Dopo le polemiche per i tagli al sociale arrivano quelle per il trasporto locale. La giunta M5S di Filippo Nogarin ha deciso di tagliare 400mila euro alla mobilità pubblica a Livorno, facendo infuriare i sindacati. “Perderemo 8 posti di lavoro, quei fondi devono essere reintegrati”, attaccano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl che per il 29 aprile hanno organizzato un corteo di protesta davanti al Comune. Il trasporto pubblico era un settore su cui il sindaco M5S aveva deciso di investire durante la campagna elettorale, tanto che aveva promesso biglietti gratis per “disoccupati, studenti e pensionati”. “Non abbiamo mai creduto”, hanno detto i rappresentanti dei lavoratori a il Tirreno, “ai proclami del primo cittadino e ci sorprendiamo che qualcuno lo abbia preso in parola sulla gratuità del trasporto pubblico locale annunciato al momento della sua elezione”. L’assessore alla mobilità Giovanni Gordiani si difende: “Un taglio doloroso, reso necessario così come in altri settori dalla riduzione dei trasferimenti del governo. Non ci sarà però alcun licenziamento. Per quanto riguarda il ticket, auspico che il progetto possa partire entro fine anno”. Il sindaco Nogarin più volte interpellato da ilfattoquotidiano.it non ha voluto rispondere.

L’amministrazione 5 stelle (al lavoro per candidare la città come sede 2017 degli “Stati generali della mobilità”) nel bilancio di gennaio ha approvato il taglio di 400mila euro di trasferimenti a Ctt-Nord, il consorzio – 1600 lavoratori e 900 autobus – che ha aggregato le aziende di trasporto precedentemente operanti su Livorno, Pisa, Lucca e Massa Carrara (tra queste anche Atl, 420 dipendenti, controllata dal Comune di Livorno). Una decisione che ha a sua volta costretto Ctt-Nord a ridurre di 140mila km annui la percorrenza sul territorio urbano e dunque a rimodulare e sopprimere alcune corse feriali.

I sindacati dicono di essere venuti a conoscenza dell’operazione solo a inizio aprile, ma la giunta respinge le accuse. “Sarebbe più opportuno parlare di ottimizzazione – precisa a ilfattoquotidiano.it Gordiani – le linee più utilizzate non sono state modificate”. L’assessore smentisce poi che saranno persi 8 posti di lavoro: “Non ci sarà alcun licenziamento, lo ha confermato anche l’azienda: mi dispiace che si continui a speculare su questo”. Alessio Bernini, membro della segreteria Filt-Cgil, però ribatte: “E’ vero, nessun dipendente sarà licenziato, anche perché siamo sotto organico. La riorganizzazione delle corse comporterà però il taglio di 6 turni lavorativi giornalieri che di fatto si tradurrà in 8 posti di lavoro in meno: noi vorremmo invece che si tornasse a parlare di assunzioni”. Protestano anche le segreterie provinciali di Filt, Fit e Faisa: “I tagli del Comune di Livorno non faranno altro che peggiorare le lacune strutturali dell’azienda”. Così anche Mirko Betti, del direttivo provinciale Uil trasporti: “A Nogarin chiederemo di ripristinare i 400mila euro. Sul trasporto locale il Movimento 5 stelle aveva fatto proclami importanti: ma invece fino a oggi si sono fatto solo tagli”.

Se da una parte ci sarà una riorganizzazione del sistema trasporti, dall’altra l’assessore garantisce che il progetto del biglietto gratis non è tramontato e che sarà realizzato entro l’anno. “Ne potranno usufruire”, ha detto, “le fasce più deboli e svantaggiate”. Il numero dei beneficiari e il costo della manovra non si conoscono però ancora. Nel programma elettorale si parlava nello specifico di biglietto “a prezzo simbolico” per “disabili o meno abbienti”, ipotizzando l’introduzione “per gradi” del biglietto gratis “per disoccupati, pensionati con redditi bassi, portatori di handicap e studenti durante le festività e il periodo estivo. Per finanziare l’iniziativa riterrei opportuno impiegare una parte delle risorse recuperate dall’evasione: sono ancora troppi i livornesi che non pagano il ticket. Auspico che si possa partire entro fine anno”. Comunque per alcuni, ma non per tutti: “Chi può permettersi di pagare il biglietto lo deve fare”.

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