Slittano a domani gli interrogatori dei due cittadini nigeriani fermati il 10 febbraio per la morte di Pamela Mastropietro, la 18enne romana i cui resti sono stati trovati in due trolley a Macerata. Desmond Lucky e Lucky Awelima (nella foto) saranno interrogati domani mattina dal gip. Il rinvio, secondo dall’Ansa, sarebbe legato a impedimenti dei magistrati o degli avvocati. I due sono accusati di concorso in omicidio, vilipendio, soppressione, distruzione e occultamento di cadavere e spaccio di stupefacenti, insieme a Innocent Oseghale, il primo fermato.

Awelima “non risponderà alle domande” del gip dice l’avvocato Giuseppe Lupi all’Adnkronos. Durante l’interrogatorio di convalida si avvarrà della facoltà di non rispondere:“Sono stati fatti altri rilievi ma non sono stati ancora depositati – spiega il legal e- Per ora, oltre alle celle telefoniche non c’è nulla che leghi il mio cliente all’omicidio di Pamela perciò finché non emergeranno altri elementi Awelima non risponderà alle domande”. C’è anche un quarto uomo indagato nell’inchiesta: anche lui è un cittadino nigeriano.

Per gli inquirenti Pamela sarebbe stata uccisa e smembrata in modo scientifico in un appartamento di via Spalato 124 a Macerata. Ma si devono attendere gli esami del Ris, non ancora completati su reperti biologici e impronte, dalla tracciatura telefonica di chiamate, ma anche social network e traffico internet, dalle risultanze degli esami tossicologici e da quelli medico legali che, per ora, sembrano indicare l’omicidio. Il 31 gennaio, giorno in cui il cadavere smembrato venne trovato dentro due trolley, era stato arrestato Oseghale, 29 anni, per omicidio (accusa poi esclusa del gip), vilipendio, distruzione e occultamento di cadavere. Sabato scorso il numero dei fermati per le stesse accuse più lo spaccio di droga, era salito a tre con con Desmond Lucky, 22 anni, e Lucky Awelima, 27 anni, bloccato a Milano mentre andava in Svizzera. Il quarto uomo è stato sentito dagli investigatori tra venerdì e sabato. È indagato a piede libero per sottoporlo a esami irripetibili, cioé rilievi palmari e plantari da incrociare con i rilievi del Ris, per setacciarne il telefono e tracciare la sua posizione il 30 gennaio.

Ieri gli uomini del Ris sono tornati in via Spalato per altre cinque ore di rilievi su impronte e reperti. Nella casa, dove il cadavere sarebbe stato sezionato e lavato con la candeggina tanto da far sparire ogni traccia ematica e di urina, erano già stati trovati i vestiti di Pamela, sporchi di sangue, grossi coltelli da cucina, oltre a macchie di sangue in varie stanze e in balcone. ma per i risultati degli esami ci vorranno ancora giorni. Tutti gli indagati, in base della cella telefonica agganciata, sarebbero stati collocati in via Spalato nelle ore della morte di Pamela. O avrebbero avuto contatti tra loro: Innocent e Desmond, dalla stessa cella, si sarebbero sentiti 17 volte dalle 11:52 alle 16:10. Per le difese, parlavano di scommesse sportive. Ma per l’accusa sono stati visti comprare candeggina. Sul ruolo di Awelima, scomparso per giorni dai radar dei carabinieri ma presente nella rubrica di Innocent, il mistero resta fitto. E il quarto indagato, potrebbe precederne altri con competenze specifiche per smembrare un corpo in quel modo? L’analisi dell’intensità del segnale carpito dai telefoni e la mappatura del percorso di geolocalizzazione dei vari applicativi (Facebook, google Maps e così via) potrebbero fornire certezze. Il tutto mentre il movente del delitto rimane ancora completamente oscuro.

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