Una nuova rete di percorsi ciclabili, la realizzazione di spazi dedicati a sport e ricreazione, la messa in sicurezza di alcuni attraversamenti pedonali. Sono alcuni dei 40 progetti proposti dal basso che ora i cittadini di Milano potranno votare per scegliere quelli che verranno realizzati dall’amministrazione comunale. In tutto la giunta Pisapia ha messo a budget 9 milioni di euro, uno per ciascuna zona della città. Entra così nel vivo il bilancio partecipativo, un’iniziativa che nel capoluogo lombardo è stata battezzata “Conto, Partecipo, Scelgo”. E che fa suo un modello nato a fine anni Ottanta a Porto Alegre, in Brasile, e da noi è stato adottato per esempio a Modena e Parma, mentre all’estero ha avuto tra i principali fautori il sindaco di Parigi, che l’anno scorso ha stanziato addirittura 426 milioni per sei anni.

A Milano i cittadini potranno indicare il loro progetto preferito dal 12 al 29 novembre. In lista ci sono lavori per la rigenerazione di spazi pubblici e delle aree verdi, oltre che interventi su mobilità dolce e accessibilità, viabilità, creazione di luoghi d’incontro, scuole e sicurezza urbana. Al voto – spiega una nota del comune – si è arrivati dopo una fase di ascolto iniziata lo scorso giugno, con 60 incontri tenuti nei quartieri per raccogliere le richieste degli abitanti e un laboratorio in cui hanno partecipato 350 ragazzi dai 14 ai 22 anni. Gli spunti raccolti sono stati elaborati da nove gruppi di lavoro a cui hanno partecipato oltre 200 cittadini. È a questo punto che il lavoro di sintesi supportato dei tecnici comunali ha individuato i 40 progetti che ora sono candidati a ricevere il finanziamento. “Un’esperienza che ci dà indicazioni preziose per continuare a migliorare le scelte di investimento e l’azione amministrativa – dicono la vice sindaco e assessore al Bilancio Francesca Balzani e l’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza -. Terremo conto di tutte le indicazioni dei cittadini, anche di quelle che non saranno premiate dal voto”.

I progetti selezionati saranno presi in carico dal comune per avviarli alla realizzazione fino a esaurimento del milione di euro messo a disposizione per ogni zona. Ma solo i progetti più semplici, di importo inferiore ai 100mila, potranno essere completati entro il 2016. Mentre gli altri rientreranno nei bilanci 2016-2018 per essere ultimati nei prossimi tre anni. Ed è proprio questo uno dei punti su cui arriva la sconfessione del M5S, che per primo aveva proposto l’introduzione del bilancio partecipativo a Milano grazie a un emendamento presentato dal consigliere Mattia Calise e votato in aula all’unanimità. “Il percorso per l’individuazione dei progetti è partito in grande ritardo e la giunta si è data una mossa solo per evidenti fini elettorali – accusa la candidata grillina a sindaco Patrizia Bedori -. Così della realizzazione dei progetti dovrà ora farsi carico la prossima amministrazione. Il bilancio partecipativo ha inoltre bisogno di una partecipazione allargata e di progetti pensati con calma. Qui invece hanno fatto tutto in tempi strettissimi e senza coinvolgere l’intera popolazione, ma solo una serie di circoli vicini al Pd”.

Come si vota
L’elenco dei progetti tra cui scegliere zona per zona è disponibile sul sito www.bilanciopartecipativomilano.it, lo stesso su cui dal 12 al 29 novembre potranno votare tutte le persone di età maggiore ai 14 anni che abitano, studiano o lavorano a Milano. Per chi non avesse a disposizione un proprio computer o smartphone, postazioni per il voto assistito da un operatore saranno messe a disposizione in alcune sedi Acli e in alcuni circoli Arci, mentre nei due sabati 21 e 28 novembre si potrà votare anche in alcune biblioteche. Per gli alunni delle scuole che hanno presentato dei progetti il voto è poi esteso agli under 14, con l’obiettivo di valorizzare il ruolo di riferimento degli istituti nei quartieri.

@gigi_gno

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