‘Metodi alternativi alla sperimentazione animale‘, questo il titolo del convegno che si è tenuto all’Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza‘, presso i Dipartimenti di Scienze Biochimiche e di Scienze Politiche. Molti i relatori presenti al tavolo, soprattutto ricercatori, giuristi e rappresentanti delle istituzioni. “Questo convegno serviva proprio a far luce sulle nuove disposizioni europee perché ci siamo accorti che c’era poca informazione riguardo ai metodi alternativi di ricerca sugli animali” spiega la professoressa Marzia Perluigi, docente associato del dipartimento di Scienze Biochimiche de ‘La Sapienza’. Durante l’intervento della dottoressa Isabella De Angelis, relatrice per l’Istituto Superiore di Sanità, dal pubblico si è alzata un’accesa polemica da parte di Stefano Fuccelli, Presidente del partito animalista europeo. Tanto che in molti hanno chiesto l’allontanamento dalla sala dell’attivista. “Metodi alternativi vuol dire che gli animali non vengono più usati per la ricerca – ha spiegato a margine Fuccelli ai microfoni de ilfattoquotidiano.it -, abbiamo visto invece che parte dei relatori praticano la sperimentazione sugli animali. Questi relatori sono inappropriati”. La De Angelis ha poi dichiarato alle nostre telecamere che “non si sa quando si smetterà di fare ricerca sugli animali anche se questa è la direzione verso cui si sta andando, ma è difficile, e non sarebbe corretto, dare una scadenza”
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