Avevano intonato “Bella ciao” in pubblico durante una manifestazione non autorizzata, e per questo erano stati condannati a pagare una multa di oltre mille euro. Ora, però, per i 7 antifascisti di Isernia è arrivata l’assoluzione con formula piena. Così ha deciso il Tribunale del capoluogo molisano, affermando che il fatto non costituisce reato. A renderlo noto è Italo Di Sabato, responsabile dell’Osservatorio sulla repressione.
La vicenda risale all’ottobre del 2011. La Provincia di Isernia aveva concesso una sala della sua sede ad un gruppo di “fascisti del terzo millennio”: l’occasione era la presentazione di un romanzo su CasaPound, il movimento politico di estrema destra. Alcuni attivisti del Comitato antifascista molisano avevano protestato davanti allo stesso palazzo della Provincia: una manifestazione non autorizzata durante la quale era stato cantato l’inno simbolo della Resistenza ed erano stati scanditi altri slogan come “il Molise è antifascista”. Sette di loro, per questo, erano stati condannati, nell’agosto del 2012, con decreto penale a 8 giorni di reclusione, convertiti poi in una multa di 1.350 euro a persona. Il Tribunale di Isernia aveva emesso la sua sentenza sulla base di un Regio decreto risalente al 1931. A distanza di oltre 4 anni, è arrivata l’assoluzione.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez