I rendiconti dei parlamentari 5 stelle messi a confronto per vedere chi spende di più e come in nome della trasparenza. Dagli oltre 14 milioni restituiti allo Stato da inizio legislatura, fino alle spese per i taxi (626,650.57 euro) e a quelle per gli eventi sul territorio (1,166,877.70 euro). Ogni mese i “portavoce” grillini pubblicano sul portale “Ti rendiconto” le loro note spese e i dettagli dei versamenti, ora il sito “Ma quanto spendi” mette insieme i singoli dati e fa la classifica. Il progetto è di Marco Canestrari, ex dipendente della Casaleggio associati (e blogger de ilfattoquotidiano.it) che in un’intervista a La Stampa ha attaccato il Movimento perché “ha tradito le origini”. La sua idea, ha spiegato, è quella di “controllare le spese dei parlamentari perché ognuno si faccia la sua idea”.

I parlamentari 5 stelle entrando in Parlamento hanno deciso di restituire metà dello stipendio (circa 1700 euro al mese) e la parte della diaria non rendicontata. Questi soldi vanno in parte (circa un milione e mezzo) al fondo di ammortamento dei titoli di stato e il resto al fondo per il Microcredito. Attualmente sono gli unici parlamentari a restituire parte dell’indennità e a rendere pubbliche le note spese sull’apposito sito. I dati che Canestrari mette a confronto quindi, sono quelli resi disponibili dai singoli eletti ogni mese da aprile 2013 fino alla fine dell’anno scorso circa.

Da inizio legislatura a dicembre 2015 i parlamentari M5s hanno restituito 14 milioni e 246,018.89 euro con una media di 431,697.54 al mese. Sul sito ufficiale dei 5 stelle si parla di quasi 17 milioni perché vengono contati anche i soldi di chi non è più nel Movimento. Chi ha restituito di più sono i deputati Massimiliano Bernini (€ 186,827.73), Giulia Di Vita (€ 180,612.21) e Luigi Gallo (€ 175,149.92). In fondo alla classifica: il deputato Francesco Cariello (€ 56,729.00) e i senatori Mario Michele Giarrusso (€ 58,384.14) e Andrea Cioffi (€ 60,745.82).

Per gli eventi sul territorio i 5 stelle hanno speso 1,166,877.70 euro, al mese 37,641.22 euro. In testa due membri del direttorio Luigi Di Maio (€ 108,752.14) e Roberto Fico (€ 31,603.84), poi Carlo Martelli (€ 28,484.19). Per le missioni non ufficiali in totale i 5 stelle hanno pagato 212,968.96 euro con una media mensile di 8,873.71 euro. Anche qui la cifra più alta è quella di Luigi Di Maio (€ 28,510.01). Poi un’altra esponente del direttorio Carla Ruocco (€ 13,619.70) e ancora il senatore Carlo Martelli (€ 11,164.95).

La spesa per il taxi è cambiata nel corso dei mesi. A giugno 2013 il gruppo spendeva quasi 12mila euro, mentre a dicembre 2015 risulta di circa 18mila euro. Il costo totale da inizio legislatura è stato di 626,650.57 euro, con una media di 20,214.53 euro. Chi ha speso di più sono stati Lello Ciampolillo (€ 16,668.71), Mattia Fantinati (€ 14,903.32) e Laura Castelli (€ 14,435.11).

Per quanto riguarda l’abbonamento telefonico i grillini hanno pagato da maggio 2013 300,098.19 euro, con una media di 12,504.09 euro. Chi ha speso di più sono la deputata Marta Grande (€ 7,834.85), la senatrice Paola Taverna (€ 7,406.57) e la deputata Manuela Serra (€ 6,520.42).

Sotto osservazione anche i costi sostenuti per l’alloggio. La cifra totale spesa dal gruppo M5s è di 5,631,540.66 euro, con una media al mese di 170mila euro. Gli affitti più cari sono quelli di Marta Grande che dall’inizio della legislatura ha speso 77mila euro e dei senatori Andrea Cioffi (70mila euro) e Nicola Morra (70mila euro).

Per i rimborsi spese di bar e mensa i 5 Stelle hanno pagato 916mila e 833 euro da inizio della legislatura, con una media di 29,575.27 euro al mese. In testa tre deputati: Francesco Cariello (€ 21,871.69), Mattia Fantinati (€ 18,962.74) e Tiziana Ciprini (€ 18,704.64).

Nell’elenco delle spese varie ci sono infine anche quelle di cancelleria. In totale i grillini hanno pagato 48,998.63 euro, con una media di 2,041.61 euro al mese. In cima alla lista dei più spendaccioni c’è il vicepresidente della Camera e membro del direttorio Di Maio che da maggio 2013 ha speso  5,908.07 euro. Seguono Girolamo Pisano (€ 3,390.00) e la senatrice Paola Nugnes (€ 3,323.78).

 

Articolo Precedente

Marco Carrai, sempre più vicina la nomina: sarà consulente del Dipartimento informazioni per la sicurezza

next
Articolo Successivo

Rifiuti Livorno, Di Maio: “Chi sbaglia, paga. Ma prima vediamo gli atti”. Nogarin: “Farsa politico mediatica del Pd”

next