- 15:09 - ReBuild 2024, Aversa (Enea): "Con progetto Rehouse basso impatto anche su utenti finali"
Riva del Garda, 15 mag. - (Adnkronos) - “La nostra esperienza porta oggi al progetto Rehouse, un Horizon Europe, portato avanti da competenze multidisciplinari, in cui sono coinvolti il centro di Brindisi, quello di Bari e Bologna e alcuni partner europei. È uno studio della durata di quattro anni che vede proprio tutta la nostra esperienza messa insieme attraverso una filiera edilizia di costruttori progettisti, ma in questo caso anche di utenti finali attraverso il coinvolgimento della popolazione per la riqualificazione di un edificio delle case popolari”. Lo dice Patrizia Aversa, Tecnico Enea, Centro ricerche Brindisi, durante il suo intervento al Panel “Materiali: recuperare il passato, per innovare il futuro” nell’ambito della decima edizione di ReBuild - Meeting the next built environment, l’evento dedicato all’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito, in svolgimento al Centro congressi di Riva del Garda il 14 e 15 maggio 2024.
Un panel che si è focalizzato sul ruolo dei centri di ricerca nel settore dell'edilizia “settore che maggiormente deve rispondere alla chiamata dell'Agenda ONU 2050, ovvero adeguarsi a mitigare quelli che sono i cambiamenti climatici con l'emissione di gas serra” sottolinea Aversa che aggiunge: “Stiamo riscoprendo dei materiali del passato che però hanno delle innovazioni per guardare al futuro. Parliamo di canapa, canapulo, lana. Materiali che devono rispondere a criteri di efficienza energetica, ma anche di comfort di salubrità all'interno dell'abitato, del costruito e anche materiali che oggi si devono adeguare a quelli che sono i cambiamenti culturali, quindi lavorando anche in ordine di un'economia circolare di riuso e di riciclo e affrontando una reticenza di questo settore che ha bisogno di conferme rispetto ai materiali nuovi da utilizzare anche in termini di comportamento, di efficientamento e di durabilità”, specifica il tecnico Enea.
- 15:09 - Agricoltura: Bonelli, 'dl Lollobrigida difende lobby fossili'
Roma, 15 mag. (Adnkronos) - "E’ il blocco totale del fotovoltaico e la perdita di migliaia di posti di lavoro quello che prevede il decreto agricoltura Lollobrigida che e’ stato bollinato. L'articolo 5, in particolare, non consente l'installazione di nuovi pannelli fotovoltaici anche se le aree agricole sono incolte o abbandonate. In questo modo gli impegni sul clima non verranno rispettati". Così Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs.
“E’ un colpo molto grave rispetto agli obiettivi di decarbonizzazione e la triplicazione della potenza da fotovoltaico da qui al 2030, impegno sottoscritto dal ministro Pichetto Fratin recentemente al G7. Infatti, questi obiettivi, che prevedono la collocazione di almeno 9 gigawatt all'anno di nuovi impianti fotovoltaici, non possono essere obiettivamente conseguiti escludendo questi terreni. Inoltre, considerando gli obiettivi previsti, le installazioni di fotovoltaico non supererebbero l'1% delle intere aree incolte del nostro paese”.
“Questo dimostra che questa misura non è emanata per salvaguardare il suolo, che secondo ISPRA viene consumato al ritmo di 2,4 m² al secondo ogni anno in Italia a causa della cementificazione, ma è un attacco alle rinnovabili. Quindi il nostro paese, nonostante gli impegni assunti a livello internazionale, continua a difendere le lobby delle fonti fossili e del gas”.
- 15:05 - ReBuild 2024, Pellegrino: "In progetti ricerca ho puntato a retrofit energetico importante"
Riva del Garda 15 mag. - (Adnkronos) - “Nell'ambito di due progetti di ricerca che ho coordinato negli ultimi anni, mi sono interessata a un retrofit energetico (riqualificazione energetica) molto importante di edilizia popolare principalmente, ma non solo, che avviene attraverso costruzioni offsite e attraverso l'industrializzazione dei processi”. Con queste dichiarazioni, Margot Pellegrino, ricercatore universitario all'Università Gustave Eiffel a Parigi Est, è intervenuta a margine della seconda giornata di lavori della decima edizione di ReBuild - Meeting the next built environment, la manifestazione dedicata all’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito, in svolgimento al Centro congressi di Riva del Garda il 14 e 15 maggio 2024, partecipando al panel ‘L’ecosistema della transizione: industria, finanza e Amministrazione Pubblica’.
“Quindi, ho studiato diversi progetti pilota che si stanno sviluppando e che stanno prendendo piede sempre di più sia in Olanda che in Francia. L'obiettivo della presentazione di oggi era di ritornare su due aspetti che mi sembrano importanti: da un lato le condizioni che hanno permesso a questo tipo di dinamica di emergere, di consolidarsi - spiega Pellegrino - e dall’altro dei punti di attenzione e sorveglianza da adottare sul tempo lungo, per identificare alcune criticità e assicurarsi che questa traiettoria possa svolgersi senza esclusione, senza frammentazione del tessuto costruttivo del Paese in cui si sviluppa”.
“Tra le principali criticità individuate si annoverano delle trasformazioni molto interessanti che si stanno producendo sia dal punto di vista dei committenti, che si ristrutturano in gruppi di grande importanza per poter assicurare un mercato all'altezza delle ambizioni dell’ industrializzazione, che richiede i volumi della massa e sono delle sperimentazioni realizzate in Francia per la prima volta - continua - Quindi si tratta di raggruppamenti di istituti di case popolari che hanno permesso di avere, riducendo il rischio, il volume sufficiente per mettere in pratica queste trasformazioni”.
“Ci sono molte trasformazioni interessanti che si possono osservare, ad esempio l'emergenza di nuovi attori industriali o la trasformazione delle imprese di costruzione con l'internalizzazione di competenze industriali - illustra Pellegrino - Dall'altro lato, visto il volume e anche la tipologia particolare del mestiere che fa capo a questa industrializzazione, c'è l'inquietudine delle piccole e medie imprese di vedere se riescono a seguire questo questo tipo di mercato, a rimanere competitive e cercare di evitare che non siano messe in difficoltà da questo sistema”. “Quindi, intorno a tali tematiche c'è un accompagnamento da realizzare molto importante, nonché identificare modelli economici adatti e soprattutto attuare il coinvolgimento delle politiche pubbliche a diversi livelli, sia nazionale che locale, per accompagnare questo ecosistema”, conclude.
- 15:04 - ReBuild 2024, Fasana (Politecnico Torino): "Materiali del passato fondamentali per identità"
Riva del Garda (TR), 15 mag. - (Adnkronos) - "I materiali del passato sono identitari e sono fondamentali per rivalutare e riannodare i fili con le comunità locali". Lo sostiene Sara Fasana, ricercatrice del Politecnico di Torino, intervenuta alla seconda giornata della decima edizione di ReBuild, la fiera dedicata all’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito, al Centro congressi di Riva del Garda. "Parliamo di materiali che possono raggiungere ottime prestazioni se il loro utilizzo è coniugato alla cultura tecnica costruttiva. E questo, in estrema sintesi, è il significato del nostro lavoro, che poggia su tecniche di diagnostica non distruttiva sui manufatti del patrimonio diffuso. L'obiettivo è allestire un atlante di riferimento per progettisti e applicatori: oggi, quando c'è necessità di sostituzione, ci si può orientare verso materiali alternativi che possono essere compatibili sia sotto l'aspetto delle prestazioni che dell'immagine che connota il manufatto - prosegue Fasana - Si tratta quindi di un campo ricerca che ha ricadute dirette sul territorio e sulla valorizzazione della filiera locale". L'impiego di materiale della tradizione, come quello lapideo, porta anche ad altri risvolti: quello all'emergenza ambientale per il conferimento di migliaia di tonnellate di materiale che sarebbe da conferire in discarica. Chiude Fasana: "Ottimizzare il reimpiego di materiali e mettere sul mercato materiali doppiamente sostenibili, perché sono materiali che da un punto di vista prestazionale possono essere considerati validi sostitutivi di quelli di origine cementizia".
- 15:04 - ReBuild 2024, Mattiello (business futurist): "Ci chiediamo come cambieranno professioni e rapporto con edifici"
Riva del Garda, (Tr)15 mag. - (Adnkronos) - “Qui a Rebuild cerchiamo di chiederci non solo come le professioni cambieranno, ma anche come noi stessi cambieremo il nostro rapporto con i nostri edifici. Noi parleremo con tutto: con la nostra casa, con l'aspirapolvere e con il boiler, in quanto l’AI ha la capacità di capire il nostro linguaggio”. Lo ha detto Alberto Mattiello, business futurist, a margine della seconda giornata di lavori della decima edizione di ReBuild - Meeting the next built environment, la manifestazione dedicata all’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito, in svolgimento al Centro congressi di Riva del Garda il 14 e 15 maggio 2024.
“Infatti, per la prima volta la tecnologia capisce noi e non viceversa. Questo significa che avremo sempre meno app e interfacce da navigare, ma sarà molto più facile dire l'aspirapolvere di andare in camera da letto, piuttosto che chiedere alla casa quanto ci è costata l'energia questo mese rispetto al mese precedente - spiega Mattiello - Non solo, ci darà una risposta, ma sarà una risposta anche legata alle nostre emozioni, perché magari in quella domanda ci sarà un po’ di preoccupazione. Ad esempio, se avremo visto o rischiamo di vedere la bolletta salire”. “Da ciò, ne consegue che la risposta sarà anche emotiva e non ci dirà solo se abbiamo speso di più, ma ci rassicurerà sull’andamento futuro. Ci dovremo abituare a parlare con tutto, dagli oggetti alla casa, che avranno una personalità e diventeranno nostri amici”, conclude.
- 15:02 - ReBuild 2024, Kasperkovitz (Gcc): "Predisponiamo prodotti aiutino accesso mutui ipotecari”
Riva Del Garda (Tr) - 15 mag. - (Adnkronos) - “Il Gruppo Cassa Centrale è nato cinque anni fa dalla riforma del credito cooperativo e si è immediatamente attrezzato per una rendicontazione trasparente su quello che è l’approccio. Nel mondo della finanza abbiamo due macro filoni: quello dei servizi di investimento, che ha un regolamento europeo di riferimento che ci porta ad avere tutte le gestioni patrimoniali e il 30% dei comparti del fondo comune NEF classificati come light Green o dark Green. Nel mentre, il tema del credito ha un’articolazione diversa: stiamo predisponendo dei prodotti di gruppo che aiutino la transizione anche in termini di accesso ai mutui ipotecari per l’abitazione. È un progetto che sta andando avanti con gradualità, ma con regolarità e quindi riteniamo di essere nel solco giusto”. Lo ha detto Lorenzo Kasperkovitz, responsabile relazioni esterne e sostenibilità Gruppo Cassa Centrale, intervistato a margine del Panel “L'ecosistema della transizione: industria, finanza e Amministrazione Pubblica” nell’ambito di ReBuild - Meeting the next built environment, la manifestazione dedicata all’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito, giunta alla decima edizione e in svolgimento al Centro congressi di Riva del Garda il 14 e 15 maggio 2024.
- 15:01 - ReBuild 2024, Verones (Aprie): "La sfida è elevare classe energetica degli edifici entro 2033"
Rova del garda (Tr) , 15 mag. - (Adnkronos) - “Il patrimonio edilizio del Trentino è a circa il 45% di classe E-F-G quindi non molto performante. L’intenzione all'interno del piano energetico ambientale provinciale della provincia di Trento, ma anche della nuova Direttiva Epbd 4, è quella di portare questo patrimonio almeno in classe D. Questa è una sfida particolarmente impegnativa perché bisogna arrivare al 2033 con un patrimonio di questo tipo”. Parole di Sara Verones, direttrice Ufficio Studi e Pianificazione delle Risorse Energetiche presso l’Agenzia Provinciale per le Risorse Idriche e l’Energia (Aprie), Provincia Autonoma di Trento, intervenuta durante la seconda giornata di lavori di ReBuild - Meeting the next built environment, la manifestazione dedicata all’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito, giunta alla decima edizione e in svolgimento al Centro congressi di Riva del Garda il 14 e 15 maggio 2024.
Verones ha partecipato al panel “L’ecosistema della transizione: industria, finanza e amministrazione pubblica” in cui si è discusso della necessità di un dialogo costante tra tutti i soggetti chiamati ad operare all'interno del suo ecosistema per rendere possibile la transizione nell’industria delle costruzioni: “In un momento di ristrettezza di risorse è ovvio che il ruolo del pubblico non può essere solo quello di erogare incentivi a fondo perduto, ci stiamo spingendo per cercare di creare una sinergia col mondo bancario e quindi con la finanza privata -analizza Verones - In questo contesto è ovvio che tutto il framework legislativo bancario, che si sta evolvendo particolarmente, deve essere allineato con quella che è la parte edilizia. Lo sforzo da parte nostra è quello di avere un approccio più di governance”, ha concluso.