A Livorno il reddito di cittadinanza diventa realtà, almeno per 6 mesi. Il bando per accedere al contributo di 500 euro è stato chiuso e a breve verrà pubblicata la lista dei 100 beneficiari. Le richieste sono state un migliaio. Un’iniziativa voluta dal sindaco Filippo Nogarin (M5s): “Un progetto unico in Italia – spiega l’assessore al Sociale Ina Dhimgjini – Per ora si tratta di una sperimentazione, stiamo lavorando per rendere la misura strutturale”. Le opposizioni non sono convinte, a partire dal Pd: “E’ solo uno spot in vista delle prossime elezioni amministrative. Un vero e proprio bluff, visto che i beneficiari sono solo cento”.

Mille domande, 100 selezionati
Per il reddito di cittadinanza sono stati stanziati 300mila euro. Dhimgjini ha presentato gli esiti del bando nel corso di un’assemblea pubblica: 997 domande pervenute, di cui 73 respinte per mancanza di requisiti (si richiedeva ad esempio residenza nel Comune da almeno 5 anni, età compresa tra i 35 anni e l’età pensionabile, disoccupazione e iscrizione al Centro per l’impiego, Isee familiare non superiore ai 6530 euro, ecc). La graduatoria ufficiale sarà ufficializzata a marzo ma i nominativi non verranno probabilmente resi pubblici: “Motivi di privacy – precisa Dhimgjini – e poi non vogliamo snaturare l’essenza dell’iniziativa: è importante tutelare chi è stato meno fortunato di noi”. I beneficiari – precisano dal Comune – dovranno rendersi disponibili a svolgere lavori socialmente utili (“per almeno 4 ore settimanali”) o progetti culturali, artistici, sociali, ambientali o formativi (massimo 8 ore a settimana).

Opposizioni all’attacco: “Spot per le Comunali”
“Propaganda pura” dichiara la consigliera comunale di Forza Italia Elisa Amato. A parlare di “bluff totale in vista delle elezioni” è l’ex grillino Marco Valiani, ora consigliere comunale di Livorno Bene Comune: “I beneficiari saranno solo 100 persone”. Stesso ritornello da parte dell’ex consigliere grillino (ora in lista “Livorno Libera” insieme agli altri due espulsi Giuseppe Grillotti: “E’ solo un’iniziativa pubblicitaria. In Comune circola una bozza di bilancio con 290mila tagli al sociale: da una parte si mette, dall’altra si toglie”. Federico Bellandi, segretario del Pd, affonda il colpo: “E’ un vero e proprio spot: in ballo c’è solo uno pseudo-reddito, assistenzialismo puro“. Lorenzo Bacci, segretario Pd per tutta la provincia, parla di “arma di distrazione di massa tipica dell’armamentario grillino”. Poi dichiara: “Dopo aver tagliato dal bilancio al sociale di un anno fa 326mila euro se ne stanziano 300mila nei confronti di appena 100 livornesi, per soli 6 mesi”. Grillo starebbe insomma “usando” Livorno “per fare propaganda in vista delle elezioni a Roma e Milano“.

L’assessore: “Nessuno spot. Risorse in più”
Dhimgjini rispedisce però al mittente le accuse: “Chi parla di spot non è degno di risposta. Mi preme precisare che stiamo parlando di risorse aggiuntive rispetto a quelle già fissate”. Nel bilancio preventivo del Comune ci saranno davvero 290mila euro di tagli al sociale? “Dobbiamo fare i conti con minori trasferimenti a livello nazionale e regionale: la richiesta di spesa che ho presentato in giunta si attesta intorno agli 800mila euro ma al momento siamo in grado di reperirne solo 5-600mila. L’obiettivo è quello di arrivare a coprire la somma mancante non appena saranno disponibili altre risorse: vogliamo cercare di mantenere l’equilibrio raggiunto negli anni scorsi”.

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