I miliziani separatisti del Donbass hanno ucciso almeno quattro soldati ucraini dopo averli presi prigionieri. A rivelarlo è Amnesty International denunciando veri e propri “crimini di guerra“. Recentemente un comandante ribelle ha detto al Kyiv Post di aver ucciso personalmente 15 prigionieri.

Alcuni testimoni oculari hanno raccontato all’organizzazione per la difesa dei diritti umani che un comandante ribelle ha ucciso un militare prigioniero sparandogli a bruciapelo. La vittima, Igor Branovitski, aveva combattuto per la difesa dell’aeroporto di Donetsk. Un video in possesso di Amnesty International mostra il soldato preso prigioniero e interrogato. Il cadavere è stato poi consegnato ai familiari e seppellito sei giorni fa.

Amnesty sostiene di aver inoltre analizzato filmati che mostrano tre soldati ucraini vivi dopo essere stati catturati dai separatisti, e quindi delle immagini degli stessi morti, in un obitorio di Donetsk, con ferite da arma da fuoco alla testa e al petto. Questi tre militari erano stati fatti prigionieri nella zona di Debaltseve tra il 12 e il 18 febbraio.

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