Tuzla (Bosnia e Erzegovina). Presso gli istituto del International Commission for Missing Person vengono effettuate ricomposizioni e identificazioni attraverso esame del Dna dei resti delle fosse comuni trovate nel corso degli anni dopo la fine della guerra nei Balcani.
- 06:42 - Russia, via Shoigu: qual è l'obiettivo di Putin? L'analisi degli esperti
Mosca, 13 mag. (Adnkronos) - L'avvicendamento al ministero della Difesa russo dimostra che "l'obiettivo non è la pace, ma una guerra più efficiente". E' l'opinione condivisa di analisti ed esperti all'indomani del rimpasto di governo a Mosca, dove gli ambienti ultranazionalisti "esultano" per l'uscita di Sergei Shoigu, nominato segretario del Consiglio di sicurezza, e l'arrivo del 'competente' Andrey Belousov.
Mentre ci si interroga su quale potrà essere il ruolo di Nikolai Patrushev: "Il fatto che il figlio Dmitry sia stato nominato vice premier dovrebbe essere il segno che il clan non è in disgrazia - dicono all'Adnkronos fonti a Mosca - E' alquanto improbabile che il figlio salga mentre il padre scende". Quello che si vocifera nella capitale russa, dove non si dubita che un incarico ci sarà per Patrushev, negli anni indicato anche come un possibile successore del presidente, è che a breve possa essere creata una posizione ad hoc per lui, che poi passerebbe allo stesso Putin, una volta che scadrà il suo mandato nel 2030.
Intanto, parlando del nuovo ministro della Difesa, Tatiana Stanovaya, del Carnegie Russia Eurasia Centre e fondatrice del centro di analisi R.Politik, sostiene che l'obiettivo di Putin è quello di "rafforzare l'efficienza della produzione di armi per rispondere in maniera ottimale alle necessità militari". In questo contesto, la nomina di un economista come Belousov appare come "una scelta logica". Concorda Mark Galeotti, lo storico britannico fondatore della società di consulenza Mayak Intelligence, secondo cui "avere qualcuno che ha parlato della necessità di subordinare gran parte dell'economia alle esigenze del settore della difesa ha un certo senso", il ruolo del ministro della Difesa in tempi di guerra "è essenzialmente quella di un amministratore finanziario e Belousov può farlo".
Del resto è stato lo stesso portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ad aver già dato ieri la linea dei commenti, spiegando che la nomina dell'economista, che era vice premier dal 2020 dopo essere stato consigliere del presidente per gli affari economici per sette anni, è motivata dalla necessità di "innovare" mentre le spese per la difesa, pompate dalla guerra in Ucraina, sono arrivate al 6,7% del Pil, vicine al 7,5% di epoca sovietica.
Esultano per l'uscita di scena di Shoigu (anche se solo dal ministero della Difesa) gli ultranazionalisti russi, che non hanno perso occasione negli ultimi mesi per contestare la sua 'mala' gestione della guerra in Ucraina. Il magnate dei media Konstantin Malofeyev, vicino a quegli ambienti, ha commentato che la nomina di Belousov indica che la difesa "sta diventando la priorità assoluta per tutta la politica statale". "Con una pianificazione competente, di cui il nuovo ministro della Difesa è un sostenitore - dice, citato dalla Novaya Gazeta, lasciando intendere che il precedente non lo fosse - avremo armi e pistole", espressione per indicare il modello della macroeconomia sull'equilibrio tra gli investimenti di una difesa nella difesa e quelli nei beni civili.
Secondo il canale proguerra legato al Cremlino Rybar, la tendenza di Belousov "ad avere sempre la propria opinione su molte cose, anche se impopolare, è esattamente quello di cui ha bisogno oggi il dipartimento della difesa".
"Con un economista al ministero della Difesa, e con il vecchio ministro che assume un ruolo politico e di consigliere, sono in ascesa i tecnocrati - commenta ancora Galeotti - L'obiettivo non è la pace ma una guerra più efficiente. Putin si sta preparando al lungo termine, con l'"operazione militare speciale" che è ora il principio organizzativo centrale del suo regime, sa che ha bisogno di tecnocrati per mantenere in funzione la sua macchina da guerra”.
Confermato, intanto, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, che pure qualcuno aveva dato in bilico. "In effetti ci sono state difficoltà nel trovare qualcuno che avesse la sua caratura", spiegano le fonti all'Adnkronos, anche perché Lavrov, che secondo le indiscrezioni dei mesi scorsi sarebbe stato tenuto all'oscuro dell'invasione dell'Ucraina, "è riuscito a dare l'impressione che la Russia non sia così isolata", come dimostrano le posizioni di Cina e Brasile e in generale dei Paesi del cosiddetto 'sud globale', che non hanno mai reciso i legami con Mosca.
Resta l'interrogativo di fondo se in effetti Shoigu sia stato promosso o rimosso? A Mosca citano le parole della russologa americana Fiona Hill, che nel suo libro "Putin, operativo al Cremlino", spiega quali sono i criteri in base ai quali il presidente gestisce le nomine, la competenza e la lealtà. "Se sei incompetente vieni spostato, se sei sleale fai la fine di Prigozhin", è la sintesi.
- 20:25 - **Milano: difesa, 'faremo ricorso, Pifferi dispiaciuta per madre che festeggia ergastolo'**
Milano, 13 mag. (Adnkronos) - "Farò ricorso in appello, chiederò la riapertura dell'istruttoria e una nuova perizia collegiale perché penso non ci sia stato un clima sereno. Se non ci fosse stata l'inchiesta parallela (che riguarda le psicologhe del carcere, ndr) forse la perizia avrebbe dato un esito diverso. Vedremo". Lo annuncia Alessia Pontenani, difensore di Alessia Pifferi, 38 anni, condannata all'ergastolo per l'omicidio aggravato della figlia Diana di soli 18 mesi, lasciata morire di stenti.
"Si aspettava una sentenza così dura, ma era molto dispiaciuta per l'atteggiamento della sorella e della mamma. Quando il presidente ha pronunciato la parola ergastolo si è capito che dietro stavano festeggiando e qui c’è ben poco da festeggiare", aggiunge. "Oggi Alessia Pifferi ha pianto, si è lasciata andare, sta continuando a piangere. Era molto preoccupata all'idea di tornare in carcere per quello che può accadere adesso all’interno di San Vittore. Sicuramente gli insulti adesso ripartiranno, come ripartono regolarmente dopo ogni udienza".
A chi le chiede come la sua assistita vive la morte di Diana e se è consapevole di aver ucciso la sua bambina, l'avvocata replica: "Lei il dolore lo ha da sempre, da quando è successa questa cosa. Non so quanto si renda conto di essere stata responsabile della morte della figlia".
- 19:57 - Caso Yara: difesa Bossetti visiona reperti, 'hanno distrutto Dna e la vita di un uomo'
Milano, 13 mag. (Adnkronos) - Due ore e quarantacinque minuti. Tanto è durata l'udienza in cui, per la prima volta a quasi 14 anni dall'omicidio di Yara Gambirasio, la difesa di Massimo Bossetti ha potuto visionare (ma non fotografare) i reperti che hanno portato alla condanna in via definitiva all'ergastolo dell'imputato. Nel pomeriggio, davanti ai giudici della corte d'Assise di Bergamo, in un'udienza a porte chiuse a cui Bossetti ha partecipato in video collegamento dal carcere a Bollate, gli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini, insieme ai consulenti che hanno lavorato al caso, hanno potuto guardare quanto rimasto sigillato a lungo in uno scatolone.
Tra i reperti, ancora ben conservati, gli slip su cui è stata trovata la traccia genetica mista, della vittima e dell'allora Ignoto 1, considerata la prova regina contro Bossetti; la felpa che Yara indossava il 26 novembre 2010, giorno della scomparsa; il giubbotto che aveva nel campo di Chignolo d'Isola dove è stata trovata senza vita tre mesi dopo. E anche le 54 provette di Dna - trasferite da un frigorifero dell'ospedale San Raffaele di Milano all'Ufficio corpo di reati del tribunale di Bergamo - che hanno acceso un aspro scontro tra difesa e accusa.
"Finalmente dopo 5 anni dalla autorizzazione abbiamo avuto la possibilità di vedere i reperti, ma lascia davvero tanto amaro in bocca vedere le 54 provette di Dna, più altri 23 campioni diluiti, in una scatola, senza la giusta conservazione (prima del trasferimento era conservati in un frigo a una temperatura di 80 gradi sotto zero). In quella scatola c'è tutto il processo, c'è la vita di un uomo e l'hanno distrutta" spiega Salvagni, interpellato dall'Adnkronos. L'udienza di oggi è, per ora, l'ultima mossa difensiva prima di altre iniziative per provare a chiedere la revisione del processo.
- 19:35 - Corruzione: Spinelli intercettato, 'ringraziamo che abbiamo Toti, Signorini e Bucci'
Milano, 13 mag. (Adnkronos) - "Ringraziamo Dio, ringraziamo Dio che abbiamo un trio a Genova, che per 30 anni hanno dormito, abbiamo Toti, Signorini e Bucci che finalmente Genova diventerà la capitale europea non dell'Italia con tutti gli investimenti...". E' quanto emerge in una chiamata tra l'imprenditore genovese Aldo Spinelli e Giovanni Toti che discutono di come un quotidiano si stia interessando dei finanziamenti da lui erogati in favore del Comitato Giovanni Toti Liguria.
Il governatore approfittando dello spunto approfitta per ribattere: "A proposito di finanziamenti, mo ti devo venire a trovare" e a fine telefonata ritorna sull'argomento "facendo nuovamente riferimento alla necessità di reperire risorse finanziarie in vista della tornata elettorale amministrativa per l'elezione del sindaco di Genova ('Poi settimana prossima ti vengo a trovare che parliamo un attimo che Bucci ci ha bisogno')" si legge negli atti dell'inchiesta che ha provocato un terremoto nella politica ligure con il presidente della Regione e lo stesso imprenditore finito ai domiciliari con l'accusa di corruzione.
Aldo Spinelli a quell''invito' di Toti risponde "Si dai dai, vediamoci tutti e 3 dai...". Parole che rendono questa conversazione, per la procura di Genova, "di primaria importanza perché, ancora una volta, ripropone in modo esplicito il collegamento tra il rilascio delle concessioni Enel (ritenute indispensabili da Spinelli per proseguire la sua attività) e il finanziamento a Toti e quindi conferma il rapporto corruttivo".
- 19:23 - Futuramente, Giffoni Hub e Civicamente con 1000 studenti, talent, corporate e università
Milano, 13 mag. (Labitalia) - Pochi giorni allo start di Futuramente, l’evento di Giffoni Innovation Hub e Civicamente, che il 23 maggio vedrà protagonisti, agli Ibm Studios di Milano, 1000 studenti di scuole superiori e universitari che hanno voglia di mettersi in gioco, raccontare le proprie idee e sprigionare la propria creatività. Un’occasione per loro di confrontarsi con grandi aziende e godere delle performance di talent come ‘La fisica che ci piace’, Barbascura X, Davide Avolio, Clara Soccini, Valerio Lundini ed Edoardo Ferrario. Un evento all’insegna del confronto su temi importanti come l’istruzione di qualità, le pari opportunità e la lotta al cambiamento climatico.
Un’intera giornata per raccontare il presente guardando al futuro per migliorarlo grazie alle tante attività realizzate con Bper, Medtronic, Unicef, Aias, Corepla, Gruppo Cap, Unicredit, Habacus. Attività che vedranno il supporto di Openstage, Piantando, 4Books, SustainAwards per un community engagement sugli studenti grazie all’Università Cattolica del Sacro Cuore, Jemib, Società Nazionale Debate Italia ed Eccellenza Italiana.
Futuramente è l’evento in cui la creatività sposa la sostenibilità a tutto tondo, un modo per tenere alta l’attenzione su questioni chiave e dare voce alle nuove generazioni e a chi ha voglia di mettersi in gioco per offrire il proprio contributo ed essere protagonista del futuro partendo dal presente. Un evento imperdibile da segnare in agenda che potrà essere seguito anche in live streaming. Media partner dell’evento AdnKronos e RdsNext, la social web radio dedicata alla Generazione Z, sul palco con la conduttrice Iris Di Domenico. Insieme a lei modererà l'evento Chiara De Pisa, conduttrice di Rds.
- 18:44 - Malattie rare, ematologa Biasoli: "Attività fisica arma in più contro l'emofilia"
Roma, 13 mag. (Adnkronos Salute) - "Oggi abbiamo delle armi in più contro l'emofilia. Si è capito ormai che il movimento, una buona muscolatura, un sostegno muscolo scheletrico armonizzato sono di supporto a tutta la popolazione, ma in particolar modo alle persone con emofilia". Lo ha detto Chiara Biasoli, responsabile del Centro emofilia della Romagna presso l'azienda Romagna a Cesena e membro Associazione italiana centri emofilia - Aice, in occasione della presentazione, oggi a Milano, del progetto 'Atleti con la A' lanciato da Sobi Italia: un percorso che apre le porte dell'atletica leggera alle persone con emofilia dai 12 ai 35 anni attraverso un campus itinerante che farà tappa in tre città italiane.
L'emofilia è una malattia rara di origine genetica legata alla coagulazione del sangue. "Ogni persona ha la sua storia personale e ognuno risponde in maniera diversa ai farmaci e agli eventi traumatici - spiega l'esperta - Grazie all'innovazione terapeutica, queste persone hanno la possibilità di una terapia personalizzata che rende loro una vita il più possibile normale, che vuol dire eseguire anche solo movimenti quotidiani come potersi alzare, vestirsi o avere una famiglia e dei figli".
Rispetto al passato il tempo di vita delle persone con emofilia corrisponde a quello del resto della popolazione: "Quando non avevamo la possibilità del trattamento, i problemi articolari si verificavano precocemente e l'invalidità era importante - conclude Biasoli - Oggi, evitando i problemi alle articolazioni, abbiamo ridotto l’invalidità quasi a zero".
- 18:39 - Politica: Casellati, 'odio social non risparmia nessuno, solidarietà a Segre e Gualtieri'
Roma, 13 mag. (Adnkronos) - "L'odio sui social non risparmia nessuno e continua ad avvelenare questa società. La condanna non basta più, bisogna agire contro chi, trincerandosi dietro uno schermo e una tastiera, continua a fomentare la rabbia sociale e istigare alla violenza. Questa piaga ha raggiunto livelli intollerabili. La tecnologia sia alleata del dialogo e non di chi fa dell'odio un mestiere. Solidarietà a Liliana Segre, la cui storia personale merita il rispetto e l'ammirazione di tutti noi, e al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, impegnato nella riqualificazione di uno dei quartieri più difficili della nostra Capitale". Lo ha dichiarato il ministro per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa Elisabetta Casellati.