Il 26 ottobre in manette erano finite 31 persone in due complementari inchieste sulle Grandi Opere. L’Anac due giorni fa ha quindi avviato il 14 novembre il procedimento per l’applicazione delle misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio delle imprese nei confronti dello stesso consorzio. L’iter apre in sostanza la procedura di commissariamento. Il Cociv è general contractor dei lavori del cosiddetto Terzo Valico, la linea ferroviaria ad alta velocità Milano-Genova.

Tra i 14 arrestati dalla Guardia di Finanza di Genova c’erano Michele Longo ed Ettore Pagani, presidente e vicepresidente di Cociv, Consorzio Collegamenti Integrati Veloci; Pietro Paolo Marcheselli, ex presidente di Cociv; Maurizio Dionisi, imprenditore; Antonio e Giovanni Giugliano, imprenditori; Giuseppe Pretellese, tecnico che lavora nella impresa di Giugliano; Andrea Ottolin, funzionario Cociv; Giuliano Lorenzi, dipendente Cociv; Antonio Parri, dipendente Cociv; Giulio Frulloni; Marciano Ricci, imprenditore; Giampiero De Michelis, ingegnere; Domenico Gallo, imprenditore.

In alcuni passaggi delle intercettazioni, aveva spiegato in conferenza stampa a Roma il procuratore aggiunto Paolo Ielo, dirigenti e imprenditori sottolineano la scarsa qualità dei materiali utilizzati nella costruzione delle opere pubbliche parlando di “cemento che sembra colla“.

Il consorzio Cociv è general contractor dei lavori per la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità Milano-Genova, a seguito di una convenzione stipulata con Tav spa a cui è subentrata la Rete Ferroviaria Italiana Spa.
Oltre che al Cociv, analoghe comunicazioni sono state inviate a due società aggiudicatarie dei lavori appaltati dal consorzio: la società Grandi Lavori Fincosit Spa, per il lotto Serravalle, e la Oberosler Cav. Pietro per il “Terzo Valico dei Giovi” – Lotto Libarna. Gli operatori economici coinvolti possono presentare argomentazioni difensive e documentazione entro 10 giorni dal ricevimento della comunicazione dell’Anac.

Accanto all’iter per il commissariamento avviato nei confronti del Cociv non è escluso l’Autorità nazionale anticorruzione, avvii anche una istruttoria nell’ambito dei propri poteri di vigilanza. L’obiettivo è quello di verificare il corretto affidamento di altri appalti aggiudicati dal Consorzio.

Il consorzio Cociv, quotato in Borsa, è controllato dal gruppo Salini Impregilo che detiene il 64%. Il 31% è in mano a Società Italiana Condotte d’Acqua Spa, che detiene il 31%, mentre Civ ha il 5%. Il Terzo Valico è uno delle opere più importanti a cui il consorzio sta lavorando. La linea ferroviaria ad alta velocità Genova-Milano, rientra, infatti, tra le opere strategiche di interesse nazionale ed europeo: vale 6,2 miliardi e entro il 2021 dovrebbe collegare Genova con Milano e potenziare i collegamenti del sistema portuale della Liguria con le principali linee ferroviarie del nord Italia e il resto d’Europa. La linea si sviluppa lungo 53 chilometri, di cui 37 in galleria. E i sei lotti sono affidati appunto al Cociv. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è il finanziatore dell’opera; Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), il soggetto proponente; mentre Italferr ha il ruolo di supervisore.

Articolo Precedente

Riccardo Bossi condannato a 10 mesi: non pagò conto dal gioielliere

next
Articolo Successivo

Latina, il calcio al centro del sistema fra boss e politica. Nelle carte l’ex questore Intini e l’ex caposcorta di Berlusconi

next