Lunga assemblea serale del Movimento 5 Stelle, dopo che Luigi Di Maio per rilanciare la nascita di un governo M5S-Lega, ha proposto lo spostamento di Paolo Savona dal ministero dell’Economia a un altro dicastero. Tra fedeli alla linea ed altri parlamentari più scettici sulla conduzione delle trattative con la Lega da parte del capo politico M5S, davanti alle telecamere le posizioni diventano più sfumate e i pentastellati preferiscono puntare il dito su Matteo Salvini, al centro di dubbi e perplessità. Per Giuseppe Brescia: “Su Savona dobbiamo capire se la Lega sta giocando pulito o meno, credo che ora siamo proprio agli sgoccioli, c’è un ultima possibilità, come abbiamo detto ‘cambiamo sto nome’ e vediamo se riusciamo a trovare una quadra. Se davvero si vuole fare una cosa – prosegue Brescia – non credo ci si debba impuntare su di un nome, ma si cerca di trovare una soluzione. Sono stati proposti altri nomi, come quello di Giorgetti all’Economia, ma Salvini ha sempre detto di no, e  questa rigidità la trovo un pochino sospetta. Da Salvini ci attendiamo una risposta definitiva – conclude il deputato pentastellato – e spero non abbia fatto solo calcoli di consenso politico, ma che voglia fare davvero le cose per il Paese”. “Se la Lega non vuol rivedere la squadra dei ministri – afferma Davide Crippa – ne trarremo le conseguenze immediate e gli italiani lo capiranno nel momento in cui si tornerà a votare”. Tatticismo sospetto quello di Salvini? “Questo è un aspetto che verrà fuori” afferma il senatore M5S Gregorio De Falco e Nicola Morra. “Questo lo si capirà vivendo, io ho parecchie idee su questo”.

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