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Roberto Fico, l’accusa de Le Iene: “Ha una colf in nero nella casa di Napoli”. Lui nega: “È un’amica della mia compagna”

La ricostruzione del programma Mediaset parte con una persona con la voce camuffata che sostiene che Fico e la sua compagna, da anni, si facciano aiutare da Imma "che abita nel palazzo accanto" e "lavora in casa" accettando "quel che le viene proposto, perché è una ragazza che ha bisogno di lavorare". La terza carica dello Stato: "Imma e la mia compagna sono persone che hanno un'amicizia insieme molto forte e molto bella"
Roberto Fico, l’accusa de Le Iene: “Ha una colf in nero nella casa di Napoli”. Lui nega: “È un’amica della mia compagna”
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“Roberto Fico ha una colf in nero”. Lui nega e spiega che si tratta solo di “un’amica della mia compagna”. Andrà in onda domenica sera il servizio realizzato da Le Iene sul presidente della Camera, che – secondo quanto raccolto dall’inviato Antonino Monteleone – pagherebbe una colf senza contratto nell’abitazione della sua fidanzata a Napoli, dove lui non ha la residenza.

La ricostruzione del programma Mediaset, di cui ilfattoquotidiano.it ha letto degli stralci del servizio, parte con una persona con la voce camuffata che spiega come Fico e la sua compagna, da anni, si facciano aiutare da Imma “che abita nel palazzo accanto” e “lavora in casa” accettando “quel che le viene proposto, perché è una ragazza che ha bisogno di lavorare”. Un’accusa pesante: “Praticamente questa ci lavora da diversi anni e le viene promesso un contratto a tempo indeterminato che non le è stato mai fatto. Ora, calcolando che questa ci lavora tutti i giorni, onestamente, non mi sembra affatto giusto”.

Quindi la Iena ne chiede conto al presidente della Camera, partendo da una domanda generica: “Ha mai avuto collaboratori a qualunque titolo che fossero in situazione di contratto borderline?”. Fico risponde facendo riferimento alla sua abitazione romana: “Ho una collaboratrice domestica assunta con regolare contratto“. Invece, insiste Monteleone, “nella casa in cui vive a Napoli? Lì com’è la situazione?”.

“Tranquilla”, dice Fico. E la Iena: “Non ci sono collaboratori domestici?”. “No, non ce ne sono”, ribadisce la terza carica dello Stato spiegando che era così anche in passato. “Con contratto, senza contratto?”, incalza Monteleone. “No”, ribatte il presidente della Camera. A quel punto, Monteleone spiega che a Le Iene risulta una situazione diversa: “Me la faccia conoscere tranquillamente – risponde Fico – Se c’è una persona che ha qualcosa da dire sulla casa della mia famiglia giustamente lo dica e vediamo”.

Ecco quindi che entra in scena Imma, ripresa con una telecamera nascosta, ignara di chi ha di fronte. “Anche tu abiti qui?”. “No, io lavoro qua. Faccio la baby sitter”, risponde. “Vabbè però hai contratto, no?”. “Sì, questo sì – risponde la ragazza – Ci tengono molto a queste cose”. Due frasi che non collimano con la versione fornita in precedenza da Fico. A quel punto, infatti, il presidente della Camera spiega: “È una vicina, è una carissima amica sua e si aiutano a vicenda”. Monteleone: “Lei non sa se c’è un rapporto di lavoro, una prestazione di lavoro che andrebbe regolarizzata?”. E Fico insiste: “Sono persone che hanno un’amicizia insieme molto forte e molto bella”.

Le Iene mandano in onda un altro spezzone delle dichiarazioni di Imma: “Quindi i contributi te li pagano?”. “Sì”. Ma alla stessa domanda, Fico risponde: “Ma quali contributi? Se ci fosse un rapporto di lavoro tra Imma e la mia compagna ok ma…”. La ‘linea’ passa di nuovo alla ragazza, che dice di lavorare dal lunedì al venerdì: “Faccio i turni da mezzogiorno alle 15 e dalle 6 alle sette e mezzo”. E aggiunge alla domanda “e adesso quanto prendi?”. “Cinquecento”. Poi la chiusura: “Io alla fine me ne volevo pure anda’. Sono rimasta solo per l’affetto più che altro per la bambina, perché me la sono cresciuta”.

La situazione, stando alla ricostruzione de Le Iene, riguarderebbe anche un immigrato ucraino, tale Roman, “sparito” secondo la fonte dopo l’elezione di Fico alla presidenza della Camera. Secondo il testimone, “è senza permesso di soggiorno” e faceva lavoretti in casa ma “loro per paura di tutti i giornalisti che si potevano nascondere dietro casa l’hanno licenziato“. Fico non nega di averlo conosciuto “alla fermata dell’autobus”, di essere molto legato e di averlo aiutato: “È beneficenza, è una cosa totalmente diversa”.

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