L’Usigrai lo ha definito “un pilastro del giornalismo” e “punto di riferimento della professione e del sindacato dei giornalisti”. Santo Della Volpe, ex inviato del Tg3, socio fondatore dell’associazione Articolo 21, vice presidente di ‘Libera Informazione’ e da gennaio presidente della Fnsi (Federazione nazionale della stampa italiana), è morto a Roma a 60 anni a causa di una malattia.

L’Associazione stampa romana, in una nota, ha ricordato come Della Volpe fosse consapevole dei suoi problemi di salute e “delle difficoltà che avrebbe dovuto affrontare”. Nonostante questo, prosegue la nota, “in una fase difficile della vita associativa e sindacale aveva deciso di offrire comunque la sua disponibilità, la sua signorilità, la sua generosità, la determinazione a battersi”. L’Asr ricorda infine come “i resoconti sui processi per l’amianto di Casale Monferrato sono solo una delle testimonianze più recenti di un impegno costante, un filo rosso che ne ha attraversato l’esistenza”.

Cordoglio anche da parte dell’ex presidente Fnsi e attuale componente il Comitato esecutivo della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj), che sottolinea poi in particolare l’impegno internazionale di Della Volpe.

La camera ardente sarà allestita nella sala Walter Tobagi della sede romana del Sindacato unitario dei giornalisti italiani in Corso Vittorio Emanuele, 349, mentre i funerali si celebreranno a Roma sabato 11 luglio mattina.

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