare la malattia e guarirla in modo definitivo".
Per questo motivo "oggi – aggiunge Ciceri - nella fase post trapianto, nei malati che sappiamo essere ad alto rischio di recidiva, applichiamo terapie farmacologiche che possono aiutare a contenere e controllare la crescita della malattia, proprio nella fase precoce a maggior rischio di recidiva”.
Gitmo - riporta una nota - è l’unica Società scientifica che rappresenta il trapianto in Italia e fornisce i dati dell’attività trapiantologica all’autorità nazionale competente, il Centro nazionale trapianti. Ad oggi, 90 Centri trapianto sono accreditati Gitmo e di questi, 60 fanno attività allogenica. Inoltre, circa un quarto dell’attività trapiantologica viene eseguita sui bambini presso i Centri pediatrici.
La Trapiantologia italiana di midollo osseo, cellule staminali emopoietiche e terapie cellulari Car-T, è molto attiva: eccellenti gli outcomes - riferisce la nota - stabili o in lieve crescita i numeri delle procedure trapiantologiche per i pazienti con malattie del sangue; garantita la continuità di cura e assistenziale su tutto il territorio nazionale durante e dopo l’emergenza dovuta alla pandemia, con numeri in linea con il trend pre-Covid.
Nel 2023 sono stati effettuati 2.000 trapianti allogenici da donatore, l’anno prima erano stati 1.930 e in piena pandemia, 1.900; le principali malattie del sangue per le quali si ricorre di più a questo trapianto sono la leucemia acuta mieloide e la leucemia acuta linfoblastica. Sono circa 3.500 l’anno i trapianti autologhi con un trend costante ed effettuati soprattutto per il mieloma multiplo, i linfomi non Hodgkin e i linfomi di Hodgkin. Riguardo le terapie cellulari Car-T che vengono utilizzate in 40 Centri italiani, dal 2019 ne sono state effettuate circa 900.
Una parte fondamentale dell’attività del Gitmo, inoltre, riguarda l’assistenza sociosanitaria, sia attraverso la raccolta e la diffusione di informazioni scientifiche, sia mediante la promozione e la realizzazione di studi clinici e consensus interdisciplinari. La ricerca scientifica Gitmo è molto attiva e la Società Scientifica si avvale della collaborazione di AIL per finanziare e portare avanti diversi studi prospettici e osservazionali.
“Attualmente abbiamo diversi studi prospettici appena terminati, in corso o in fase di progettazione che impegnano gran parte dei Centri iscritti al Gitmo, al momento circa 60 quelli accreditati per il trapianto allogenico e circa 80 per il trapianto autologo - sottolinea Luca Castagna, Vicepresidente Gitmo e Direttore Uosd Unità Trapianti Midollo Osseo e Terapia Cellulare, Ao Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello di Palermo - Questi studi toccano diversi ambiti del trapianto, dalla prevenzione delle infezioni batteriche o virali al miglioramento del condizionamento, al miglioramento della reazione del trapianto contro l’ospite (Gvhad - graft versus host disease), la principale complicanza del trapianto. Quindi, un panorama molto ampio e che si rivolge a diverse tipologie di pazienti trapiantati”..
A Reggio Calabria il 25 maggio 2024 si celebrerà la 1° Giornata Gitmo-Ail dedicata al paziente che ha subito un trapianto di cellule staminali emopoietiche o terapie cellulari Car-T - conclude la nota - per l’occasione sarà organizzato dal Centro trapianti del Grande Ospedale Metropolitano Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria un incontro dal titolo “Oltre ogni sfida”, rivolto a pazienti ed ex pazienti, che hanno effettuato un trapianto autologo o allogenico o la terapia cellulare con Car-T, e alle loro famiglie.
- 14:27 - Senato: acquisito l'archivio di Giovanni Sartori
Roma, 14 mag. (Adnkronos) - Il Senato ha acquisito l'archivio del politologo Giovanni Sartori, scomparso nel 2017 a Firenze. Il lascito, per volontà della vedova, Isabella Gherardi Sartori, è divenuto patrimonio dell’Archivio storico del Senato, dopo che Palazzo Madama aveva già acquisito la biblioteca Sartori. Il lascito e le carte sono state presentate questa mattina nel corso di una conferenza stampa presso la Sala Nassirya del Senato, cui hanno preso parte Marcello Pera, presidente della Commissione per la Biblioteca e per l’Archivio storico del Senato; Isabella Gherardi Sartori, vedova del professor Sartori e Marco Valbruzzi, allievo di Sartori, docente universitario.
- 14:23 - Cybersicurezza: emendamenti a ddl per estendere premialità a imprese israeliane
Roma, 14 mag. (Adnkronos) - In Parlamento si prova a correggere l'emendamento all'articolo 10 del ddl sulla cybersicurezza - in discussione oggi alla Camera - che introduce una "premialità per l'utilizzo di tecnologia cyber italiane o di Paesi appartenenti all'Unione europea o di Paesi aderenti alla Nato": una norma che, allo stato attuale, taglierebbe fuori le aziende israeliane. Nei giorni scorsi era stato il sito cybersecitalia.it a sollevare la questione parlando di una "clamorosa" esclusione delle imprese con sede in Israele, "tra i Paesi più avanzati nella cybersicurezza". Fratelli d'Italia con Elisabetta Gardini ha presentato un emendamento per far fronte a questa situazione: nel testo di Gardini la premialità viene allargata anche alle aziende di Paesi che con l'Alleanza atlantica "hanno sottoscritto accordi di collaborazione in materia di cybersicurezza o di protezione delle informazioni classificate", consentendo quindi alle imprese israeliane di 'rientrare'. Analoghe proposte emendative sono state presentate anche da Forza Italia e Azione.
- 14:22 - Europee: Renzi, 'Tajani scappa da confronto tv con me, chissà perchè...'
Roma, 14 mag. (Adnkronos) - "Bruno Vespa mi ha chiesto di partecipare a un faccia a faccia con Antonio Tajani. Ho accettato. Tajani no. Chissà perché… Forza Italia scappa dal confronto, peccato". Così Matteo Renzi su twitter.
- 14:15 - Ranking internazionale The, Roma Tor Vergata 1° giovane ateneo statale in Italia
Roma, 14 mag. (Adnkronos/Labitalia) - Primo ateneo statale tra le università generaliste e ‘giovani’ del nostro Paese: l’Università di Roma Tor Vergata si posiziona al 42mo posto al mondo nella classifica del Times Higher Education Young 2024 pubblicata oggi, grazie al netto miglioramento nella valutazione delle attività della ricerca. Roma Tor Vergata conferma così la sua eccellente crescita nel posizionamento nel ranking internazionale The, che nell’edizione del 2024 ha censito il numero record di 1.171 università ‘giovani’. Le università Young secondo The sono quelle con 50 anni (o meno) di storia.
Un risultato straordinario supportato dai dati relativi alle variabili prese in considerazione, ovvero: reputazione delle attività didattiche dell’ateneo, attraverso dati forniti dagli Atenei stessi e sondaggi somministrati dalla Times Higher Education; ambiente di ricerca, inteso come reputazione delle attività di ricerca e produttività della stessa; qualità della ricerca, focalizzata maggiormente sull’esame dell’impatto citazionale dell’Ateneo nei 6 anni precedenti; capacità dell’università di aiutare l’industria con innovazioni, invenzioni e consulenze; attività di internazionalizzazione, intesa come capacità di attrarre laureandi, dottorandi e docenti internazionali.
Dalla classifica emerge quindi che Roma Tor Vergata ha incrementato i risultati rispetto alle metriche di valutazione della scorsa edizione. Nella costruzione del ranking, maggior peso è dato alle aree relative alla didattica e alla ricerca. Le performance dell’Ateneo sono quindi incrementate in maniera notevole soprattutto per l’aumento del punteggio nelle attività di ricerca.
“Roma Tor Vergata - dichiara il rettore, Nathan Levialdi Ghiron - ha ottenuto risultati eccezionali nel ranking relativo ai giovani Atenei pubblicato da Times Higher Education. La ottima performance premia gli sforzi incessanti dell'Ateneo nell'elevare l'eccellenza dell'istruzione e della ricerca. Questo costante lavoro ha dato frutti tangibili, con miglioramenti significativi in diversi ambiti chiave. La reputazione di Roma Tor Vergata nelle attività didattiche cresce insieme alle attività e la qualità di ricerca. Il nostro impegno nel promuovere la collaborazione con l'industria e nell'internazionalizzazione dell’Ateneo ha portato a un aumento tangibile della nostra capacità di servire la società e di contribuire al progresso globale. Questi risultati testimoniano il costante impegno della nostra comunità accademica verso l'eccellenza e ci incoraggiano a continuare a perseguire la nostra missione di innovazione, conoscenza e servizio alla società”.
- 14:09 - Studio semaglutide, contro obesità rischio cardiovascolare ridotto
Venezia, 14 mag. - (Adnkronos Salute ) - Il farmaco semaglutide può produrre una perdita di peso significativa negli adulti in sovrappeso o obesi che non hanno il diabete, riducendo gli eventi cardiovascolari indipendentemente dalla perdita di peso. Sono le indicazioni che arrivano da due studi che sono stati presentati al Congresso europeo sull’obesità (Eco), in corso a Lido di Venezia, basati sulla più ampia ricerca realizzata su questo farmaco, 'Select' (Semaglutide and cardiovascolare outcomes), avviato nel 2018 e che ha arruolato 17.604 persone in 41 Paesi. Il primo studio, condotto da Donna Ryan del Pennington Biomedical Research Center, New Orleans, Usa, e pubblicato su Nature Medicine, esamina gli effetti a lungo termine del semaglutide sul peso. Il secondo condotto da John Deanfield dell’University College di Londra, indaga sui benefici cardiovascolari valutando anche la correlazione con quantità di peso perso. Semaglutide è un farmaco Glp-1 prescritto per gli adulti con diabete di tipo 2, ma indicato anche per la perdita di peso nelle persone con obesità o sovrappeso che hanno almeno un altro problema di salute.
Nel 2023, lo studio Select - sul quale si basano i nuovi dati - ha evidenziato che gli adulti con sovrappeso o obesità ma non diabetici che assumevano semaglutide per più di 3 anni avevano un rischio inferiore del 20% di infarto, ictus o morte a causa di malattie cardiovascolari e hanno perso in media il 9,4%.peso corporeo I risultati delle nuove analisi hanno mostrato che il trattamento con semaglutide ha apportato benefici cardiovascolari, indipendentemente dal peso iniziale e dalla quantità di peso perso. Ciò suggerisce - spiegano gli autori - che anche i pazienti con livelli di obesità relativamente lievi, o quelli che perdono solo una modesta quantità di peso, potrebbero aver migliorato gli esiti cardiovascolari.
Questi risultati hanno importanti implicazioni cliniche", afferma Deanfield. "Circa la metà dei pazienti che visito per problemi cardiovascolari ha livelli di peso equivalenti a quelli dello studio 'Select' e probabilmente trarranno beneficio dall'assunzione di semaglutide in aggiunta alle cure indicate dalle linee guida”.
“I nostri risultati - aggiunge- mostrano che l’entità dell’effetto del trattamento con semaglutide è indipendente dalla quantità di peso perso, suggerendo che il farmaco ha altre azioni che riducono il rischio cardiovascolari. Questi meccanismi possono includere un impatto positivo sulla glicemia, sulla pressione sanguigna o sull’infiammazione, nonché effetti diretti sul muscolo cardiaco e sui vasi sanguigni, o una combinazione di uno o più di questi”. Nonostante i promettenti risultati, gli autori avvertono che 'Select' non è uno studio di prevenzione primaria, quindi i dati non possono essere riferiti a tutti gli adulti con sovrappeso e obesità per la prevenzione degli eventi avversi cardiovascolari.
- 14:08 - Pnnr: Conte, 'siamo in ritardo, iniziativa parlamentare per aiutare governo'
Roma, 14 mag (Adnkronos) - "Sono fortemente preoccupato per l'attuazione del Pnnr, siamo in ritardo. Questa è la ragione per cui vedrete una nostra iniziativa in Parlamento, per dare una mano al governo". Lo ha detto Giuseppe Conte parlando alla Confcommercio.
"Il Pnnr è di tutti, non di Conte, Draghi o Meloni. Lavoriamo insieme, siamo disponibili, se ce qualcosa da cambiare, per facilitare l'applicazione, la messa a terra, monitorare -ha spiegato il leader del M5s-. Presenteremo in Parlamento una proposta perché il governo possa confrontarsi, oggi non sappiamo quali progetti verranno perseguiti, quali attuati e quali no. Il governo deve confrontarsi in trasparenza o si creano zone di opacità con il rischio di irresponsabilità".