Protesters attend the End Austerity Now rally as they march down Queen Victoria Street, London. PRESS ASSOCIATION Photo. Picture date: Saturday June 20, 2015. See PA story INDUSTRY Protest. Photo credit should read: John Stillwell/PA Wire
- 14:16 - Europee: Conte, 'con stop Agcom rimediata brutta figura, da Mentana parità condizioni'
Roma, 16 mag. (Adnkronos) - "L'Agcom ha stabilito che il confronto Meloni-Schlein non rispettava la parità di trattamento e di condizioni rispetto alle altre forze politiche. Poco fa ho saputo che la Rai ha dovuto annullarlo: non è una bella figura, perché di fatto si è tentato, con qualche ingegno, una polarizzazione" in "un sistema elettorale che è di fatto un proporzionale puro, dove ogni forza politica corre per sé. E' un peccato che non abbiano voluto applicare il buonsenso e abbiano dovuto attendere, Meloni e Schlein, una pronuncia dell'Agcom. Mentana ha offerto invece la possibilità di un confronto rispettando la parità di condizioni, quindi allargato a tutti i leader: è per questo che ho accettato l'invito di Mentana". Così il leader del M5S Giuseppe Conte, in un punto stampa a Pesaro.
- 14:09 - Europee: Conte, 'gruppo Ue? Avrete sorprese, saremo determinanti'
Roma, 16 mag. (Adnkronos) - Il quale gruppo a Strasburgo confluirà il M5S? "Noi siamo in dialogo, stiamo riflettendo, avrete delle sorprese -stiamo facendo un lavoro istruttorio-preparatorio- ma non posso anticiparle, dovrete attendere. Quel che è certo è che avremo un gruppo di europarlamentari che saranno determinanti per una svolta verso la pace, per contrastare la corruzione, per completare una transizione verde senza costi, limitando l'impatto su famiglie e imprese. Un'Europa contro l'austherity e che riconosca a tutti pieni diritti, tutelando gli organi di informazione e la libertà di stampa". Lo dice il leader del M5S Giuseppe Conte, durante un punto stampa a Pesaro.
- 14:05 - Superbonus: Conte, 'usato da governo per mascherare suoi fallimenti'
Roma, 16 mag. (Adnkronos) - "Evidentemente il governo vuole mascherare i propri fallimenti e si aggrappa al superbonus, tra l'altro litigando al suo interno, ma non tiene conto dei danni che fa a famiglie e imprese. Ormai è una costante, pensate anche agli extraprofitti: anche, lì non si tiene conto delle famiglie in difficoltà" e questo "nonostante molte case vadano all'asta, eppure il governo non riesce a prendere un euro dalle banche". Lo dice il leader del M5S Giuseppe Conte, durante un punto stampa a Pesaro.
- 13:51 - Non solo Pet Teherapy, gli amici a 4 zampe entrano nelle Rsa
Roma, 16 mag. (Adnkronos Salute) - Korian Italia, leader nei servizi dalla prevenzione alla cura, si conferma sempre più Pet Friendly. Tutti i cani, infatti, sono da tempo i benvenuti negli spazi comuni delle strutture socio-sanitarie del network della salute. Queste aree, sponsorizzate da Purina*, sono identificate da totem informativi e kit omaggio di prodotti di snack per cani Dentalife*. Questa iniziativa è in linea con la missione di Purina che è quella di arricchire la vita dei pet e delle persone che li amano ovunque si trovino.
Il progetto - riporta una nota - si inserisce nel più ampio percorso con gli animali che Korian ha intrapreso da anni. Dal 2015, infatti, è attivo un Dog Camp presso la residenza Heliopolis di Binasco, dove dallo scorso anno educatori cinofili, istruttori, addestratori, dog sitter, operatori Pet Therapy dell'associazione P.E.T.S., oltre a offrire i propri corsi e un servizio di Dog Sitting, danno vita anche a una serie di eventi cinofili dedicati agli ospiti in collaborazione con PetPro, azienda che da oltre 10 anni sviluppa progetti di marketing dedicati alle esigenze e al benessere dei proprietari di cani & Co. Quest'anno gli incontri sono previsti in 15 strutture su tutto il territorio nazionale.
"Siamo orgogliosi e soddisfatti di aver reso le nostre strutture Pet Friendly e di consolidare il nostro percorso con gli animali grazie a diversi progetti di valore, perché crediamo fortemente in un approccio Positive Care a 360°, che alle terapie tradizionali associa iniziative con finalità sociali, utili non solo per il benessere psico-fisico dei nostri ospiti, ma anche per farli sentire attivi, stimolati e parte di una comunità", commenta Federico Guidoni, presidente e Ceo di Korian Italia. "Una visione che si inserisce perfettamente nell'ambito di quei progetti a beneficio comune che realizziamo nel segno del nostro impegno come Società Benefit".
Da sempre, Korian realizza in diverse strutture socio-sanitarie progetti di Pet Therapy per i propri ospiti - ricorda la nota - un'attività tanto emozionante quanto funzionale che, integrata a supporto delle terapie tradizionali, porta numerosi benefici tra cui la socializzazione e il superamento del senso di solitudine, la riattivazione motoria e la stimolazione delle abilità cognitive. Un'iniziativa che si inserisce in un approccio al paziente a 360°, che pone al centro di tutto la persona stessa, rispettandone le caratteristiche, i bisogni e i desideri - il Positive Care - e che migliora concretamente il benessere di équipe e pazienti, aiutandoli nel mantenimento delle capacità di memorizzazione e riducendone le difficoltà di apprendimento, oltre a fortificare l'autostima e a portare una dose di buonumore.
Gli amici a 4 zampe sono poi protagonisti al Dog Camp dell'Rsa Heliopolis di Binasco, nato nel 2015 dalla collaborazione con PetPro. Il Dog Camp è un grande spazio dotato di casette per ospitare i cani e di aree verdi attrezzate per lo sgambo degli animali e per corsi realizzati ad hoc, aperti anche alla cittadinanza. Il campo è gestito dall'associazione P.E.T.S., che organizza corsi e offre un servizio di Dog Sitting ai visitatori, in collaborazione con PetPro. Inoltre, l'Rsa Heliopolis di Binasco è dotata di appartamenti dedicati a quegli anziani che, pur trovandosi in una struttura socio-sanitaria, non vogliono rinunciare alla compagnia del proprio animale domestico e decidono di portarlo con loro. E' stata infatti la prima residenza per anziani in Italia che, dal 2015, ha consentito agli ospiti di portare i propri animali con sé.
La collaborazione di Korian con PetPro si è rafforzata e allargata anche ad un nuovo progetto, partito a marzo 2024, con una serie di eventi cinofili in 15 strutture sul territorio nazionale, che permetteranno ad ospiti e pazienti di passare del tempo di qualità a contatto con gli animali, aumentando così il loro benessere psico-fisico. Korian e PetPro hanno così ideato una serie di appuntamenti mensili, 'Amici con la coda': un sabato al mese, per un'ora al giorno, si va oltre la semplice Pet Therapy con incontri rivolti a circa 35 ospiti per struttura, con l'obiettivo di farli divertire, ricordare, sorridere e magari versare anche qualche lacrima per l'emozione.
"Nel 2015, con il Dog Camp Heliopolis e gli appartamenti attrezzati per gli ospiti con animali, insieme a Korian abbiamo avviato un progetto di ampio respiro, quasi visionario", spiega Paolo Santini, amministratore di PetPro. "Korian ha sempre lavorato per rendere le proprie strutture luoghi di vita. In questo nuovo modello, il mondo a 4 zampe gioca un ruolo cruciale non soltanto per il suo valore terapeutico, ma anche, e forse soprattutto - precisa - per il semplice, ma profondo impatto che deriva dalla frequentazione di cani e anziani. Su queste premesse abbiamo deciso di estendere il progetto ad altre strutture Rsa di Korian, con incontri a tema dove gli ospiti verranno coinvolti in attività divertenti ed educative in compagnia dei nostri cani, i veri protagonisti di questi incontri. In questo modo arricchiamo ulteriormente la loro quotidianità, fornendo nuovi stimoli e occasioni di pura gioia".
Grazie ai cani e al lavoro degli educatori cinofili, durante gli eventi Amici con la coda l'anziano viene reso più attivo e la sua autostima aumenta, in un contesto emozionante. Gli ospiti vengono incoraggiati, dopo alcune dimostrazioni e sempre con il supporto di specialisti, a lavorare con gli animali, dando loro una serie di comandi base: un'attività che li fa sentire davvero partecipi e stimolati e che giova loro anche dal punto di vista fisico, stimolando le abilità mnemoniche e i ricordi. Alla fine di ogni incontro, gli amici a 4 zampe sfilano tra i pazienti e le carrozzine per farsi accarezzare, entrando in contatto diretto con chi lo desidera e strappando un sorriso, e vengono scattate delle foto ricordo che il paziente può portare con sé per rivivere in ogni momento quell’esperienza gratificante.
Gli incontri mensili si svolgeranno da febbraio a giugno e da ottobre a dicembre, sospendendo le attività nei mesi più caldi per garantire il benessere degli 'specialisti' a 4 zampe. Ogni struttura coinvolta parteciperà a 6 incontri, mentre l'Rsa Heliopolis, essendo una residenza più grande e dotata di spazi ad hoc, ne ospiterà 12. Ogni appuntamento seguirà un tema preciso: dall'incontro di presentazione alla Festa del nonno - durante la quale gli anziani che lo desiderano potranno fare un regalino ai cani - passando per l''Arrivo dell'estate', dove gli ospiti impareranno a spazzolare gli animali, e per la Festa del cane, fino ad arrivare ai mostruosi travestimenti di Halloween e al Natale. Le 15 strutture coinvolte: Heliopolis a Binasco (Mi), Vittoria (Brescia), San Giulio di Bergazzo (Como), Antonio Vivaldi di Cantù (Como), Il Ronco di Valle Intelvi (Como), la Prealpina di Cuvio (Varese), Le Torri di Retorbido (Pavia), Mazzarello e Collegio San Filippo Neri (Torino), Villa Benedetta (Viterbo), Villa Margherita di Rocca Priora (Roma), Villa Sacra Famiglia (Roma), Residenza Aurelia di Santa Marinella (Roma), Villa Carla e Villa Silvana di Aprilia (Latina).
- 13:48 - Meghan, Harry e l'ondata di regali durante tour in Nigeria: che fine hanno fatto?
Washington, 16 mag. (Adnkronos) - Il duca e la duchessa di Sussex hanno ricevuto oltre 20 regali speciali durante il loro tour di tre giorni in Nigeria e hanno potuto portarli a casa senza più dover seguire il protocollo reale. "La coppia è stata inondata da una serie di omaggi, tra cui gioielli, opere d'arte e vestiti", scrive il Sun. Le regole sulle donazioni ai reali - ricorda il tabloid britannico - prevedono che i membri della famiglia non possano accettare alcuni regali offerti loro durante le visite. E i doni provenienti da individui non conosciuti devono essere rifiutati, "laddove vi siano dubbi sulla correttezza o sulle motivazioni del donatore o sul dono stesso".
Ma mentre il principe William e Kate Middleton dovranno seguire rigide linee guida per eventuali tour reali che effettueranno, Meghan e Harry hanno più libertà. La coppia ha fatto un passo indietro come membri della famiglia reale senior nel 2020 e ora vive in California con i loro due figli Archie e Lilibet. Pertanto, il viaggio in Nigeria si è svolto a titolo privato, nonostante molti osservatori lo abbiano definito un "finto tour reale". I regali che possono essere accettati dalla famiglia reale sono fiori, cibo e libri, se costano meno di 150 sterline (circa 175 euro). Secondo la Official royal policy, "in tutti i casi, e in particolare nei viaggi ufficiali all'estero, le organizzazioni e gli individui dovrebbero essere scoraggiati dall'offrire regali stravaganti, cioè regali di alto valore monetario".
Tutti i regali accettati dalla famiglia reale vengono annotati in un registro rigoroso e molti di essi sono ospitati nella Collezione reale o concessi in prestito a organizzazioni rispettabili. Durante il viaggio, a Harry sono stati regalati due dipinti: uno della sua defunta mamma, la principessa Diana, e un altro di lui e Meghan. Gli sono stati inoltre donati vestiti, tra cui un tradizionale gilet nigeriano e un berretto Hula. Meghan, invece, ha ricevuto un mazzo di rose da una giovane ragazza e un disegno di animali selvatici. Durante una partita di pallavolo, ai Sussex sono state regalate sciarpe tradizionali con i colori della bandiera nigeriana. Hanno anche ricevuto abiti nigeriani completi e magliette personalizzate con la scritta "Harry Dreams Big" e "Meghan Dreams Big".
Meghan ha poi avuto in regalo uno scialle da abbinare al suo abito giallo di Carolina Herrera l'ultimo giorno del tour. Le sono stati offerti anche dei bellissimi orecchini pendenti tradizionali in corallo nigeriano e, sia a lei che al marito, sono state donate collane di perline di legno. Un altro regalo che hanno avuto è stato un grande specchio con un dipinto della coppia sul retro. Il duca e la duchessa di Sussex, che hanno definito il loro viaggio in Nigeria "indimenticabile", sono tornati a casa, in California e, al momento di partire, hanno espresso la loro "più profonda gratitudine" per la "straordinaria ospitalità" del Paese.
- 13:38 - Settimana della tiroide, esperti: "Per 6 milioni più informazione e meno esami inutili"
Roma, 16 mag. (Adnkronos Salute) - In Italia le persone che soffrono di patologie della tiroide sono più di 6 milioni. La Settimana mondiale della tiroide è l’occasione per parlare delle malattie che colpiscono questa ghiandola, dell'importanza di una diagnosi corretta e degli opportuni controlli, senza eccedere. Anche quest’anno la Smt si celebrerà a partire dal 20 maggio e si concluderà il 25 maggio, nella Giornata mondiale della tiroide.
“Malattie tiroidee croniche: più informazione meno esami inutili” vuole essere un invito - riporta una nota - rivolto a tutta la popolazione, ad avere un ruolo attivo nell’informarsi, da fonti qualificate, sui temi della salute e che l’informazione sia considerata parte degli stili di vita raccomandati al pari della buona alimentazione e del movimento. Le organizzazioni dei pazienti e la comunità scientifica - riferisce la nota - chiedono che l’Organizzazione mondiale della sanità riconosca le malattie tiroidee quali malattie non trasmissibili che, per definizione della stessa Oms, sono le patologie croniche, a lungo decorso, che derivano da una combinazione di fattori genetici, ambientali e comportamentali, differenziandosi quindi dalle malattie infettive contagiose, trasmissibili da un soggetto all’altro, che causano epidemie.
Le malattie non trasmissibili costituiscono la principale causa di morte e di disabilità nel mondo: appartengono a questa categoria le malattie cardiovascolari, il cancro, le malattie respiratorie croniche, il diabete e anche l’obesità. L’interesse principale nel far riconoscere le malattie della tiroide nell’ambito delle malattie croniche risiede nel fatto che la ricerca biomedica - si legge nella nota - in questo settore richiede finanziamenti cospicui; riconoscere le malattie tiroidee quali malattie croniche consentirebbe l’accesso a maggiori finanziamenti per nuovi studi i cui risultati andrebbero a beneficio della popolazione interessata da tali patologie.
"La Settimana mondiale della tiroide 2024 - ricorda Rossella Elisei, presidente Associazione italiana tiroide (Ait) e coordinatrice della Smt - è patrocinata dall’Iss e promossa dalle principali società scientifiche endocrinologiche, mediche e chirurgiche, quali Associazione italiana della tiroide (Ait), Associazione medici endocrinologi (Ame), Società italiana di endocrinologia (Sie), Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica (Siedp), Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg), Società italiana unitaria di endocrino chirurgia (Siuec), Associazione italiana medicina nucleare (Aimn), European thyroid association (Eta), insieme a Cape - Comitato delle associazioni dei pazienti endocrini e sostenuta con un contributo incondizionato da parte di Eisai, Ibsa e Merck Serono".
La maggior parte delle malattie della tiroide "possono entrare di diritto nel gruppo delle malattie non trasmissibili - afferma Gianluca Aimaretti, presidente Sie - Sia l’ipertiroidismo che l’ipotiroidismo sono patologie croniche, nella maggior parte dei casi di natura autoimmune, ovvero causate da una reazione immunitaria anomala che si rivolge contro le cellule della tiroide, causandone distruzione nel caso dell’ipotiroidismo o eccessiva stimolazione nel caso dell’ipertiroidismo. In entrambi i casi si tratta di patologie che hanno necessità di essere periodicamente controllate, senza eccedere nel numero dei controlli e nel tipo di esami da eseguire ciclicamente. Ad esempio, il dosaggio degli autoantianticorpi, il cui valore numerico può variare indipendentemente dalla variazione clinica della malattia, non va ripetuto ad ogni controllo, ma solo in particolari momenti del percorso di cura identificati dallo specialista".
È "importante, tuttavia, sottolineare che, se è vero che da un lato la frequente ripetizione di esami clinici e strumentali non strettamente necessari, rappresenta una delle voci più dispendiose, per quanto riguarda il bilancio del nostro Ssn, dall’altro - fa notare Fabio Monzani, delegato Sigg - non deve essere dimenticata, come invece purtroppo spesso accade, la necessità del monitoraggio della funzione tiroidea nei pazienti anziani con nota patologia, soprattutto se in terapia con ormone tiroideo o farmaci antitiroide".
E "proprio per la natura cronica della maggior parte delle patologie tiroidee - sottolinea Renato Cozzi, presidente Ame - è indispensabile che l’endocrinologo avvicini con empatia questi pazienti, che spesso incontrano lo specialista dopo lunghi periodi di attesa". Anche "la patologia nodulare tiroidea è una patologia cronica - aggiunge Laura Fugazzola, presidente Eta - La presenza di noduli di ridotte dimensioni, a volte più piccoli di 1 cm, è molto comune nella popolazione generale adulta (50% degli over 50) ma la loro rilevanza clinica è molto scarsa. Per tale motivo l’esecuzione di ecografie tiroidee su grandi segmenti di popolazione, eseguite senza una motivazione clinica, è oggi sconsigliata perché evidenzierà noduli che avranno una scarsissima importanza clinica, ma che provocheranno inutile preoccupazione nel soggetto in cui sono stati casualmente rilevati".
"Diversamente, i noduli di dimensioni più grandi - sottolinea Fugazzola - devono essere valutati per la possibilità di alterare la funzione tiroidea e per verificarne la loro natura. Noduli benigni che non alterano la funzione ghiandolare dovranno comunque essere controllati periodicamente e l’inserimento di questa condizione clinica tra le malattie croniche potrebbe contribuire a ridurre la spesa sanitaria attraverso una migliore programmazione dei controlli clinici, evitando quindi la ripetizione di esami inutili. Allo stesso tempo si potrebbe prevedere di inserire questa patologia, in quanto cronica, tra le esentabili dal pagamento del ticket".
Fondamentale per Antonella Olivieri del Dipartimento di Malattie Cardiovascolari, Endocrino-Metaboliche e dell'Invecchiamento dell'Iss, "fare prevenzione attraverso la profilassi con sale iodato: la patologia nodulare tiroidea è infatti fortemente condizionata dalla carenza di iodio. Sebbene in Italia, grazie alla campagna sull’uso del sale iodato iniziata nel 2005, la nutrizione iodica sia molto migliorata, occorre che la popolazione continui ad essere sensibilizzata ad utilizzare poco sale e solo iodato già a partire dall’età pediatrica, al fine di contrastare in maniera rilevante la formazione del gozzo e dei noduli tiroidei".
Capitolo a parte per i tumori della tiroide. "Sono senz'altro da considerare tra le malattie croniche non trasmissibili - spiega Elisei (Ait) - in quanto spessissimo, e fortunatamente, guariscono o cronicizzano con una bassa probabilità di recidivare ma, trattandosi di pazienti tiroidectomizzati e sottoposti a terapia con ormone tiroideo, devono essere seguiti per lungo tempo. Anche per questa patologia vi sono dei fattori di rischio che possono essere positivamente modificati, ad esempio evitando o minimizzando l’esposizione della regione del collo alle radiazioni ionizzanti".
L’identificazione della malignità del nodulo "avviene con l’agoaspirazione e l’esame citologico - aggiunge Elisei - che però oggi vengono riservati solo a noduli di dimensioni maggiori di un centimetro e con caratteristiche ecografiche sospette. È importante ricordare che solo il 5% dei noduli tiroidei è di natura maligna e raramente si presenta in forma avanzata con lesioni a distanza. La terapia chirurgica e, quando opportuno la terapia radiometabolica, possono risolvere completamente la malattia. Viste le caratteristiche di queste malattie molto diffuse, ma spesso, non gravi e curabili con successo, è particolarmente importante promuovere un’informazione esauriente ma non allarmistica, evitando approfondimenti diagnostici non motivati".
Nella gestione delle patologie croniche della tiroide anche la "medicina nucleare svolge un ruolo importante - evidenzia Marco Maccauro, delegato Aimn - in particolare, due procedure comuni utilizzate sono la scintigrafia tiroidea e la terapia con iodio radioattivo. Queste procedure richiedono la valutazione accurata del paziente, la scelta appropriata della procedura, dosaggi precisi, monitoraggio attento e gestione responsabile dei rifiuti radioattivi. Queste pratiche contribuiscono a garantire risultati efficaci e sicuri per i pazienti affetti da patologie tiroidee croniche".
Diventa "quindi importante che giungano a valutazione chirurgica, sia per patologia benigna che tumorale, i soggetti che trovino effettiva indicazione e che al paziente venga proposto il percorso e l’eventuale opzione chirurgica più idonea - ribadisce Giovanni Docimo, presidente Siuec - Non esiste un trattamento standard per tutti ma numerose opzioni terapeutiche da verificare caso per caso in cui, dopo una attenta valutazione di tutti fattori di rischio, il colloquio tra l’endocrinologo, il chirurgo ed ovviamente l’interessato riveste un ruolo fondamentale nel proporre il trattamento più adeguato".
L’unico screening di massa necessario per le patologie tiroidee (in atto, per legge, da molto tempo nel nostro Paese) "è lo screening per l’ipotiroidismo congenito - ricorda Malgorzata Wasniewska, presidente eletto Siedp - che ancora oggi rappresenta la più frequente endocrinopatia dell’infanzia e che grazie allo screening consente di identificare i neonati affetti, e iniziare subito la terapia che risolverà il quadro clinico, ma che dovrà essere portata avanti per tutta la vita. Lo screening per l’ipotiroidismo congenito, durante i suoi 50 anni di storia, ha permesso, grazie all’intervento tempestivo, di prevenire il ritardo psico-motorio e mentale nei soggetti affetti dalla citata patologia".
Infine, Anna Maria Biancifiori, presidente Cape: "Siamo impegnati a portare e facilitare, attraverso tutte le nostre iniziative sul territorio, un’adeguata e corretta informazione che pensiamo possa aiutare il paziente a convivere con queste patologie croniche. Il loro eventuale riconoscimento all’interno delle malattie croniche non trasmissibili comporterà un beneficio sia clinico che economico per i pazienti che ne sono portatori" conclude.
- 13:34 - Daily Crown: ondata di regali a Meghan e Harry durante il tour in Nigeria
Washington, 16 mag. (Adnkronos) - Il duca e la duchessa di Sussex hanno ricevuto oltre 20 regali speciali durante il loro tour di tre giorni in Nigeria e hanno potuto portarli a casa senza più dover seguire il protocollo reale. "La coppia è stata inondata da una serie di omaggi, tra cui gioielli, opere d'arte e vestiti", scrive il Sun. Le regole sulle donazioni ai reali - ricorda il tabloid britannico - prevedono che i membri della famiglia non possano accettare alcuni regali offerti loro durante le visite. E i doni provenienti da individui non conosciuti devono essere rifiutati, "laddove vi siano dubbi sulla correttezza o sulle motivazioni del donatore o sul dono stesso".
Ma mentre il principe William e Kate Middleton dovranno seguire rigide linee guida per eventuali tour reali che effettueranno, Meghan e Harry hanno più libertà. La coppia ha fatto un passo indietro come membri della famiglia reale senior nel 2020 e ora vive in California con i loro due figli Archie e Lilibet. Pertanto, il viaggio in Nigeria si è svolto a titolo privato, nonostante molti osservatori lo abbiano definito un "finto tour reale". I regali che possono essere accettati dalla famiglia reale sono fiori, cibo e libri, se costano meno di 150 sterline (circa 175 euro). Secondo la Official royal policy, "in tutti i casi, e in particolare nei viaggi ufficiali all'estero, le organizzazioni e gli individui dovrebbero essere scoraggiati dall'offrire regali stravaganti, cioè regali di alto valore monetario".
Tutti i regali accettati dalla famiglia reale vengono annotati in un registro rigoroso e molti di essi sono ospitati nella Collezione reale o concessi in prestito a organizzazioni rispettabili. Durante il viaggio, a Harry sono stati regalati due dipinti: uno della sua defunta mamma, la principessa Diana, e un altro di lui e Meghan. Gli sono stati inoltre donati vestiti, tra cui un tradizionale gilet nigeriano e un berretto Hula. Meghan, invece, ha ricevuto un mazzo di rose da una giovane ragazza e un disegno di animali selvatici. Durante una partita di pallavolo, ai Sussex sono state regalate sciarpe tradizionali con i colori della bandiera nigeriana. Hanno anche ricevuto abiti nigeriani completi e magliette personalizzate con la scritta "Harry Dreams Big" e "Meghan Dreams Big".
Meghan ha poi avuto in regalo uno scialle da abbinare al suo abito giallo di Carolina Herrera l'ultimo giorno del tour. Le sono stati offerti anche dei bellissimi orecchini pendenti tradizionali in corallo nigeriano e, sia a lei che al marito, sono state donate collane di perline di legno. Un altro regalo che hanno avuto è stato un grande specchio con un dipinto della coppia sul retro. Il duca e la duchessa di Sussex, che hanno definito il loro viaggio in Nigeria "indimenticabile", sono tornati a casa, in California e, al momento di partire, hanno espresso la loro "più profonda gratitudine" per la "straordinaria ospitalità" del Paese.