Due bombe artigianali sono esplose ieri notte a Dresda davanti a una moschea e a un centro congressi. Le esplosioni, riferisce la polizia, non hanno causato vittime. Horst Kretschmar, capo della polizia, ha dichiarato: “Anche se non abbiamo una confessione scritta, dobbiamo concludere che ci sia la xenofobia a fare da movente”. “Si pensa anche a un legame con la festa dell’unità tedesca” ha poi aggiunto Kretschmar. Massima allerta davanti a tutte le moschee della città. A Dresda quest’anno verranno festeggiate le celebrazioni per l’unificazione tedesca. Nel fine settimana sono attese le massime autorità dello Stato.

Il figlio dell’imam della moschea, Ibrahim Turan, ha assistito alla scena: “Ho sentito che veniva lanciato qualcosa. Ho guardato alla finestra: erano tre buste di carta. C’è stato un botto e poi il fuoco. Abbiamo paura che attacchino di nuovo” ha dichiarato a Radio Dresden. Il quotidiano Saechsische Zeitung ha scritto che la moschea presa d’assalto fa parte della comunità islamica turca “Ditib“. In passato, scrive il giornale, era stata imbrattata con scritte razziste. “Al momento della detonazione nella moschea si trovavano l’imam con sua moglie e due figli” così riporta il settimanale Stern citando la polizia.

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