Sono oltre 91mila i minorenni maltrattati seguiti dai Servizi Sociali nel nostro Paese. E’ quanto emerge dalla prima Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia condotta da Terre des Hommes e Cismai per l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e presentata venerdì a Roma presso la Camera dei deputati.

Rispetto al totale dei bambini e adolescenti seguiti dai Servizi, i minorenni presi in carico per maltrattamento sono più numerosi al Sud e al Centro, rispettivamente 273,7 e 259,9 ogni mille, contro i 155,7 casi al Nord. Particolarmente esposte le femmine e gli stranieri. Tra le tipologie di maltrattamento più frequenti troviamo la trascuratezza materiale e/o affettiva (55% dei casi seguiti), la violenza assistita, cioè i genitori che litigano ferocemente in presenza dei figli (19%) e il maltrattamento psicologico (14%).

“E’ questo un lavoro che fornisce una fotografia faticosa da guardare, ma necessaria. Capire l’entità del fenomeno, la sua distribuzione geografica sul territorio, le specificità, i terreni di coltura significa poter dare risposte adeguate. Significa anche poter avanzare proposte concrete a governo e Parlamento al fine di arginare il più possibile questa realtà violenta nei confronti di chi ha meno di 18 anni”, sottolinea a ilfattoquotidiano.it Vincenzo Spadafora, Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza.

Mediamente ogni bambino maltrattato riceve almeno due tipologie di servizio di protezione e tutela, come l’assistenza economica alla famiglia (nel 27,9% dei casi), l’inserimento in comunità (19,3%), l’assistenza domiciliare (17,9%), l’affidamento familiare (14,4%), l’assistenza in un centro diurno (10,2%). I Servizi Sociali al Nord hanno una migliore performance, garantendo un servizio a un maggior numero di minori, riuscendo quindi a svolgere una funzione anche di prevenzione, mentre al Sud e al Centro ai Servizi arrivano soprattutto i casi più gravi. L’indagine ha coperto un bacino effettivo di 2,4 milioni di popolazione minorile residente in Italia, con la partecipazione di 231 Comuni distribuiti in tutta Italia.

Secondo i dati raccolti, nella Penisola, su 1.000 bambine seguite dai Servizi Sociali, 212,6 sono in carico per maltrattamento, rispetto a 193,5 maschi seguiti per la stessa causa. Il maltrattamento è quindi una tipologia d’abuso a cui le femmine sono particolarmente esposte. L’indagine mostra anche come i bambini stranieri siano più vulnerabili: 20 bambini ogni 1.000 contro gli 8,3 su 1.000 degli italiani. Non sempre, però, il maltrattamento è la causa primaria dell’avvio dell’assistenza al minore da parte dei Servizi Sociali. Ciò accade nelle forme più evidenti d’abuso, come l’abuso sessuale o le violenze fisiche, mentre nei casi di abusi psicologici, trascuratezza materiale e/o affettiva e la violenza assistita, spesso il bambino arriva ai Servizi per motivi differenti e solo in un secondo momento viene registrato anche il maltrattamento tra i motivi della presa in carico.

“Finalmente abbiamo una fotografia attendibile a livello nazionale del fenomeno del maltrattamento sui minori, un risultato di cui, come Terre des Hommes, siamo particolarmente soddisfatti, dato il nostro continuo impegno per portare l’Italia all’altezza degli standard internazionali di tutela dei diritti dei bambini – ha dichiarato a ilfattoquotidiano.it Federica Giannotta, Responsabile Advocacy e Programmi Italia di Terre des Hommes – Questa indagine, che segue di due anni la nostra prima ricerca pilota sul maltrattamento evidenzia anche quanto sia più che mai necessario e urgente varare un sistema di monitoraggio per meglio orientare le politiche di prevenzione, protezione e cura dei minorenni maltrattati”. La pensa così anche il Consigliere Nazionale del Cismai, Andrea Bollini per il quale “i risultati di questo lavoro sono fondamentali per avere un quadro generale sul fenomeno in Italia e per compararlo con la situazione negli altri Stati”.

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