Prima aveva il fisico di un boxeur, ora quello di un corridore. Con queste parole la Opel cerca di spiegare il passaggio concettuale ed estetico fra la vecchia Astra e la nuova: più piccola e leggera, ha bisogno di meno cavalli sotto il cofano e consuma di meno. Dal vivo, l’Astra sembra senz’altro più “magra” di prima, con qualche spigolo in più e un frontale più tirato lungo linee orizzontali. All’interno, però, non si percepisce la diminuzione delle dimensioni complessive, anzi, l’abitacolo è spazioso. Merito della plancia spostata in avanti, delle portiere scavate e dei grandi finestrini posteriori. Sui sedili posteriori si sta proprio comodi, con tanto spazio davanti alle ginocchia, mentre il bagagliaio, seppur dignitoso, non brilla per spaziosità.

Su strada, l’Astra è la Opel che ci si aspetta: è rassicurante in ogni situazione, dalle curve all’autostrada, e i motori che abbiamo provato – il tre cilindri 1.0 a benzina da 105 CV e il 1.6 turbodiesel da 136 CV – si sono rivelati in grado di muovere con “nonchalance” la vettura. Peccato che nello sforzo di alleggerire la vettura (fra i 125 e i 200 kg in meno) sia passata in secondo piano la battaglia a vibrazioni e rumore: il motore si sente, in particolare il diesel. Rispetto al passato, l’esperienza di guida è migliorata anche perché i comandi sono più chiari e dalla plancia sono spariti un po’ di tasti, che nella generazione precedente erano davvero troppi.

L’Astra si guida meglio anche grazie alla tecnologia: non solo alla telecamera posteriore (molto utile, vista la forma del lunotto), ma anche ai nuovi fari IntelliLux a matrice di Led, che abbiamo avuto modo di testare durante una guidata notturna nei dintorni di Bratislava. Con questi nuovi gruppi ottici, fuori dalla città si possono tenere gli abbaglianti sempre accesi, perché la telecamera anteriore individua i veicoli che si muovono in senso contrario e spegne il fascio di luce che li abbaglierebbe, lasciandoli in un cono d’ombra. È un tipo di tecnologia che inizia a diffondersi nei segmenti superiori, ma che su una compatta non s’era ancora vista. Nel nostro test, gli IntelliLux si sono rivelati efficaci: illuminano sempre a giorno il lato esterno della carreggiata – secondo la Opel, a 80 km/h permettono di individuare un animale selvatico a bordo strada con 40 metri di anticipo – e appena possibile, anche il resto della strada.

Di chicche tecnologiche, l’Astra ne offre diverse. Oltre agli Intellilux, anche i sedili riscaldabili, rinfrescabili e massaggianti, e poi il sistema On Star, che debutta in Europa proprio su questo modello. Si tratta di un sistema di chiamata d’assistenza integrato nella vettura che funziona toccando due tasti sulla plafoniera sul tetto: uno rosso per le chiamate d’emergenza, che peraltro partono in automatico, come da normativa europea, nel caso l’auto subisca un incidente o si capotti; un tasto blu per parlare con il call center, che risponde 24 ore su 24 nella lingua del cliente (anche se è all’estero) per fornire informazioni turistiche, di navigazione e persino diagnostiche della vettura. Con l’On Star  si accede a una serie di funzioni aggiuntive come la possibilità di aprire e chiudere l’auto via app o di individuarla e bloccarla nel caso sia stata rubata (ma solo se c’è una denuncia alle forze dell’ordine). Accessori che vale la pena provare, soprattutto se si compra la macchina subito: per il lancio commerciale è previsto non solo uno sconto di 2.500 sul listino, ma ulteriori 1.000 euro sugli optional.

Opel Astra 2015 – la scheda

Che cos’è: è la nuova generazione dell’Astra, compatta di cui sono stati venduti complessivamente quasi 12 milioni di esemplari. Il cosiddetto “segmento C” è il principale del mercato europeo, di cui rappresenta il 23% delle vendite. Un quarto delle compatte vendute ogni anno sono Opel Astra
Che cosa cambia: più corta (di 49 mm) e bassa (25 mm) dell’Astra precedente, ma comunque fra le più grandi del segmento, è costruita su una nuova piattaforma che le fa risparmiare 77 kg solo in carrozzeria. Complessivamente, l’auto perde fra i 125 e i 200 kg. La gamma di motori è tutta cambiata
Varianti di carrozzeria: 5 porte e familiare Sports Tourer (quest’ultima da inizio 2016)
Principali concorrenti: Volkswagen Golf, Peugeot 308, Ford Focus, Renault Mégane
Dimensioni: lunghezza 4,37 metri, larghezza 1,81, altezza 1,49, passo 2,66
Motori a benzina: 3 cilindri 1.0 Ecotec turbo 105 CV (cambio manuale o Easytronic, 5 marce), 1.4 Ecotec aspirato 100 CV (cambio manuale 5 marce), 1.4 Ecotec turbo 150 CV (cambio manuale o automatico, 6 marce), 1.6 Ecotec turbo 200 CV (cambio manuale 6 marce)
Motori a gasolio: 1.6 CDTI da 95, 110, 136 CV (cambio manuale 6 marce, per la versione più potente anche automatico a 6)
Trazione: anteriore
La versione che consuma meno: la 1.6 CTDI da 110 CV con Stop&Start, omologata per consumi di 3,5 litri/100 km
Pregi: buon comportamento su strada, sterzo preciso, abitacolo spazioso e confortevole
Difetti: un po’ rumorosa, bagagliaio non grandissimo
Produzione: Ellesmere Port (Regno Unito) e Gliwice (Polonia)
Prezzi: da 17.600 euro per la 1.4 100 CV ai 25.500 euro. In fase di lancio, 2.500 euro di sconto, più 1.000 euro di sconto sulla lista optional
In vendita: già ordinabile, a fine ottobre in concessionaria, lancio commerciale a novembre

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