La sindaca Chiara Appendino, chiamata a presiedere la prima seduta del neo-eletto Consiglio della città metropolitana di Torino, ha esordito di fronte ai 18 consiglieri ricordando loro che “né io né voi siamo stati eletti dai cittadini, che hanno votato per un sindaco che qui non ha una maggioranza”. Un paradosso che seconda la Appendino rappresenta “già in partenza un difetto per il lavoro che andrà fatto”. I Consigli metropolitani vengono eletti dai sindaci dei comuni che facevano parte della provincia, oggi città metropolitana, o da loro delegati. In quello appena insediato a Torino siedono otto consiglieri della lista di centrosinistra ‘Città di Città’, sette del Movimento 5 Stelle e tre della lista di centrodestra Civica per il Territorio. I consiglieri del centrosinistra sono Alberto Avetta (il più votato in assoluto) sindaco di Cossano Canavese, Vincenzo Barrea, consigliere comunale di Borgaro, i consiglieri comunali di Torino Monica Canalis, Maria Grazia Grippo, Silvio Magliano, e ancora Roberto Montà sindaco di Grugliasco, Mauro Carena sindaco di Villardora e Maurizio Piazza sindaco di Beinasco
Politica - 19 Ottobre 2016
Torino, Appendino senza maggioranza al Consiglio metropolitano: “Non sono stata eletta dai cittadini”
La Playlist Politica
- 17:03 - Mo: Meloni vicina a militari in Libano, opera preziosa sotto egida Onu
Roma, 10 ott. (Adnkronos) - Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni -che segue in maniera attenta gli sviluppi, in costante contatto con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e della Difesa, Guido Crosetto- ha espresso la forte vicinanza, sua personale e del Governo, ai nostri militari attualmente impegnati in Libano nell’ambito della missione Onu e di quella bilaterale Mibil. Meloni, riferisce una nota di Palazzo Chigi, ha ricordato che gli italiani continuano a prestare un’opera preziosa per la stabilizzazione dell’area, in aderenza al mandato delle Nazioni unite. Il Governo, nel confermare il ruolo fondamentale di Unifil nel Sud del Libano, continua a lavorare per la cessazione delle ostilità e alla de escalation della regione.
- 17:02 - Mo: p Chigi, protesta formale governo a Israele, non ammissibile attacco a basi
Roma, 10 ott. (Adnkronos) - Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto questo pomeriggio un colloquio telefonico con il comandante del Settore Ovest della missione Unifil, generale Messina, dal quale ha ricevuto un aggiornamento sulla missione e sulla situazione del nostro contingente impegnato in Libano, dopo che il quartier generale e due basi italiane che si trovano negli avamposti sono state raggiunte da colpi di armi da fuoco da parte dell’esercito israeliano. Il Governo italiano -riferisce una nota di Palazzo Chigi- ha formalmente protestato con le Autorità israeliane e ha ribadito con fermezza che quanto sta accadendo nei pressi della base del contingente Unifil non è ammissibile. Anche per questo, il Governo, attraverso il ministro della Difesa, ha convocato l’ambasciatore d’Israele in Italia.
- 16:52 - **Calcio: inchiesta curve, procura voleva sentire teste Fedez poi il passo indietro**
Milano, 10 ott. (Adnkronos) - Nell'iniziale lista dei testimoni per l'inchiesta 'Doppia curva' c'era anche Federico Lucia, in arte Fedez, ma la procura di Milano - dopo un'interlocuzione con i legali - ha preferito rinviare "sine die" la possibile audizione del rapper il cui nome compare (non è indagato) nell'ordinanza di custodia cautelare per i rapporti con Luca Lucci, capo ultrà rossonero tra i 19 arrestati dell'indagine. La testimonianza era attesa per sabato scorso, ma per una sorta di 'accordo' tra le parti è stata annullata.
- 16:49 - Csr: Rellini (Regusto), 'ogni anno si sprecano 6 mln tonnellate cibo, da noi 13.000 recuperate'
Milano, 10 ott. (Adnkronos) - "Secondo gli ultimi dati dell’osservatorio Waste Watcher, in Italia ci sono 6 milioni di persone che vivono in condizioni di povertà, mentre ogni anno vengono sprecate 6 milioni di tonnellate di cibo. Questo spreco non solo rappresenta una perdita enorme in termini economici e ambientali, ma soprattutto un'occasione mancata per aiutare chi non ha accesso al cibo". Lo ha detto Paolo Rellini, co-founder e coo di Regusto, brand della società benefit Recuperiamo, intervenendo alla 12esima edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, in corso a Milano.
Regusto è una piattaforma Esg blockchain per la lotta allo spreco che collega il più grande ecosistema circolare italiano, formato da oltre 650 aziende e più di 1.300 enti non-profit. Attraverso la piattaforma, le aziende alimentari e non alimentari possono donare e vendere i propri prodotti, digitalizzando e tracciando l’attività in maniera trasparente. Per ogni transazione viene calcolato e monitorato l’impatto che si ottiene a livello sociale, ambientale ed economico nel territorio attraverso preziosi indicatori Esg. Indicatori che vengono calcolati attraverso algoritmi proprietari che si basano su standard di riferimento internazionali e conformi alle nuove norme europee sulla rendicontazione non finanziaria.
"Attraverso la piattaforma blockchain Esg Regusto -ha aggiunto Rellini- noi cerchiamo di rispondere a questo paradosso collegando il più grande ecosistema circolare italiano, composto da un network virtuoso di oltre 2000 aziende ed enti non-profit, attivi nel recupero e ridistribuzione dei prodotti a rischio spreco". E ad oggi, "il recupero attraverso la piattaforma ha permesso di salvare 13.000 tonnellate di prodotti alimentari a rischio spreco, pari a 26 milioni di pasti equivalenti, recuperati e distribuiti alle persone in stato di povertà alimentare grazie alla rete di enti non profit attivi in tutta Italia".
A livello ambientale Regusto ha permesso di evitare l’emissione di 35.000 tonnellate di Co2 grazie al mancato smaltimento del prodotto, mentre a livello economico sono stati recuperati prodotti per un valore di 34 milioni di euro. Solo nell’ultimo anno sono stati recuperate e distribuite 7.500 tonnellate di prodotti alimentari, con una crescita del 40% rispetto all’anno precedente.
Nello specifico, i prodotti della filiera agroalimentare più recuperati sono: ortofrutta (23%), prodotti a lunga conservazione (19%) e prodotti freschi (es. latticini, carni, ecc.) (17%). Rientrano nel recupero anche prodotti da forno, scatolame, salumi, salse spalmabili, legumi, ecc.
Tra le aziende nel settore alimentare che hanno creato partnership sul recupero del potenziale spreco con Regusto, anche Esselunga, Parmacotto e Rovagnati. Tra gli enti non-profit che contribuiscono alla distribuzione dei beni recuperati ci sono Fondazione Banco Alimentare, Caritas e Croce Rossa.
- 16:48 - Csr: Fazzari (Fater), 'inclusività è mettere al centro le persone'
Milano, 10 ott. (Adnkronos) - "Noi siamo partiti 5 anni fa, dichiarando come prima strategia dell'azienda 'People First', con l'ambizione di creare un posto di lavoro dove le persone tornino a lavorare ogni giorno un po’ più felici". Così Antonio Fazzari, general manager and chief operating officer di Fater, spa fondata nel 1958 da Francesco Angelini e dal 1992 joint venture paritetica tra Gruppo Angelini e Procter & Gamble, intervenendo al panel 'Verso un nuovo welfare aziendale' al Salone della Csr in corso a Milano.
"All’inizio -ricorda Fazzari- questo ha generato un po' di panico perché effettivamente è difficile misurare la felicità; però poi per noi è stata una straordinaria opportunità di riorientare tutto ciò che facciamo". Così "abbiamo iniziato a condurre survey, anche se lo strumento più potente di ascolto è sedersi con una persona, guardarsi negli occhi e dire 'Come stai?, Come cambiamo l’azienda?'. Questo processo di ascolto, davvero molto intenso, ci ha dato il coraggio di fare cose importanti e anche coraggiose: la prima, quattro anni fa, che sembrava un azzardo, è stata quella di aprirci al lavoro ibrido cinque su cinque per tutte le mansioni che lo permettono, che vuol dire che in Fater le persone possono scegliere il luogo e l’orario di lavoro, che la qualità del lavoro si misura da come costruisce business e come sviluppi il tuo team. E non da dove lavori o, ancora peggio, da quanto lavori".
"Questa cosa -aggiunge- è stata la prima pietra di un cambiamento più generale perché sfida ad avere fiducia nelle persone, a dar loro delega e a invertire un po’ il sistema tradizionale. Per noi è stata anche una misura di inclusività perché ad esempio i genitori di bimbi in età scolare possono andare a prendere i loro bimbi a scuola, aiutarli nei compiti e i care giver, che devono necessariamente trovare nuove soluzioni di incrocio tra vita personale e professionale, hanno potuto trovare il modo di assistere i loro genitori o i loro cari".
- 16:47 - **Camera: anche Giunta autorizzazioni a rischio Aventino, in bilico scelta nuovo presidente**
Roma, 10 ott (Adnkronos) - Dopo la Consulta e la Rai, l'Aventino rischia di 'colpire' anche la Giunta per le autorizzazioni della Camera. L'organismo di Montecitorio è da una ventina di giorni senza presidente, con l'attività di fatto in 'stand by', dopo le dimissioni rassegnate da Enrico Costa in seguito al suo passaggio dal gruppo di Azione a quello di Forza Italia. Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha fissato la plenaria per mercoledì prossimo, alle 14,30 con un Odg perentorio: elezione del presidente. Ma dopo le ultime frizioni tra maggioranza e opposizione, al momento sull'esito della seduta ci sono poche certezze.
"Sulla Corte costituzionale la sinistra sorda e cieca ha preferito l’Aventino al confronto parlamentare, quindi vale il principio del veto? Da qui a una settimana si dovrà eleggere il presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere, se questo è lo schema la maggioranza saprà farne tesoro", ha detto il capogruppo alla Camera di FdI Tommaso Foti.
Dalla parte delle opposizioni, sulle parole di Foti si getta acqua sul fuoco: "La Giunta è un organismo interno al Parlamento, non posso valere le stesse logiche della Consulta -sottolineano fonti parlamentari che stanno seguendo il dossier-. Tra l'altro, sino a oggi la Giunta ha sempre lavorato in totale armonia. Non c'è ragione per cambiare registro".
(Adnkronos) - La situazione della Giunta, però, è molto particolare. La prassi parlamentare vuole che le commissioni di garanzia siano destinate all'opposizione. Azione, dopo l'addio di Costa, non ha più un rappresentante in Giunta. Al momento gli Uffici di Montecitorio hanno escluso che si possa procedere ad una integrazione dell'organismo e, quindi, al 'rientro' del partito di Carlo Calenda. Tra l'altro, è stato spiegato agli stessi deputati, anche nel caso (e sarebbe stato un inedito assoluto) in cui Costa avesse deciso di lasciare la Giunta per favorire un riequilibrio dell'organismo, un riconteggio sarebbe a vantaggio non dell'opposizione ma proprio di Forza Italia, che secondo i numeri attuali avrebbe diritto a un rappresentante in più.
Per rispettare la prassi la presidenza dovrebbe quindi andare ad un altro Gruppo di opposizione: Pd, M5s e Avs quelli presenti. Sulla carta in pole position c'è Devis Dori, l'attuale vicepresidente della Giunta, che tra l'altro in questi giorni sta lavorando in tandem con l'altro presidente di FdI, Alessandro Palombi, alla guida dell'organismo. Per una questione di bilanciamento interno tra le opposizioni, inoltre, al Gruppo di Bonelli e Fratoianni una presidenza spetterebbe, visto che il Pd guida la Giunta delle elezioni alla Camera e al Senato mentre il M5s governa la Vigilanza Rai.
Il nome di Dori, però, al momento non incontrerebbe il gradimento di una parte della maggioranza: "Costa era un moderato, adesso non si può passare ad un esponente così vicino alle posizioni di Bonelli", è il ragionamento che fanno alcuni deputati di maggioranza. Fino a mercoledì non è però escluso che i Gruppi riescano a trovare un accordo che non sia una replica dei casi Consulta e Rai, dove maggioranza e opposizioni sono finiti ad accusarsi a vicenda di ricorrere all'Aventino e dove il confronto è saltato.
- 16:43 - Senato: Renzi a La Russa, 'non sia supporter ma arbitro e stia al suo posto'
Roma, 10 ott. (Adnkronos) - Attacco di Matteo Renzi al presidente del Senato, Ignazio La Russa, durante il Question time. L'ex premier ha preso la parola dopo la risposta del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, alla sua interrogazione sulla nomina di Fabio Tagliaferri a presidente e amministratore delegato di Ales. "Mi dispiace averla vista tremare come l'hanno vista da casa anche perché non vi era alcun intento malevolo", ha esordito il leader di Italia viva rivolto all'esponente dell'Esecutivo. "Non l'ho vista questa cosa, la pregherei di essere corretto", è intervenuto allora La Russa. "Presidente -ha replicato Renzi- faccia l'arbitro, non faccia il supporter, si limiti a tifare Inter, Fratelli d'Italia la tifa in un'altra sede, anche lei, stia al suo posto". "Non trasformi il Question time in un'occasione di polemica", si è limitato a rispondere La Russa.