“Io mi ritengo digiuno per quanto riguarda qualsiasi implicazione di carattere ‘pissicofisico’ che possa influire negativamente sulla personalità del fanciullo adottato da una coppia omosessuale”. Così il senatore di Forza Italia, Antonio Razzi, esprime in Aula al Senato le sue perplessità sul ddl Cirinnà. Avvalendosi sempre del suo stile linguistico reso celebre da Maurizio Crozza, il parlamentare sottolinea: “Onorevoli colleghi, noi ci sentiamo competenti al punto tale da assicurare ai bambini adottati da due padri senza una mamma, oppure da due mamme senza un padre, che essi non patiscano turbe di carattere ‘pissicofisico’ tali da menomarne le personalità nel loro normale iter di crescita? Io dico di no”. E aggiunge: “Mi scuso ovviamente per la mia ignoranza in questo caso avvalorata da una prassi di vita millenaria (quella cioè in cui vi sono uomo e donna, questo me lo concederete), ma se la scienza, gli operatori della ‘pissicologia’ infantile, della ‘pissichiatria’ e dei disturbi del comportamento non sono stati interpellati, non credete che azzardiamo uno sconfinamento di competenze irresponsabile?”. Alla fine dell’intervento di Razzi un breve e timido applauso è risuonato nell’Aula: quello del senatore Ncd Carlo Giovanardi
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