“Non c’è dubbio che la vittoria di De Luca sia segnata dai risultati dei cosentiniani e dell’Udc“. a Poche ore dai risultati elettorali che danno per vincitore l’ex sindaco di Salerno Stefano Caldoro, governatore uscente della Campania, mastica amaro: “È evidente che di questa vittoria va dato merito politico-elettorale all’Udc, e quindi a De Mita”, e ai cosentiniani “che insieme hanno raggiunto il 3,5%”.

L’attuale presidente fa comunque “gli auguri all’onorevole De Luca per il successo e anche auguri di buon lavoro. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni”. Sull’esponente Pd, al centro di polemiche e guerre intestine dopo la conferenza stampa dell’Antimafia, pende la legge Severino e Caldoro non manca di ricordarlo: “De Luca ha detto che la legge Severino non avrebbe creato problemi, perché non sarebbe stata applicata a chi è eletto la prima volta. Non credo che sarà così. “Se è vero che a lui non si applica come ha detto  allora ci troveremo di fronte a una verità, altrimenti ci troveremo di fronte a una bugia. Speriamo che sia giusta l’interpretazione, o meglio che siano giuste le promesse, di De Luca e del Governo”.

L’ex sindaco di Salerno, il 21 gennaio scorso, è stato condannato a un anno per abuso d’ufficio per la realizzazione del termovalorizzatore, quando era “solo” candidato alle primarie Pd per la Regione Campania. Il Tribunale aveva inflitto anche una interdizione per un anno dai pubblici uffici e concesso la sospensione della pena. Il pm avevano chiesto 3 anni per abuso d’ufficio e peculato. De Luca aveva annunciato battaglia ponendo il problema a livello nazionale e Caldoro aveva dimostrato fairplay twittando in suo favore: “Condanna De Luca. Vale il principio garantista, si trovi una soluzione perché possa partecipare alle competizioni elettorali”.

Oggi Caldoro però sembra avere un altro atteggiamento: “Sarò tra i banchi dell’opposizione, non scappo il giorno dopo. Ho sempre fatto scelte di coerenza e rappresenterò l’attività di questa Giunta regionale tra i banchi dell’opposizione. La vittoria di De Luca è stata contrassegnata dagli avvenimenti di questi giorni che hanno prodotto un elemento di rivalsa a Salerno. Dove “questa forma di rivalsa ha determinato sulla candidatura di un salernitano un risultato straordinario che dà una differenza di 110 mila voti solo sulla provincia di Salerno.  In mille sezioni su quasi seimila, ci sono 110 mila voti – ha sottolineato Caldoro – che sono una cifra elettorale incolmabile”.

Il dato di Salerno “è anomalo rispetto a quello delle altre province, il dato di queste regionali è tutto lì. È chiaro che se prendi 110mila voti in più nel Salernitano e il distacco finale è di 55mila voti, il dato è tutto lì. Salerno ha fatto una campagna elettorale a parte. Il risultato è simile a quello delle primarie del centrosinistra”. Caldoro ricorda anche che “all’inizio della campagna elettorale avevamo sondaggi che ci davano dieci punti dietro, qualcuno anche oltre i dieci punti. Abbiamo fatto una lunga rincorsa recuperando quasi tutto”. “Abbiamo scelto di non fare compromessi” prosegue Caldoro rivendicando la scelta di “non tenere dentro De Mita e cosentiniani che avrebbero creato un vulnus“. Ora – a suo avviso – spetterà a De Luca, neopresidente della Regione Campania, “affrontare le contraddizioni interne. Noi consegniamo una Regione con i conti in ordine“.

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